Semifinali Playoffs, Avellino batte Venezia e si aggiudica Gara 1

Serie A Recap

Umana Reyer Venezia – Sidigas Avellino 73 – 80

(21 – 21;  11 – 11;  17 – 23;  24 – 25)

Quintetti

Venezia: Haynes, Tonut, Bramos, Peric, Ress

Avellino: Ragland, Logan, Randolph, Thomas, Cusin

 

La gara

L’inizio è tutto di Ragland, che arma la mano di Thomas da tre punti, poi segna lui prima dall’arco poi in penetrazione, ma Avellino con le triple di Ress e Tonut si porta in vantaggio sull’11 – 8. Il ritmo elevato dei padroni di casa sembra mettere in difficoltà agli avversari, che perdono 5 palloni nei primi 10 minuti, ma in attacco segnano canestri con la difesa avversaria ben schierata, e la Reyer deve forzare una tripla con Tyus McGee a pochi secondi dalla fine per chiudere il primo quarto in parità, a quota 21.


Come Ragland ha aperto e chiuso il suo primo quarto

L’inizio del secondo quarto è a ritmi molto elevati, con Avellino che cerca tiri veloci dall’arco ma la squadra di Sacripanti spara uno 0/6 dal campo per i primi cinque minuti, e si sblocca dalla lunetta solo grazie ai liberi guadagnati in isolamento da Thomas. Anche l’attacco di Venezia tira con le polveri bagnate, nonostante riesca ad imporre il proprio ritmo agli avversari, ed è solo con un tiro forzatissimo di Haynes che rimane in vantaggio dopo la tripla di Leunen. In difesa invece, i lagunari si arrangiano bene con il loro quintetto piccolo, concedendo solo tre rimbalzi in attacco agli avversari, mai trasformati in punti. La Sidigas si porta sul + 3 grazie alle schiacciate di Fesenko, che segna i suoi primi due punti a due minuti dall’intervallo, e Logan. I padroni di casa agguantano il pareggio solo grazie ad un altro tiro forzato, ancora una volta di McGee.


Qui Ejim si lascia attrarre dal pallone e commette un errore, ma va elogiato il suo primo tempo: 15 cm di altezza e 30 kg di muscoli in meno rispetto al colosso Fesenko, eppure questi sono stati solo i primi punti del centro ucraino

Nel terzo quarto Avellino cerca di attaccare a metà campo, perdendo fluidità offensiva, mentre i padroni di casa ne approfittano per aprire un parziale di 7 – 0 con una tripla di Bramos. Gli ospiti fermano l’emorragia con 4 punti in fila di Marco Cusin, di cui i primi due imbeccati dall’alley oop di Ragland. Ai canestri di Peric e Tonut rispondono prima Logan, con 5 punti in fila, poi ancora Ragland con una tripla, neanche a dirlo, forzata, ed un altro alley oop, stavolta per Thomas. Sono proprio gli ospiti a chiudere il quarto con il massimo vantaggio, fino a quel momento, della partita: 6 punti, figli dei 5 in fila di Zerini nell’ultimo minuto.

Nel quarto decisivo finalmente Fesenko trova qualche spazio in più in attacco, ed i suoi raggiungono anche il + 11 con una tripla di Zerini a poco più di 5 minuti dalla fine, che costringe coach De Raffaele a chiamare timeout.


Solo nell’ultimo quarto Fesenko è riuscito ad essere un fattore per la sua squadra

La squadra reagisce e Bramos mette la tripla del -8, che diventa – 7 con la tripla seguente di Stefano Tonut. Poi però lo stesso Tonut, a due minuti dalla fine, in contropiede sbaglia la tripla del potenziale – 5 veneziano. Il canestro di Ragland che poi vale il + 10 indirizza definitivamente la partita, fino a quel momento davvero in equilibrio, e la consegna alla Sidigas.

Migliore in campo

Venezia: Peric, riesce a tirar fuori una discreta gara in difesa ed in attacco, con le sue numerose soluzioni per fare canestro, fa impazzire Fesenko, che perde nettamente il duello con il croato.

Avellino: Ragland, autore di 20 punti e 7 assist tirando meglio da 3 che da due, con il 66.6%, è sembrato per gran parte della partita non sentire la difesa avversaria su di lui. Gestisce insieme a Green la palla, ma quando servono punti è lui a prendersi i tiri pesanti, mettendoli praticamente tutti.

Peggiore in campo

Venezia: praticamente tutti hanno giocato una gran partita, mettendo in mostra una difesa eccezionale contro avversari sotto canestro. L’unico che non è sembrato al massimo della concentrazione ed impegno in nessuna metà campo è stato Stones, il solo della sua squadra a 0 punti oltre a Viggiano, che ha visto il campo pochissimo.

Avellino: Leunen, si è sacrificato a rimbalzo, catturandone 10, ma rispetto ai suoi compagni ha fatto molto poco. Anche Cusin e Fesenko hanno giocato una partita al di sotto delle aspettative, ma si sono riscattati nel terzo e nell’ultimo quarto, in momenti diversi ma ugualmente importanti per la vittoria finale.

Tabellini

Umana Reyer Venezia: Peric 18, Tonut 11, 10 McGee

Sidigas Avellino: Ragland 20, Randolph 13, Logan & Fesenko 9

 

Alessio Tarquini

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