NBA recap 1/11/2014: I Warriors si sbarazzano dei Lakers, altra W per Houston, i Bulls passano sui Wolves all’ultimo respiro

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Klay Thompson firma un quadriennale da nababbo con GSW.
Klay Thompson, autore di 41 punti nella vittoria dei Warriors

Boston Celtics @ Houston Rockets 90-104

Altra vittoria per Houston che si sbarazza dei Celtics grazie alla super prestazione del leader Harden (26p, 8r e 6a). Boston non entra neanche in partita, pronti via e il primo quarto si chiude sul 37-22 Rockets, i Celtics cercano di tirare fuori l’orgoglio, aggrappandosi a Green (17p) e Sulliger (14p e 9r), ma il divario tra le due squadre è troppo ampio, Jones (25p e 10r) e Howard (14p e 8r) rendono l’area dei texani difficile da penetrare, mentre Rondo (4p, 10r e 8a) non sembra vivere la sua serata migliore. I Biancoverdi devono quindi arrendersi ai Rockets, in gran forma in questo avvio di stagione, dimostrando di essersi tutt’altro che indeboliti dopo la partenza di Parsons, direzione Dallas.

Chicago Bulls @ Minnesota Timberwolves 106-105

I Bulls privi di Rose (tenuto a riposo precauzionale) vincono all’ultimo respiro, dopo un partita che i Wolves hanno giocato alla pari degli avversari, trascinati da Martin (33p e 7r con 9/14 dal campo) e dal regista Rubio (6p, 4r e 17a). I Bulls rispondono con i 20p e 6r di Gasol, sempre più inserito nel sistema di Thibodeau e le fiammate di Butler (24p e 4r) di ritorno sul parquet dopo aver saltato le prime partite. I Bulls provano a scappare nel secondo periodo, grazie a Dunleavy (13p) e Hinrich (11p), ma Minnie, nonostante l’infortunio di Young, trova punti importanti con Pekovic (17p) e Dieng (10p e 8r), riuscendo a raggiungere gli avversari nel terzo periodo, con i punti importanti dalla panca di un rinato Bennett (12p e 5r con 6/7 al tiro). Brooks (16p e 5a) e Mirotic (12p e 8r) riportano i Chicago in scia; ma è nell’ultimo periodo che si decide la partita, Martin spara la tripla per il 105-104 Minnie, con 2.6 secondi da giocare; sul ribaltamento di fronte Butler trova il fallo e converte i due liberi per il sorpasso Chicago, i Wolves si affidano a Wiggins (8p e 6r), che però non raggiunge l’alley-oop offertogli dal compagno. Vince Chicago.

Los Angeles Lakers @ Golden State Warriors 104-127

Bastano gli “Splash Brothers” per aver ragione dei Lakers, che non hanno ancora vinto un match in questa stagione. Bryant (28p e 6r con 12/28 dal campo e 7 TO) predica nel deserto e nonostante qualcuno dei compagni provi a seguirlo, i LAL sembrano incapaci di uscire dal tunnel in cui sono entrati. Hill (23p e 5r) e Johnson (15p) provano a dare una mano al #24; ma quando dall’altra parte ci sono Curry (31p, 10a e 5r) e Thompson (41p e 5r) in queste condizioni fisiche, non si può fare nulla. Davis (13p) prova a portare punti importanti dalla panchina, ma i Warriors scappano nei quarti pari, portando a casa la W.

 Nelle altre partite:

I Mavericks hanno ragione dei Pelicans (109-104) grazie a Parsons (20p), finalmente ai suoi livelli; Memphis batte gli Hornets in una partita a basso punteggio (71-69), dove Gasol segna 22p e cattura 8r. Seconda W per Toronto, che si libera dei Magic (108-95), sempre più in crisi grazie a un Derozan in grande spolvero (26p e 8r), basta invece Bosh (30p e 8r) a Miami per annichilire i Sixers (114-96) sempre più nei bassifondi della classifica. Gortat (20p e 9r) e Nene (22p), guidano i Wizards alla W contro i Bucks (108-97), mentre Indiana deve arrendersi agli Hawks (102-92), che si aggrappano a Teague (25p, 4r e 6a); stesso discorso per Detroit, schiacciata dai Nets (102-90) di Johnson (34p e 8r), ancora nessun minuto per Datome. OKC si riprende, battendo i Nuggetts (102-91) con i punti di Jones (23p) e Ibaka (23p), solo 7p per Gallinari; chiude la serata la W dei Jazz sui Suns (118-91) grazie 32p di Favors.

 

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