NBA Recap 15/03/2015: Houston di misura sui Clippers, OKC vince e New Orleans perde, playoffs più vicini?

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James Harden, sempre più MVP di questa stagione.
James Harden, sempre più MVP di questa stagione.

Houston Rockets @ Los Angeles Clippers 100-98

Nello scontro ai vertici della Western Conference, Houston riesce a strappare una vittoria allo Staple Center, casa dei Clippers di Chris Paul. La partita è combattutissima; il Barba predica pallacanestro con la consueta leggerezza alla quale ci ha abituati in questa sua stagione da papabile MVP (34p, 7r, 7a), mentre il compagno di reparto, il mastino Patrick Peverley, mette la museruola a Paul, condannando l’ex-New Orleans a una serataccia al tiro (23 punti ma 7-21 dal campo). Gli ultimi secondi di gioco tengono con il fiato sul collo giocatori, spettatori e tifosi da casa: un nervoso Griffin, di ritorno dall’infortunio che lo aveva tenuto fuori a lungo, commette un fallo in attacco su Ariza in un contropiede che avrebbe significato il sorpasso. Sul possesso successivo, Harden va in lunetta, ma il Barba, perfetto fino a quel punto con 17-17 a cronometro fermo, sbaglia il tiro che avrebbe portato Houston sul +3. I Clippers decidono di giocare per raggiungere l’Overtime, ma la penetrazione di Paul termina con un orrendo airball e i Rockets si aggiudicano così l’incontro.

Chicago Bulls @ Oklahoma City Thunder 100-109

Ancora protagonista Russel Westbrook.
Ancora protagonista Russel Westbrook.

I Chicago Bulls in caduta libera senza gli ifnortunati Rose e Butler cadono di fronte ai Thunder, che a loro volta vedono Kevin Durant scaldare la partita ormai da qualche settimana. OKC, al contrario di Chicago, non può permettersi passi falsi, perchè deve assicurarsi un posto ai playoffs nella Western Conference, non proprio l’impresa più semplice di questo mondo. Totalmente Westbrook-dipendenti, i Thunder faticano nella prima metà di gara, quando il numero 0 di OKC non riesce ad ingranare la marcia. Chicago macina gioco con Gasol (20p, 8r) e Mirotic (27p), ma non appena Russel si sveglia dal torpore dell’inizio del match, non c’è più storia. Lui e Kanter (18p, 18r) spingono sull’acceleratore e Oklahoma City porta a casa un’importante vittoria in ottica playoffs.

Denver Nuggets @ New Orleans Pelicans 118-111

Danilo Gallinari, fondamentale nella vittoria dei Nuggets.
Danilo Gallinari, fondamentale nella vittoria dei Nuggets.

La concorrente diretta dei Thunder per arrivare all’ottavo posto ad Ovest è New Orleans, capitanata dal giovane duo Davis-Evans. I Pelicans, tuttavia, cedono in casa contro i Nuggets del Gallo, totalmente revitalizzati dall’addio di Brian Shaw. La partita, intensa e combattuta, vede gli occhi degli spettatori puntati su un solo uomo: Anthony Davis, che sfiora una quadrupla-doppia che sarebbe finita negli annali (36p, 14r, 7a e 9 stoppate!). Negli ultimi secondi del tempo regolare, proprio il monociglio sbaglia il potenziale game-winner dopo che il suo canestro precedente era stato pareggiato da un lay-up di Faried. Overtime: equilibrio totale anche nei minuti supplementari, che finiscono 109-109 grazie a una bomba di Will Barton. Si va al secondo supplementare, in cui il Gallo risulta fondamentale con una tripla che spezza le gambe dei Pelicans. Termina 118-111 in favore dei Nuggets ed ora i Pelicans si trovano a una partita di distanza dall’ottavo posto.

Nelle altre partite della notte, Cleveland passeggia su Orlando; la vittoria è eclatante e i Magic asfaltati per 123-108. Consuete ottime prestazioni per LeBron e Irving, rispettivamente 21 e 33 punti, e con Love out, il ruolo di terzo violino spetta a J.R. Smith, che termina l’incontro con 25 annotazioni.
Facile anche la vittoria dei campioni in carica dei San Antonio Spurs, che nei Minnesota Timberwolves non trovano un avversario pronto ad opporre grande resistenza. La consueta prestazione corale permette agli Spurs di vincere con un margine di 26 punti (97-123) ma coach Pop non sorride: Manu Ginobili si infortuna alla caviglia destra e non rientra in partita. Seguiranno aggiornamenti sulle condizioni del veterano argentino.
I Trail Balzers si disfano dei Raptors che hanno perso il buon ritmo di inizio stagione. Sugli scudi, per la squadra dell’Oregon, i soliti noti Aldridge (24p, 10r) e Lillard (23p, 5a), mentre per Toronto non basta un DeRozan da 22 punti per sopperire alla serataccia al tiro dei compagni.
Infine, poco da dire sulle comode vittorie di Pheonix e Atlanta sulle cenerentole della lega, rispettivamente Knicks e Lakers. L’unico dettaglio di interesse, per noi italiani, sono i 18 punti di Andrea Bargnani, ormai primo terminale offensivo di una New York allo sbando.

Niccolò Armandola

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