Scandone Avellino: Una stagione sorprendente

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Scandone Avellino: Voto 8,5

nunnally avellino

Dopo diverse annate deludenti la Scandone Avellino realizza una delle migliori stagioni della sua storia, nella quale raggiunge la finale di Coppa Italia e viene eliminata solamente nella gara7 di semifinale scudetto contro Reggio Emilia, in una serie in cui il fattore campo è stato sempre rispettato. Una stagione che ha visto la squadra irpina assoluta protagonista, realizzando il record di vittorie consecutive (12) e vantando l’imbattibilità casalinga nell’anno solare 2016. Eppure la stagione non si era aperta nel migliore dei modi: il DG Nevola abbandona il sodalizio avellinese (destinazione Caserta) e viene nominato Valerio Spinelli che però si dimette dopo due settimane. L’incarico viene affidato a Nicola Alberani: si rivelerà essere la mossa azzeccata. Da Cantù arriva Stefano Sacripanti affiancato dal suo fedelissimo Massimiliano Oldoini. La squadra viene costruita relativamente tardi (con conseguente raduno nei primi di settembre) e la campagna abbonamenti comincia praticamente a ridosso della prima palla a due stagionale. Il roster è visto con un po’ di scetticismo dalla piazza nonostante gli innesti di giocatori come l’ex Milano e Olympiacos Alex Acker, gli altri due “fedeli” di Sacripanti Ivan Buva e  Marteen Leunen e gli ex Reggio Emilia Cervi e Pini.

sacripanti avellinoL’inizio per gli irpini non è dei migliori con diverse sconfitte anche pesanti (in casa contro Milano o in trasferta a Bologna e Reggio Emilia) alternate a schiaccianti vittorie come quella di Varese o tra le mura amiche contro Trento. La sensazione è che quando la squadra riesce a trovare continuità da oltre l’arco per gli avversari non possa esserci scampo. L’infortunio all’occhio di Taurean Green e quello alla spalla di Janis Blums paradossalmene sono delle manne dal cielo per i biancoverdi che in una settimana ingaggiano Marquees Green (al quarto ritorno al PalaDelMauro) e Joe Ragland (altro giocatore che Sacripanti ha avuto a Cantù nella stagione 2013/14), rimasto fuori squadra dopo la disastrosa esperienza col Pinar Karsiyaka. A giovare di questi due innesti sarà tutta la squadra, che finalmente riuscirà a trovare i meccanismi giusti richiesti da Sacripanti e il suo staff per giocare quella pallacanestro che nella seconda parte di stagione farà divertire gli spettatori del PalaDelMauro e tutti gli appassionati di basket. Dopo la clamorosa sconfitta per 62-70 nel derby dell’antivigilia natalizia contro Caserta (era a +21 la Sidigas all’intervallo), Sacripanti striglia la squadra costringendola ad allenarsi anche le mattine del 24 e 25 dicembre. Qui arriva la svolta, con i campani che inanellano le 12 vittorie consecutive in campionato sbancando tra gli altri anche il Forum di Assago grazie a una tripla di Leunen allo scadere e completando una rimonta incredibile a Trento.

Nel frattempo arriva in extremis ragland avellinola qualificazione alla Final8 di Coppa Italia dove la Scandone si presenta alla kermesse milanese con la testa di serie numero 8 trovando Reggio Emilia e con una grandissima prova di Veikalas (21 punti con 8/9 dal campo) e Ragland (20 + 7 assist) la Sidigas fa saltare subito il banco. In semifinale supera anche Trento per 71-69 trascinata dai due “gemelli” del pitturato Cervi e Buva (19 a testa). Non arriva la vittoria in finale contro una Milano troppo forte e decisamente più lunga e fresca, vincente 82-76. Ma la truppa di Sacripanti si dimostra essere un brutto cliente per tutti. Avellino conclude il girone di ritorno in 3ª posizione in classifica a 40 punti (20 vittorie e 10 sconfitte) trovando Pistoia al primo turno. La serie non ha praticamente quasi storia con Pistoia che ha finito la benzina da diversi mesi e le prime due vittorie in terra irpina sono delle formalità per i padroni di casa, mentre in gara3 Avellino deve sudare vincendo al supplementare grazie a una prodezza di Nunnally che legittima il suo Mvp stagionale, mentre Nicola Alberani viene nominato miglior dirigente. Nella semifinale Avellino ritrova per l’ennesima volta in stagione quella Reggio Emilia già battuta in Coppa Italia. Dopo le prime due vittorie reggiane, la Scandone non si fa cogliere impreparata tra le mura amiche, infliggendo anche una sonorissima lezione ai vice-campioni d’Italia in gara4 col punteggio di 97-54. In gara5 i biancoverdi vengono traditi da un irriconoscibile Buva (5 falli in 11 minuti) e dallo scarso apporto di Green e Veikalas (mai incisivo nei playoff). Avellino ha le forze per portare comunque la serie a gara7 ma al PalaBigi non si passa, nel finale Aradori e Kaukenas condannano la Scandone alla fine del sogno. Ciò non può rovinare una stagione entusiasmante dove gli irpini hanno saputo farsi valere e hanno combattuto a viso aperto contro tutti, facendo tornare la gente al PalaDelMauro (sold-out nelle 3 semifinali giocare contro Reggio Emilia). Il compito della Scandone Avellino sarà quello di provare a ripetersi nella prossima stagione. Si ripartirà dalle conferme di Ragland e Leunen, quasi certa anche la conferma di Marquees Green. Mentre sarà piuttosto difficile mantenere Ivan Buva (già prenotato Zerini da Brindisi),mentre Cervi farà ritorno a Reggio Emilia mentre Nunnally è già alla ricerca di ben altri palcoscenici (si spera per lui).

Redazione BasketUniverso

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