Royce White sulla salute mentale: “Strano che qualcuno ora si prenda il merito al posto mio”

Home NBA News

Negli ultimi giorni al centro della NBA vi è stato il problema della salute mentale di alcuni giocatori: prima DeMar DeRozan aveva parlato di depressione, seguito a ruota da Kevin Love che ha raccontato di un attacco di panico subito sul parquet a novembre, e infine anche Kelly Oubre Jr si è detto per nulla estraneo a questo tipo di situazioni.

Royce White, sedicesima scelta assoluta dei Rockets nel 2012, però non è rimasto in silenzio ed ha espresso il proprio disappunto per la sorpresa che hanno suscitato le dichiarazioni dei giocatori. White, che ora gioca nel campionato canadese, non scese mai in campo con la maglia di Houston nella stagione da rookie per problemi di ansia, che non gli permettevano nemmeno di prendere l’aereo con i compagni (in 15 occasioni affrontò le trasferte con l’autobus). Il lungo fu scambiato poi ai Sixers, ma anche lì non mise piede sul parquet, e finì per giocare solo 3 gare ufficiali con i Sacramento Kings nel 2014, prima di dare l’addio definitivo alla NBA.

White ha pubblicato quindi un piccato tweet dopo l’attenzione che hanno destato DeRozan, Love e Oubre, dal momento che ai tempi il suo problema era stato sostanzialmente ignorato nonostante fosse ben noto a tutti. “E’ strano vedere altre persone prendersi meriti per qualcosa di cui sei stato pioniere” – ha scritto White su Twitter – “Persone che stettero in silenzio quando c’era molto da perdere, che ora stanno al fianco delle istituzioni che si facevano beffe di un problema comune”.

Nel 2013, ai tempi del primo allontanamento di White dalla NBA, il giocatore aveva già manifestato del risentimento nei confronti della Lega con queste parole: “Se dovessi fare un’ipotesi, direi che Adam Silver, David Stern, i Rockets, altri proprietari nella Lega, i GM volevano tutti che io me ne andassi. E perché? Perché il business è un fatto di convenienza, non di necessità. Si tratta di tagliare i costi… Molte volte, ciò che è meglio per noi esseri umani non incontra i criteri degli affari”.

Francesco Manzi

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.