Continua a calare il prezzo di mercato di Jahlil Okafor, ormai una sorta di “prigioniero” dei Philadelphia 76ers che, dopo averlo messo da parte e aver declinato l’opzione sull’ultimo anno di contratto (il prossimo), stanno cercando ora di cederlo con grande impegno. Il prodotto di Duke è sceso in campo in sole due occasioni questa stagione, per un totale di 25′: un paio di giorni fa coach Brett Brown, nonostante il palazzetto chiamasse a gran voce il suo nome nel garbage time, si è rifiutato di farlo entrare, dichiarando di averlo fatto “per rispetto nei suoi confronti”.
Dall’altra parte Okafor non ha mai nascosto la propria frustrazione: il mese scorso si era lasciato andare in una lunga intervista, nelle ultime ore ha invece dichiarato pubblicamente di aspettarsi una trade e di sperare che arrivi molto presto, perché “la NBA è un business, ma quello che sta accadendo non è corretto”. I Sixers erano partiti da una richiesta di due scelte del primo turno, erano scesi poi ad una scelta ed un giovane di prospettiva, ora invece domandano soltanto una pick del secondo turno per lasciar partire Okafor, come riportato da Adrian Wojnarowski. Un prezzo più basso di così sarà difficile da trovare, è quindi probabile che a queste condizioni il lungo lasci presto Philadelphia, in cerca di rilancio dopo oltre un anno a scaldare la panchina.
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