Top&Flop NBA: Cavs pronti per Natale, Jackson in versione Westbrook, 4 W di fila per i Knicks

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Top Player – Reggie Jackson

I Detroit Pistons sono attualmente ottavi in una Eastern Conference molto competitiva e le cose potrebbero andare anche meglio visto l’imminente ritorno di Brandon Jennings. Il play ex Roma ha già fatto sapere di esser disposto ad accettare il ruolo di sesto uomo, difficilmente infatti Van Gundy vorrà privarsi di un Reggie Jackson in forma smagliante. Complice anche il match ai 4 OT contro i Bulls, le statistiche con cui Jackson chiude gli ultimi 7 giorni sono favolose: 30 punti, oltre 6 rimbalzi e quasi 8 assist il tutto tirando con il 46% che hanno portato a due vittorie in tre partite. Da sottolineare non solo il 31+13 condito da parecchie giocate decisive nell’infinito match contro i Bulls, ma soprattutto la prestazione contro i Clippers e Chris Paul quando l’ex-Thunder si è caricato la squadra sulle spalle arrendendosi solo sulla sirena dell’ultimo quarto e chiudendo con 34 punti, 11 rimbalzi e 7 assist.

Da menzionare anche un LeBron James in forma strabiliante (eh si, ci tiene a fare bella figura a Natale) che ha condotto i suoi Cavs ad una grande vittoria contro i Thunder e Kevin Durant, Klay Thompson che ne ha segnati ben 43 con 15/22 contro i Phoenix il 16 dicembre ed un ritrovato Rajon Rondo che nel mese di dicembre ha chiuso solo un match con meno di 10 punti, nessuno con meno di 10 assist.

Flop Player – Avery Bradley

Prima che qualcuno possa fraintendere mettiamo le cose in chiaro: Avery Bradley si è reso protagonista di un inizio di stagione molto positivo tanto che è ai suoi massimi in carriera per quanto riguarda punti e tutte le statistiche collegate al tiro da tre punti. Nell’ultima settimana i Boston Celtics hanno perso tutte le gare giocate, tutte e tre con avversari della Eastern Conference di cui Hawks e Pistons, due squadre che come i Celtics lottano per l’ingresso ai PO. Avery è sembrato evidentemente fuori forma tanto da segnare solo 9 punti totali nelle ultime due uscite con 1/7 da tre e 4/16 dal campo complessivo. Probabilmente sta pagando il prezzo di un mese di grandissimi sforzi vista anche la prolungata assenza di Marcus Smart (che potrebbe tornare tra una decina di giorni), non dimentichiamo infatti che il vero Bradley è uno dei giocatori più attivi della lega, soprattutto nela metà campo difensiva.

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Top Team – New York Knicks & Cleveland Cavaliers

5 vittorie di fila per i Cleveland Cavaliers che, recuperato Kyrie Irving, sono pronti a presentarsi alla Oracle Arena tra quattro giorni al meglio delle loro possibilità, o quasi. LeBron James sta iniziando a fare sul serio, soprattutto quando di fronte ha avversari di un certo livello (vedi match contro i Thunder) dimostrando che ha ceduto il palcoscenico solo momentaneamente al #30 con il quale potrà duellare tra qualche giorno. I Cavs giocano un basket molto preciso a ritmo decisamente controllato rispetto agli standard di questa stagione e possono vantare una varietà di quintetti seconda a nessun roster. Proprio su questi due aspetti, oltre che sulla difesa, dovranno puntare per provare a fermare la corazzata dei Warriors. Appuntamento a venerdì 25, ore 22.30.

Ottimo periodo anche per i New York Knicks che dopo anni tristi e privi di obiettivi stanno finalmente tornando a respirare ventate di ottimismo ed entusiasmo. Il roster non è un granchè, ma il lavoro di Fisher e di tutto lo staff è evidente: i giocatori sono motivati, la palla si muove e in difesa si fa il possibile. La più grande sorpresa è però la nuova versione di Carmelo Anthony che per la prima volta in carriera ha deciso di mettersi a totale disposizione della squadra, non a caso segna “solo” 21 punti prendendo 18 tiri di media e forzando molte situazioni in meno rispetto al recente passato. In settimana hanno battuto Bulls, Sixers e T’Wolves tornando al 50% nel record (14-14). Molto meglio rispetto alle previsioni.

Flop Team – Brooklyn Nets

Nota di merito per Andrea Bargnani che ha sempre chiuso in doppia cifra per punti le ultime 6 partite, ma ancora una volta i risultati non sono cambiati. Lionel Hollins fa una fatica incredibile nel gestire una squadra visibilmente disinteressata e priva di aspirazioni. Quando si parla dei Nets bisogna comunque sottolineare come le loro ambizioni debbano esser diverse da quelle di una squadra come i 76ers, mentre a Phila hanno giovani e scelte, i Nets non hanno prime scelte nei prossimi anni e neanche un giovane interessante nel roster sul quale provare a costruire, decisamente la peggior situazione in cui si possa trovare una franchigia NBA. Neanche il calendario è dalla loro parte, nelle prossime 12 partite affronteranno 11 squadre che, attualmente, hanno vinto almeno metà delle partite, la 12esima sono i Washington Wizards che, quando si ricordano come giocare, non sono affatto una pessima squadra. La striscia di 5 sconfitte potrebbe dunque continuare a lungo.

Luca Diamante

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