Il premio di rookie dell’anno sembrava già assegnato fino a 15 giorni fa, ma ora è in bilico. La news della settimana è che Joel Embiid starà fuori tutto il resto della stagione causa versamenti e gonfiore al ginocchio sinistro, quello stressato che nelle ultime settimane lo ha tenuto fuori, portandosi dietro, tra l’altro, polemiche tra lo staff e lo stesso giocatore.
Lo scenario è variopinto e Dario Saric con lampi di assoluto talento ed una quantità di partite giocate quasi doppia sta insidiando il suo compagno di squadra; ci sarebbero anche Brogdon, Hield, Murray ed Ingram, ma al momento i due Sixers sembrano nettamente avanti anche per via del rapido processo di responsabilizzazione che il sistema di Philadelphia ha voluto e dovuto mettere in piedi all’inizio di questa stagione.
Se per Embiid nelle scorse puntate avevamo speso parole al miele, oggi ci dedichiamo, giustamente, a Saric, cercando di comprendere come la versatilità di questo purosangue croato calzi a pennello con l’NBA attuale e la posizione di stretch four. Il numero 9 dei 76ers offensivamente ha una specie di radar, trova a ripetizione gli uomini sul perimetro dal post basso e quando gioca come tiratore dagli scarichi riesce a leggere i movimenti della difesa tirando piedi per terra o servendo i taglianti con no look e tempi perfetti. A rimbalzo Saric è un giocatore particolare, non ha medie altissime, ma ha un posizionamento che favorisce il rimbalzo dei compagni così come i tocchi a rimbalzo offensivo che in proporzione a quelli difensivi sono nettamente superiori a quelli di tutti gli altri lunghi presenti nel ladder. Per finire, sul croato aggiungiamo che ha una mano delicata dalla media e lunga ed otteniamo un giocatore che è destinato a dare un timbro sul gioco futuro dei sixers.
Per finire, concludiamo con la nostra solita tabella riassuntiva dove a brillare sono i numeri di:
– Brogdon, con il suo 41% da 3;
– le medie di Ferrell, nonostante le poche partite giocate compromettano il significato della statistica;
– Buddy Hield e il suo 90% dai liberi;
– i minuti di Ingram;
– le percentuali di Willy Hernangomez;
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