Non solo la rissa a Boston, vengono a galla tutti i “precedenti” di Jahlil Okafor

NBA News

Jahlil Okafor sta ancora aspettando di vincere la sua prima partita in NBA, all’inizio di Dicembre i suoi Sixers sono ancora a quota 0 vittorie, a fronte di 18 sconfitte, ovviamente ultimi nella Eastern Conference e, un po’ meno ovviamente, la peggiore squadra dello sport americano.

In tutto questo, però, la terza scelta assoluta all’ultimo Draft sta vivendo dei giorni molto turbolenti per via della rissa fuori da un locale in cui si è reso protagonista dopo la trasferta di Boston. L’accaduto, testimoniato anche da video, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, un vaso pieno di ragazzate fuori dal campo, a quanto pare.

Per prima cosa è venuto fuori che Okafor è stato fermato ai primi di Novembre mentre guidava la propria macchina sul Ben Franklin Bridge, andando a 108 miglia orarie (173 chilometri all’ora) quando il limite di velocità era 45 (circa 72 km/h). Non finisce però qui: precedentemente, a fine Ottobre, il rookie avrebbe cercato di usare una carta d’identità falsa per entrare alla Misconduct Tavern, un locale del centro di Philadelphia dove, come avviene in tutta America, l’ingresso è vietato fino al compimento dei 21 anni (Okafor ne ha ancora 19). Tutto si è risolto con la richiesta respinta, senza il coinvolgimento delle autorità.

E chissà se ci sono altri episodi non ancora noti. I Philadelphia 76ers, per tutelare il proprio giocatore e futura stella, hanno deciso di farlo affiancare costantemente da una guardia del corpo quando esce di casa, su richiesta dei tutori del ragazzo.

Francesco Manzi

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