Già alla pausa lunga della sfida di Eurolega tra Olimpia Milano e Zalgiris Kaunas (finita 70-78) non sembravano esserci dubbi a riguardo.
Livio Proli, numero 1° dell’EA7 Milano, imbeccato da Pietro Colnago di Sky Sport, oltre alle questioni sul bilancio del 2016 (“Fino alla trasferta di Belgrado bilancio positivo, poi si è inceppata la macchina […] sta a noi cercare le soluzioni da portare nel lavoro di tutti i giorni…”) e alla causa fisica o mentale dei tanti voltafaccia dei ragazzi in campo (“La benzina arriva dalla condizione atletica. Per la prima volta ci siamo ritrovati a gestire due competizioni diffici. Giochiamo ogni due giorni. Per noi un processo nuovo da capire meglio…“) aveva risposto così alla domanda sulla permanenza di coach e organico: “Rimarrano tali. A volte il pensiero corre verso le considerazioni opposte. Forse aver troppi giocatori da ruotare non è una cosa semplice. Comunque vedremo, andremo all’insegna della stabilità. Siamo una società forte, abbiamo vinto tre trofei in dieci mesi e capisco che l’umore del tifoso, dell’opinionista e dell’addetto ai lavori sia sotto i tacchi, però questi sono i momenti in cui si possono mettere le fondamenta per una stagione ancora migliore. Certo dispiacerebbe a tutti perdere inopinatamente l’obiettivo dei playoff di EuroLeague già alla fine del girone di andata, sarebbe un grande peccato. Ma non dobbiamo perdere il focus sulla Coppa Italia e sul campionato.”
A confermare le dichiarazioni ci pensa La Gazzetta dello Sport nel post-gara, con le parole del presidente dell’Olimpia che non lasciano spazio ad alcun ripensamento: “Andiamo avanti con questi giocatori e questo allenatore sino alla fine”. Parole forti, segno di fiducia assoluta verso il proprio timoniere nel momento più duro.
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