I Miami Heat si apprestano ad iniziare la prima stagione dal 2003 a questa parte senza Dwyane Wade nel proprio roster, un addio controverso che ha movimentato gran parte della free agency, con le richieste del giocatore che mai lontanamente hanno combaciato con le offerte di Pat Riley, testa della franchigia.
Riley, che al contrario di Wade “veste” rossonero dal 1995 in diversi ruoli, ha negli anni fatto la storia della franchigia, che sotto i suoi occhi vigili ha conquistato tre titoli: uno con la coppia formata appunto da Flash e da Shaquille O’Neal, gli altri due nell’epoca più recente dei Big Three, formati sempre da Wade, LeBron James e Chris Bosh.
Proprio la capacità da parte di Riley di riunire a Miami il trio che ha reso Miami una contender per anni potrebbe essere considerata la mossa più importante fatta dal Pat dirigente nella sua storia in Florida, il diretto interessato è però di altre idee. In un’intervista rilasciata al South Florida-Sun Sentinel, il 71enne Presidente degli Heat ha affermato:
Lo dico e voglio dire proprio questo: ottenere Shaq fu più importante di qualsiasi altra mossa io abbia mai fatto, inclusi anche i Big Three.
O’Neal approdò a Miami nel 2004 via trade, con gli Heat che in cambio mandarono ai Lakers Caron Butler, Lamar Odom, Brian Grant e una scelta del primo turno che si sarebbe trasformata in Jordan Farmar due anni più tardi. Quegli Heat conquistarono solo nel 2006 il primo anello della propria storia, probabilmente nel cuore di Riley molto più significativo dei due arrivati coi Big Three.
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