Road to Berlin: CSKA Mosca

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La squadra più blasonata di queste Final Four è il CSKA. Una società che ha scritto il suo nome nell’albo delle competizioni europee tante volte e che anche quest’anno è pronta a farlo. Il successo manca dal 2008, ma negli ultimi quattro anni l’appuntamento con le final four non è mai saltato, sebbene abbia giocato per tre volte la finale 3/4 posto.

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Il percorso- L’armata russa inizia la stagione europea con 4 vittorie in altrettante partite, superando squadre di livello inferiore, come Maccabi, Sassari e Darussafaka. Nella quinta giornata di regular season arriva la prima sconfitta- casalinga peraltro- contro l’Unicaja Malaga, trascinata da Jackson con 24 punti e Kuzminskas con 22. Dopo Malaga la RS dei ragazzi di Itoudis non vede più sconfitte: record di 9-1. Quando una squadra non soffre nel girone di qualificazione ci possono essere due motivi: le altre squadre non sono all’altezza della competizione, oppure c’è una strapotenza del team in analisi. Le top 16 sono la prova del nove per Teodosic e compagni. La prima gara è il derby contro il Khimki in trasferta e l’atmosfera porta ad un epilogo degno della partita: buzzer beater di Shvev e il CSKA incassa la seconda sconfitta. Nelle due gare successive i rossoblù ospitano Real Madrid e Barcellona; qui il fattore campo ha la meglio, ma il percorso verso i playoffs è ancora lungo. Arriva in Spagna un’altra sconfitta, stavolta contro Laboral. L’esperienza del roster russo fa trarre dalla sconfitta la carica giusta per vincere 5 gare consecutive, prima di arrendersi in casa del Barcellona dopo un overtime: anche qui a decidere la partita è stato un canestro sul finale di Doellman. La top 16 termina con un record di 10-4, risultato che vale l’accesso ai playoffs come testa di serie. Ad opporsi questa volta c’è la Stella Rossa Belgrado, squadra che ha conquistato a fatica i quarti di finale, trascinata da Miller e Jovic. Gara 1 mette subito in chiaro quali saranno i ruoli delle due squadre nella serie, con il CSKA che dilaga. Gara due vede una Stella Rossa rigenerata mettere in difficoltà i padroni di casa, ma un’infrazione di passi fischiata a Jovic porta la serie sul 2-0. Si va in Serbia, dove raramente i padroni di casa perdono e i russi vengono accolti da un’atmosfera bollente. Ancora una volta Mosca dimostra tutto il proprio valore con la freddezza di Teodosic e l’infinito talento di De Colo, portando a casa gara 3.

Nando De Colo ,MVP della gara

Il giocatore chiave- Non a caso il vincitore dell’Aphonso Ford trophy è Nando De Colo. Quest’anno il francese è andato ben 6 volte oltre i 20 punti, altrettante volte si è avvicinato al ventello e ciò che colpisce è il 46% con il quale tira dall’arco. Inoltre i 5 assist a partita aumentano le dimensioni del giocatore. Durante gara 3 contro la Stella Rossa è stato l’unico giocatore sul parquet a far prevalere il talento sulla fatica e regalare ai suoi compagni giocate degne di un campione.

Mercedes-Benz Arena BerlinAmbizioni a Berlino- Non sarà facile per il club russo portare a casa il trofeo, ma da pronostico la finale non è un’utopia. Sono troppi anni che il CSKA investe e vede infrangersi il sogno quando è vicina alla realizzazione e questa stagione può essere quella giusta. Concretamente il roster a disposizione di Itoudis è in grado di alzare la coppa, sia per lunghezza che per talento, ma dovrà vedersela con un Kuban agguerrito per prima ed un eventuale Fenerbahçe poi. Durante la stagione questi ragazzi ci hanno fatto divertire e a Berlino faranno lo stesso, perciò non ci resta che godere dello spettacolo che regaleranno.

 

Antonio Mariani

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