Team USA vs. Olympic All Stars: chi la spunterebbe?

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I Giochi Olimpici di Rio de Janeiro 2016 sono alle porte e sembra proprio che la strada verso l’oro sia solamente in discesa e priva di ostacoli per Team USA: Durant e compagni non hanno, sulla carta, avversari che potrebbero mettersi in mezzo tra loro e la corsa alla medaglia più preziosa, ma cosa accadrebbe se alla squadra di coach K venisse messa di fronte una selezione dei migliori giocatori delle altre squadre?

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Sebbene a Team USA manchino giocatori del calibro di LeBron James, Stephen Curry, Anthony Davis, Russell Westbrook, Kawhi Leonard e molti altri, la squadra sembra imbattibile ed equilibrata, senza evidenti mancanze in alcun ruolo: Irving e Lowry coprono il perimetro, Anthony, Durant, George, Barnes e Green possono giocare sia esterni che interni, Jordan e Cousins sono centri di livello mondiale e Thompson, Butler e DeRozan sono attaccanti infermabili per qualsiasi difesa.

Ma cosa succederebbe se questa formazione non affrontasse le varie Spagna, Argentina e Lituania, ma una selezione dei migliori avversari? Noi abbiamo provato a mettere giù un roster di 12 giocatori in grado quanto meno di impensierire Team USA. O forse no.

Point Guards: Tony Parker (Francia), Sergio Rodriguez (Spagna)

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Forse la scelta più ardua di tutte arriva subito nella posizione di playmaker: Milos Teodosic, Ricky Rubio, José Calderon e Patty Mills sono 4 giocatori di assoluto livello che avrebbero potuto far parte del roster ma la sicurezza che Parker mette alla squadra e l’esperienza internazionale lo fa diventare la point guard titolare della nostra squadra di All Stars, mentre come vice del francese in cabina di regia mettiamo Sergio Rodriguez, in grado di cambiare una partita con un paio delle sue giocate e di controllare il ritmo a piacimento. Il punto di domanda più grande è ovviamente la metacampo difensiva, ma pensiamo che i pericoli più grandi possano arrivare in altri ruoli, dato che Irving e Lowry dovranno pensare di più ad armare le mani dei compagni piuttosto che cercare soluzioni individuali.

Reparto esterni: Manu Ginobili (Argentina), Andrés Nocioni (Argentina), Bojan Bogdanovic (Croazia), Dario Saric (Croazia), Nicolas Batum (Francia), Leandro Barbosa (Brasile)

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Questo è il reparto dove gli All Star soffrirebbero di più: Team USA conta su Durant, Anthony, Thompson, Butler, George e DeRozan, tutti terminali offensivi stratosferici, quindi abbiamo puntato più sulla sostanza che sulla qualità (che comunque non manca), più sulla sciabola che sul fioretto.
Il duo argentino Ginobili-Nocioni è garanzia di garra ed intensità oltre ad esperienza, Saric e Bogdanovic danno qualità e pericolosità offensiva, Batum offre una doppia dimensione interno-esterno in qualche occasione e Barbosa è uno specialista di assoluto livello in uscita dalla panchina.
Le alternative non mancano nel ruolo: De Colo, Llull, Fernandez, Kalinic, Hezonja, Bogdan Bogdanovic, sono tutti giocatori che meriterebbero una convocazione, ma i 6 esterni che abbiamo scelto riteniamo possano dare il massimo mix tra il rendimento sui due lati del campo e l’esperienza necessaria per affrontare una squadra di superstar.

Reparto interni: Pau Gasol (Spagna), Nikola Mirotic (Spagna), Rudy Gobert (Francia), Jonas Valanciunas (Lituania)

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L’autoesclusione del più giovane dei fratelli Gasol, Marc, ci ha alquanto facilitato il compito nella scelta, anche se abbiamo dovuto lasciare “a casa” giocatori del calibro di Bogut, Scola, Lauvergne e Nené, ma senza aver grossi rimpianti, forse l’unico che potrebbe dare dubbi potrebbe essere Boris Diaw.
Il reparto lunghi è dove gli All Star possono competere faccia a faccia con i pari ruolo americani: Gasol e Mirotic giocano insieme da anni in nazionale ed a Chicago (anche se Pau la prossima stagione vestirà il neroargento Spurs) e hanno dimostrato di avere un’intesa e una compatibilità di altissimo livello, mentre i due centroni Jonas Valanciunas e Rudy Gobert sono dei rim protector quasi senza pari anche in NBA. Se Team USA dovesse schierare un quintetto basso stile Warriors’ death lineup proprio con Green da centro e Durant/Anthony da “ala forte”, il gioco interno degli All Stars potrebbe metterli in seria difficoltà, ma sempre di ipotesi si tratta.

BeFunky Collage

 

Le esclusioni di squadre come Italia, Grecia e Canada ai tornei preolimpici hanno privato alla “nostra” squadra di avere giocatori del calibro di Gallinari, Antetokounmpo e Wiggins (solo per fare alcuni esempi), quindi riteniamo che questi 12 siano i migliori avversari di Team USA in un ipotetico All Star Game dei prossimi Giochi Olimpici: gli americani rimangono comunque favoriti, ma quanto questo roster potrebbe impensierire la formazione di coach K rimane purtroppo solo nelle nostre fantasie.

Francesco Manelli

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