Top&Flop NBA del 2014: Spurs dominatori, Raptors e Grizzlies le sorprese. Progetti falliti per Nets e Knicks, ma i Lakers?

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spurs win

1° San Antonio Spurs

Fatico, e non poco, a trovare una squadra che non risponda al nome di San Antonio Spurs in grado di giocare più gare consecutive al livello delle ultime finali NBA. I Miami Heat che hanno giocato le ultime 4 finali, vincendo due anelli si sono dovuti arrendere, inermi e sfiniti al gioco paradisiaco che Parker, Ginobili, Duncan e compagni ci hanno mostrato, come se i Big Three di South Beach fossero una squadra giovanile che alle prese con la prima squadra perde senza poter opporre resistenza, senza il lusso di combattere fino alla fine. Così, Tim Duncan, sarebbe potuto uscire di scena da vincente, con 5 anelli vinti da protagonista, ma il desiderio di tornare ed accettare una nuova sfida lo ha spinto ad optare per il ritorno in scena. Dopo aver vinto così tanto e così bene, trovare gli stimoli per continuare a migliorarsi non è semplice, e questo è sicuramente uno dei tanti fattori che stanno influendo sul record degli Spurs che lo scorso anno avevano perso in totale 20 partite, quest’anno sono già a quota 13. L’età, l’importanza relativa della regular season per Pop e una conference così competitiva fanno il resto (sono 11 vinte e 12 perse contro squadre dell’Ovest), ma di tutto ciò a San Antonio se ne infischiano, tanto ormai lo sappiamo, se Duncan e i “vecchietti” sono fisicamente apposto, se i comprimari garantiscono prestazioni di buon livello, o con l’ottavo posto o col il primo, i San Antonio Spurs sono i favoriti, e ci mancherebbe altro. Anche perchè due titoli di fila non gli hanno mai vinti, questa potrebbe essere l’ultima sfida della carriera di Tim Duncan.

raps2° Toronto Raptors

Dopo una parentesi non positiva nel Canada, Rudy Gay è stato scambiato con i Kings nel dicembre del 2013. Da li in poi i Raptors avrebbero dovuto tankare e cedere Kyle Lowry per cominciare a costruire da zero, ma qualcosa è andato storto, per fortuna. Partendo dal 7-13, hanno chiuso la stagione con 48 vinte ne 34 perse ed il terzo posto (primi nella Divison) ad est uscendo a gara-7 del primo turno contro dei Brooklyn Nets in netta ascesa di rendimento. Il trend positivo dura ancora, il duro lavoro di Dwyane Casey e di Kyle Lowry che nel frattempo è rimasto migliorando a tal punto da meritare senza ombra di dubbio l’All Star Game, sta pagando ed i risultati si lasciano guardare: un grande attacco organizzato che fa dell’assenza di una vera e propria All Star il suo punto forte ed una difesa sopra la media, ma soprattutto il primo posto ad Est frutto del 24-7 di record e terzo nell’intera lega (ma fate anche secondo visto che i Trail Blazers sono sul 25-7). Dopo aver spaventato la lega nel finale della scorsa stagione sono pronti a migliorare il loro piazzamento, attualmente è difficile dire se sono una squadra da titolo vista la concorrenza, ma aspettiamo il ritorno di DeMar DeRozan che è il loro miglior attaccante, poi inizieremo a fare i calcoli, per ora godiamoceli sopra a Cavs, Bulls, Wizards e Hawks.

conley-gasol-zbo 3° Memphis Grizzlies

Hanno perso un po di lucidità nelle ultime partite, ma questo non può cancellare un 2014 ad altissimo livello. Lo scorso anno hanno chiuso con un record migliore rispetto a quello dei Raptors (50-32) nonostante Marc Gasol abbia giocato soltanto 59 partite, molte delle quali in condizioni fisiche non eccellenti. Per loro sfortuna, o meglio, a causa di una western conference paurosa, sono arrivati “solo” settimi ad ovest raggiungendo matematicamente i Playoff solo all’81esimo match di Regular Season. Come i Raptors, sono usciti al primo turno dei Playoff, a gara-7 contro i Thunder in una delle serie più combattute e spettacolari della storia recente della NBA. Quest’anno sono stati primi per buona parte di questo inizio di stagione ed ora sono lievemente calati, ma in ottica Playoff fanno tanta paura. Per loro il 2015 sarà un anno particolare, dovranno una volta per tutte arrivare fino in fondo e dopo tutti questi anni se lo meritano, inoltre dovranno escogitare un modo per trattenere Marc Gasol in estate, il ragazzo orbita intorno all’MVP e le offerte di certo non mancheranno.

