A seguito della decisione da parte di coach Messina di inserire, un po’ a sorpresa, il triestino Stefano Tonut tra i 12 convocati all’imminente Torneo PreOlimpico, noi di BasketUniverso abbiamo pensato fosse buona cosa spendere dei minuti in sua compagnia per farci una chiacchierata su tutto quello che gli sta succedendo in questi giorni.
Inizialmente sei arrivato in questo gruppo come aggregato per sostituire i giocatori che stavano disputando la finale scudetto e ora sei tra i 12 che disputeranno il preolimpico: immaginavi di poter raggiungere questo risultato?
Guarda, io son partito con l’idea che solamente un giorno in questo gruppo era un sogno, già la prima chiamata mi bastava, mi sentivo al settimo cielo. Con l’andare del tempo questo sogno è continuato e sta continuando ancora. Non ci ho mai pensato più di tanto ad entrare nei 12 e per questo è ancora più bello.
Quali sono stati gli elementi chiave per ottenere questo traguardo?
Non so, io ho sempre cercato di dare il massimo e credo che lo staff abbia apprezzato questo elemento. La mia voglia di non mollare mai e di fare sempre meglio sicuramente gli è piaciuto, credo che sia grazie a questo.
La diramazione dei convocati era inizialmente prevista subito dopo la fine della gara con Portorico, ma coach Messina ha poi deciso di posticipare di qualche ora le sue decisioni: quando e come le ha comunicate a voi giocatori?
A me è stato detto la mattina dopo, durante una riunione col gruppo ci ha comunicato i 4 esclusi (Pascolo, Cinciarini, Della Valle ed Abass ndr.) e io non ero fra quelli: diciamo che mi è cambiata completamente la giornata.
Ti aspettavi che fossero proprio quei 4 gli esclusi?
Sinceramente non mi aspettavo nulla, non ci pensavo nemmeno. Ti ripeto, per me era un sogno già essere qui il primo giorno, quindi ero tranquillo, tutto quello che sarebbe arrivato era un qualcosa in più.
Come si sviluppa una giornata con coach Messina?
Mah, guarda, il tutto si sviluppa in una maniera molto standard con allenamenti alla mattina ed al pomeriggio: facciamo molto lavoro sul campo aggiustando i particolari e abbiamo molti orari da rispettare ma per il resto niente di strano.
Qual è il compagno che ti ha impressionato di più in queste settimane?
Non ce n’è uno in particolare, sono tutti dei grandissimi giocatori e professionisti: forse per similitudine di ruolo guardo più il lavoro che fa Belinelli, cerco di concentrarmi anche sul comportamento e l’atteggiamento in campo prendendo ispirazione da tutti loro per imparare il più possibile, non solo con le mani e i piedi ma anche con gli occhi. Da giocatori come Gentile, Datome, Gallinari, Hackett e altri puoi imparare solamente guardandoli.
Parere diffuso tra i tifosi e non è che Messina abbia scelto te piuttosto che Della Valle, Abass o Cinciarini, per gestire meglio le rotazioni e i minuti in campo, cosa ne pensi?
Io sono ovviamente contento per la fiducia che mi ha dato coach Messina e tutto lo staff perchè sinceramente era difficile immaginare che sarei entrato nei 12 convocati anche perchè tutti mi dicevano che ero già a casa (ride ndr.).
Un commento sulla stagione appena conclusa con Venezia in semifinale.
C’è ovviamente un po’ di rammarico perchè sarebbe stato sicuramente più bello portarla a gara-7 con Milano ma loro si sono meritati ampiamente la vittoria. Devo ringraziare tantissimo coach De Raffaele che mi ha dato l’opportunità di mettermi in mostra ed è anche grazie a lui che sono finito qui dove sono ora.
Un grandissimo salto dalla stagione a Trieste in A2 del 2014/2015 fino alla convocazione in nazionale che viene definita una delle più forti della storia italiana.
Son contento e soprattutto orgoglioso, speriamo che questo sogno continui dato che c’è in ballo qualcosa di importantissimo da conquistare in casa nostra, anche per il movimento in generale.
Tutta la redazione di BasketUniverso ringrazia Stefano per la disponibilità e augura il meglio a lui ed ovviamente a tutta la Nazionale!
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