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Nicolò Melli: “Ad Istanbul ho avuto l’occasione per migliorare. Felice di non aver scelto la strada dell’NBA”

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Le Final Four di Eurolega sono ormai alle porte (Fenerbahce-Zalgiris venerdì 18 alle ore 18:00, CSKA-Real Madrid venerdì 18 ore 21:00) e Nicolò Melli, ala e giocatore chiave del Fenerbahce Istanbul, è pronto per il gran finale. Il nativo di Reggio Emilia ha rilasciato una lunga intervista a “Il Resto del Carlino” (ed. di Reggio Emilia) in cui ha parlato del Fener, di Obradovic, della scelta di rimanere in Europa evitando la chiamata NBA e, infine, della corsa di Reggio Emilia durante questa stagione. Di seguito i punti principali dell’intervista:

Sulle Final Four:

E’ un bel traguardo, ma il bello deve ancora venire. Il Fenerbahce è alla sua quarta Final Four consecutiva, è importante arrivare qui con costanza, ed è ovvio che ora si vuole vincere. Sono contento di essere venuto qui per giocarmi questa possibilità e per provare a vincere.

Sulla sua crescita:

Non so a che punto sono ma posso dire che ogni anno sono stato in grado di aggiungere qualcosa al mio bagaglio di giocatore. Sono migliorato e questo mi piace molto. Non sono venuto qui per avere gli stessi tiri che avevo al Bamberg ma proprio per migliorare in diversi aspetti del gioco.

Su Obradovic:

Il suo è un gioco essenziale, pochi richiami e molta attenzione sugli elementi base. Quando ti corregge dopo una partita è difficile che abbia torto, è coerente, lui vuole vincere, non ci sta mai a perdere bene. Non fa niente per caso, anche questo è un cambio di mentalità.

Sul fatto di non aver scelto la strada per l’NBA:

Nessun rimpianto, anzi, sono contento. Non per quello che non avrei trovato là, ma per ciò che ho trovato qui. L’America deve essere un’esperienza bella ma che abbia comunque un senso. Istanbul è bellissima, quando giocavo a Milano non l’avevo apprezzata a pieno; non ho comunque molto tempo ma quando giro per la città mi fermo spesso al Gran Bazar. Io idolo? Attenzione, qui l’idolo è solo uno: Gigi Datome. A me basterebbe essere un giocatore importante.

Su Reggio Emilia:

La cavalcata in Eurocup è stata molto bella soprattutto considerando come era cominciata la stagione. Mi spiace che il progetto iniziale non sia stato seguito alla lettera e mi dispiace in particolare per Mussini, non ha avuto la possibilità di mostrare le proprie qualità. Sono contento invece per Candi. 

Sul campionato italiano:

L’ho seguito su Eurosport e ho avuto l’impressione di un torneo autoreferenziale, dove manca una linea precisa. Sembra difficile seguire un programma, e io non sono comunque dell’idea che gli italiani debbano giocare per forza.

Fonte: Il Resto del Carlino

Matteo Gualandris

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