Dopo un solo anno di purgatorio la Virtus torna in A1! Arriva la vittoria anche a Trieste che sancisce il secco 3-0 nella serie, e la promozione diventa realtà. Stesso risultato dell’anno 2004/2005, quando all’epoca fu Montegranaro a cedere con lo stesso risultato e la stessa sequenza.
Andiamo a vedere allora i voti di questo decisivo match:
ALMA PALLACANESTRO TRIESTE:
Parks 5,5: Deve vendicare la pessima prestazione di gara-2 e nel primo tempo ci riesce. Poi perde la mira e gli viene preferito Cittadini.
Da Ros 5,5: L’avvio sembrava promettente, con un nuovo piglio rispetto alle gare del PalaDozza. Però poi si smarrisce, e pur conservando la sua pulizia di gioco (0 palle perse) finisce con 2/11 dal campo.
Cavaliero 7: Ultimo ad arrendersi, prova ad essere l’alternativa credibile a Prandin e Da Ros nella gestione della squadra. Arrivano 5 assist, ma fatica al tiro e quella persa banale in palleggio nell’ultimo minuto segna la resa dell’Alma.
Prandin 6,5: Ancora una volta è l’unico a salvarsi nella regia triestina, gioca più per i compagni che per se stesso.
Baldasso 6,5: i primi 15 minuti sono da incubo come tutto il resto della serie, ma poi trova la forza di insistere sul suo gioco e trova tre bombe consecutive difficilissime. La fiammata però è effimera e in difesa è un telepass per Rosselli e soci.
Pecile 6: Atleticamente è sempre un passo indietro, ma con la grandissima personalità che lo contraddistingue dà il massimo negli 8 minuti che passa sul parquet e trova 4 punti.
Green 8: Mostruoso, inarrestabile, si carica sulle spalle l’attacco dei biancorossi. Anche in difesa prova fino all’ultimo a lottare per la vittoria, con quella stoppata su Umeh che sarebbe stata la cartolina del match in caso di vittoria.
Coronica 5: Passaggio insapore da 8 minuti, non riesce come solito a creare qualcosa per se o per i compagni
Cittadini 6,5: E’ l’unico che fisicamente può reggere Lawson e infatti guadagna tantissimo spazio. Davanti soffre anche meno rispetto ai precedenti episodi, ma sempre con un occhio rivolto ai compagni piuttosto che al ferro.
Coach Dalmasson 6: Il voto è la media fra l’8 della stagione e il 4 di questa serie conclusiva: non riesce mai a trovare qualche soluzione tattica per mettere in difficoltà Ramagli e subisce il piano del coach bolognese in tutti e 3 i confronti. Tutto ciò non cancella però il grandissimo lavoro svolto fin qui e lo strepitoso risultato portato in una Trieste che non vedeva tali
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Spissu 7: Sofferenza fisica prima che tecnica, fatica in attacco non avendo il suo caratteristico primo passo e incappa in qualche persa banale. Poi però spostato da guardia trova quella bomba che di fatto regala partita e promozione alla Virtus.
Lawson 8: Solito appiglio offensivo, quando trova spazio spalle a canestro è una sentenza. Anche da lontano oggi diventa un’arma affidabile, mentre dietro oscura il ferro all’attacco triestino con 3 stoppate.
Gentile 6: Mina impazzita come sempre, alterna grandi giocate a esagerazioni che vengono pagate caro. Nel finale viene panchinato a favore di Spissu.
Rosselli 8: L’incarnazione dell’esperienza. Le 34 primavere cominciano a farsi sentire, ma quando c’è bisogno di lui non si tira mai indietro. Apre e chiude la contesa, decide lui il ritmo a cui tutti gli altri 9 devono giocare.
Ndoja 6,5: Il gladiatore bianconero capisce il suo ruolo e sacrifica qualche tiro per il bene comune, applicandosi in difesa e strappando con le unghie 7 preziosi rimbalzi.
Spizzichini 7,5: Sfrutta i tanti minuti da play nel primo tempo facendo girare bene la squadre e trovando 4 assist. In difesa è il solito mastino e porta a casa una delle migliori partite in stagione proprio nel momento topico.
Umeh 7: Dopo aver massacrato la difesa di Trieste nei primi due atti, soffre la difesa speciale super aggressiva che Dalmasson gli riserva e chiude con basse percentuali. Riesce comunque a trovare 15 punti che sono un bottino non indifferente.
Bruttini 7: Ancora lui, in coppia con Lawson è micidiale: in difesa si lancia su ogni pallone ed è determinante, e come in gara-2 trova gloria anche in attacco.
Coach Ramagli 10: E’ lui il vero artefice di questa splendida partita e straordinaria stagione. Non era facile costruire sulle macerie lasciate da Valli e compagnia, ma lui crea una squadra di grandissimo cuore che non si scompone davanti a nessun avversario. Come stasera, quando interrompe la striscia vincente casalinga di Trieste dopo 22 partite stravincendo il duello con Dalmasson.