lakers

30° Los Angeles Lakers

In realtà non è un vero e proprio ultimo posto, sarebbe molto difficile dire che i Nets o i Knicks sono stati migliori, ma questo è relativamente importante. I dati di fatto sono che una delle due squadre storicamente più vincenti della lega non scendeva così in basso da tantissimo tempo, che Kobe Bryant non si è mai trovato in una situazione simile e che più di che una franchigia NBA i Lakers del 2014, ma anche del 2013, sono stati un vero e proprio reality show. Lo scorso anno senza Kobe Bryant è stato apocalittico, ma quest’anno le cose non vanno molto meglio. Il Cap è molto intasato, sopratutto a causa del contrattone di Kobe e pertanto la dirigenza non è riuscita a sostituire il partente Pau Gasol e l’eterno infortunato Steve Nash se non con due, diciamocelo, mezzi bidoni come Carlos Boozer e Jeremy Lin che, con tutto il rispetto, inseriti nel giusto contesto possono essere dei validi giocatori, ma a questi Lakers servono molto molto poco. Se si guarda avanti, neanche il futuro sembra così roseo, a maggior ragione dopo l’infortunio di Jiulius Randle che perderà per intero la sua annata da rookie. Kobe, escluso questo, avrà un anno o poco più a disposizione, la dirigenza non ha un piano chiaro in testa e raggiungere una All Star in estate sembra molto difficile. Tempi duri per chi era abituato a tutt’altre situazioni.

Nets-suck29° Brooklyn Nets

Hanno preso due estati fa Paul Pierce e Kevin Garnett, oltre che Jason Terry e Andrei Kirilenko, che si sono aggiunti a Brook Lopez, Joe Johnson e Deron Williams, formando così il quintetto di gran lunga più costoso della lega. L’obiettivo era la vittoria, ma la strada è stata fin troppo complicata. Dopo una falsa partenza, Jason Kidd è riuscito a raddrizzare i suoi che hanno raggiunto il secondo turno dei playoff. Non male, certo, ma se rapportiamo i risultati a i soldi spesi il giudizio cambia. Senza Paul Pierce e con un Kevin Garnett all’ultimo ballo, i Nets hanno cominciato questa stagione molto peggio della scorsa. Attualmente hanno 14 vittorie su 30 partite e sono settimi ad Est, ringraziando la concorrenza tutt’altro che agguerrita. Anche con l’arrivo di Lionel Hollins il gioco stenta a decollare, tanto che Prokhorov si è arreso: esperimento fallito, D-Will, Brook Lopez e Joe Johnson sono sul mercato. Prossimo obiettivo sarà liberare il cap e dare inizio ad un nuovo ciclo, ma anche in questo caso il futuro non sembra essere particolarmente roseo, se tifate Brooklyn Nets vi auguriamo buona fortuna e tanta pazienza.

New Jersey Nets v New York Knicks28° New York Knicks

Storia simile a quella dei cugini, tanto talento all’inizio del ciclo, tanti soldi in gioco, poca chimica e risultati molto scarsi. La scorsa Regular Season gli ha visti terminare con il nono record ad est, 37-45, ma con un gioco sinceramente inguardabile. Come i cugini però hanno dimostrato in questa stagione di essere in grado di fare ancora peggio, nonostante l’arrivo di Phil Jackson e Derek Fisher in estate. 5-28 è il loro record meglio solo dei Philadelphia Sixers, che non abbiamo inserito in questa classifica perchè il loro intento è chiaro, hanno un piano e un progetto che probabilmente pagherà alla lunga e soprattutto il denaro in gioco è decisamente minore. A differenza di Lakers e Nets, il futuro sembra essere migliore, l’arrivo di Phil Jackson porterà a risultati quanto meno decenti nei prossimi mesi o anni, ma soprattutto in estate scadranno i contratti di Amar’e Stoudemire e Andrea Bargnani, il cap si libererà e ‘Melo, Jackson e i suoi proveranno l’assalto ad un FA di alto livello, il primo nome sulla lista è quello di Marc Gasol che sembrerebbe particolarmente gradito a Phil Jackson e adatto al triangolo.

Luca Diamante

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