Pagelle Cantù-Brescia: prove stellari per Culpepper e Landry, deludono Hunt e Cournooh

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RED OCTOBER CANTU’

Jaime Smith 6: primo tempo in cui cerca solo il gioco per i compagni più che l’iniziativa personale e quando ci prova raccoglie uno 0/4 che non aiuta la  squadra, prima di mettere la bomba del -10; nel secondo tempo influisce meno nel compito in regia, poi pesca due triple importanti, compresa quel sorpasso che danno entusiasmo al pubblico di casa.

Randy Culpepper 8: i tiri del primo quarto passano soprattutto da lui con buone percentuali e un instict killer che Brescia non riesce a gestire (11 punti nei primi 9′); nel secondo e terzo periodo si placa con il cambio dei punti di riferimento in Crosariol e Burns, poi si esalta nell’ultimo smazzando palloni importanti per i compagni e infilando canestri fuori da ogni schema. I numeri finali sono 25 punti, 8 assist, 6 falli subiti e 3 recuperi. Unbelievable!

Salvatore Parrillo s.v.: mette la solita energia difensiva, ma in 9′ fa ben poco

Andrea Crosariol 6,5: avvio troppo soft in difesa, divorato con Burns, nel primo quarto; nel secondo quarto riesce ad essere un fattore chiave nell’attacco canturino grazie alle continue situazioni vantaggiose contro Hunt, ma i tre falli lo rimettono in panchina. Nel secondo tempo torna a pungere sotto le plance creando vantaggi per sè e la squadra, chiudendo con un buon bottino da 13 punti, 4 rimbalzi e 2 stoppate.

Jeremy Chappell 7: mette la sua impronta a tutto tondo sin dalle prime battute di gara, mettendo energia sotto i tabelloni nonostante i cm di differenza. E’ sempre cinico nell’andare a canestro, peccato solo per le percentuali dall’arco, in una gran prova da 17 punti, 11 rimbalzi e 4 assist.

David Cournooh 5-: spara a salve tutti i tiri che prende nel primo tempo, nel secondo tempo è praticamente un fantasma. 22′ in campo di scarsa incisività. Da rivedere.

Christian Burns 6,5: si perde malamente Landry in avvio di gara e fa mancare la sua presenza nei primi 20′; al rientro dagli spogliatoi si trasforma propiziando canestri, gli aiuti e i recuperi difensivi con cui Cantù torna in corsa e tiene alto il livello di energia. Il suo secondo tempo non basta per far male alla sua ex-squadra. Chiude con 15 punti, 6 rimbalzi e 5 recuperi.

Charles Thomas 6+: il suo ingresso svolta il quarto di Cantù, mettendo quella difesa che era mancata in avvio e quella determinazione che non solo aiutano la squadra a stare in partita, ma danno anche un imprinting importante dal punto di vista difensivo; tre falli molto dubbi (di cui un tecnico ancora più dubbio) compromettono il suo secondo tempo.

Giacomo Maspero, Davide Raucci, Luca Pappalardo, Maurizio Tassone NE

All. Marco Sodini 6,5: dopo aver sofferto pesantemente l’attacco bresciano nei primi minuti, azzecca l’ingresso di Thomas e il gioco in post basso di Crosariol che rilanciano la squadra e le permettono di rimanere agganciata, poi l’uscita del centrone toglie l’unico lungo di riferimento. Nel secondo tempo la squadra mette molta più grinta ed energia con Burns e le sporcate di Culpepper, chiudendo l’area con i raddoppi vicino al ferro; manca la lucidità nei minuti finali, ma comunque una più che buona interpretazione al match.

GERMANI BASKET BRESCIA

Hunt, unica insufficienza per Brescia

Lee Moore 6: poco coinvolto dai compagni, bravo invece nel dare loro i palloni giusti; nell’ultimo periodo attacca sempre di più il ferro per dare ossigeno ai suoi e questa mattonella sulla partita gli vale la piena sufficienza.

Dario Hunt 5,5: offensivamente bravo a farsi trovare sotto le plance dai passaggi illuminanti dei compagni, difensivamente soffre i centimetri di Crosariol nel primo tempo; si trascina dietro le difficoltà difensive sotto le plance anche nella ripresa, comprese anche alcune palle perse sanguinose. Non di certo la sua versione migliore.

L. Vitali 7: inizia subito a dettare i tempi giusti nell’attacco di Brescia con 4 assist nel primo quarto, quando lui è in campo la squadra gioca con ordine in ambo le metà campo; lui e Landry devono prendersi la squadra nel dirompente momento canturino e tengono il vantaggio, poi nel finale trova un paio di giocate clutch che sorreggono la Germani nel momento di difficoltà. Chiude con 14 punti e 7 assistenze.

Marcus Landry 8,5: è lui a prendersi le maggiori responsabilità in attacco, ben innescato dai compagni con 10 punti nei primi 5′ anche se con percentuali rivedibili, poi mette altri due suggelli nel periodo successivo; nella ripresa servono i suoi punti e lui li dà alla causa quando Cantù sente l’odore del sangue, poi la sua tripla dell’83-85 è la ciliegina sulla torta in una serata da ricordare, chiusasi con 26 punti e 8 rimbalzi. Unstoppable!

M. Vitali 6+: dopo un primo quarto in cui Cantù lo toglie dagli schemi offensivi, emerge nel secondo periodo con 7 punti che ricacciano indietro la formazione brianzola nel suo momento migliore; perde in termini di lucidità nella ripresa chiudendo con 11 punti (4/11 dal campo), ma mette una pezza importante soprattutto in difesa dove cattura gran parte dei suoi 6 rimbalzi finali. Da aggiungere 4 assist.

David Moss 6+: non lo preoccupano i fischi del PalaDesio, gioca subito con molta sapienza per i compagni e mettendo la sua presenza sotto i tabelloni; entra in difficoltà anche lui quando Cantù prende il comando delle operazioni nel terzo periodo e chiude con 11 punti e 5 rimbalzi.

Brian Sacchetti 6: avvio intelligente con ottime scelte, ma poca cinismo in alcune situazioni di tiro; nella ripresa appare inizialmente sotto tono, poi cattura un paio di rimbalzi preziosi in attacco.

Franko Bushati 6: mette un paio di zampate importanti ai fini del punteggio finale, poi il solito ruolo di rifiato e mordicaviglie.

Abdel Fall, Giovanni Veronesi NE

All. Andrea Diana 6: bravo a chiamare timeout quando serve, per resettare il livello psicologico dei suoi giocatori; la circolazione di palla disorienta spesso la difesa canturina, troppo poco mobile per contrastare l’attacco bresciano, con conseguenti canestri facili e 50 punti nel primo tempo. Poi nel secondo tempo si ritrova molto di più a proteggere il vantaggio, cercando di mantenere unita la squadra, che, nonostante l’ardua resistenza e lo strappo ai 66.5 punti di media concessi finora, risponde con tenacia al suo allenatore per la nona vittoria stagionale.

Federico Gaibotti

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