Federico Pasquini, general manager del Banco di Sardegna, si è aperto alla “Nuova Sardegna” in un intervista a 360 gradi, parlando del tanto sognato “triplete”, del mercato e delle ambizioni della nuova Dinamo, che riproverà anche quest’anno a lasciare un segno in Eurolega.
Con il triplete e la credibilità che ci siamo creati la Dinamo è una squadra che fa gola a tanti e il mio viaggio a Las Vegas per la Summer League è una prova di tutto ciò. La regola che ci siamo imposti per questo mercato: è fondamentale che chi arriva sia più adatto al gioco di Meo (Sacchetti) e che si incastri con la squadra che si sta costruendo.
Vogliamo crescere nel nostro progetto, facendo il salto di qualità: stavolta abbiamo puntato sui giocatori più pronti per l’Eurolega rispetto a quelli a disposizione la scorsa stagione. Non possiamo stare al passo di CSKA e Fenerbahce che possono permettersi di tenere dieci player sulla corda e poi scegliere.
Che cosa manca ancora?
Un 4 e un cambio del 4 o 4/5. Più il lungo italiano.
La cosa che ti frega è l’ansia e noi siamo convinti della nostre scelte. Abbiamo ottenuto chi volevamo e quest’anno vogliamo salire un altro scalino. Ripetersi a livello di risultati è impensabile, ma ci vuole tanta pazienza.
I tifosi continuino ad avere entusiasmo e fiducia, partendo dal presupposto che la cosa più importante è quanto fatto l’anno scorso. Questo non vuol dire non essere ambiziosi, ma goderci quello che arriva senza farci influenzare.
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