Milano domina Gara 6 e conquista il 28° Scudetto della sua storia

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AQUILA BASKET TRENTO 71-96 OLIMPIA MILANO

(20-25, 13-23, 23-18, 15-30)

Un’ottima Milano, concreta e concentrata, domina in gara 6 a Trento alla prima sconfitta sul parquet casalingo di questi Playoff, torna Campione d’Italia alla prima stagione di coach Pianigiani. Decisivi il secondo quarto, nel quale Trento tira 3/13 dal campo e perde 4 palloni, e il parziale a inizio quarto quarto dopo l’ultimo tentativo dell’Aquila guidata da capitan Toto Forray. Milano difende benissimo l’area e in attacco ancora una volta punisce la difesa di coach Buscaglia, trovando ottime prestazioni offensive da Bertans, Kuzminskas, Gudaitis e il probabile MVP Goudelock.

L’Olimpia comincia come meglio non si potrebbe, segnando 10 punti nei primi 3 minuti e chiudendo bene l’area con Tarczewski sulle penetrazioni di Trento, riuscendo anche a controllare i rimbalzi (2-10). In uscita dal timeout Trento è molto più attiva in difesa e piazza un parziale di 7-0 chiuso dal jumper di Cinciarini. Sutton spara due tiri inusuali in sospensione dai 6 metri e Trento, forzando un paio di palle perse all’Olimpia, va sul +3 con il sempre più indemoniato Shields (8 punti in 6 minuti). Altro controsorpasso con Milano inarrestabile se riesce ad andare in transizione e precisissima dall’arco (5/9, 2 per Kuzminskas) ma l’Aquila resta a contatto conquistandosi con energia (per l’ennesima volta in casa) tanti tiri liberi e chiudendo il primo quarto a -5 (20-25). L’Olimpia, molto concentrata, gioca molto meglio di squadra (7 assist a 0 all’11’) e fa la voce grossa a rimbalzo con un ottimo Gudaitis (8 punti e 5 rimbalzi, di cui 3 offensivi, al 14′) e Trento fa una fatica tremenda a segnare (21-34) per l’ottima difesa milanese che non cambia mai sui pick and roll e chiude il pitturato aiutandosi con tempismo. Sul finale di quarto Trento muove un po’ il tabellino con il solito Shields e dopo essere stata a -19 arriva sul -13 con la possibilità di accorciare ulteriormente ma su un tiro sbagliato Sutton commette il suo terzo fallo e Milano chiude il secondo quarto avanti sul 33-48.

Nel terzo quarto Trento, con l’indomabile capitano Forray, prova a punire un po’ di leggerezza concessa da Milano che ferma maggiormente la circolazione e scivola sotto la doppia cifra di vantaggio fino alla fondamentale tripla di Bertans (51-62) per fermare l’emorragia causata dalla maggiore energia dell’Aquila che pareggia il conto dei rimbalzi. Gutierrez risponde con la stessa moneta ma Trento è costretta a lasciare Sutton e Shields in panchina entrambi con 4 falli e dopo i canestri di Kuzminskas e di un finora anonimo e poco coinvolto Silins si entra nell’ultimo quarto di gioco sul 56-66. Goudelock e ancora Kuzminskas (5/6 da tre) mettono altre due bombe spezzagambe in risposta al gioco da tre punti di Forray, ultimo a mollare come sempre. Ancora Goudelock, che vuole anche mettere le mani sul titolo di MVP, e Bertans dall’arco (4/7) riportano Milano a +15 e il vantaggio viene ulteriormente messo in ghiaccio da Gudaitis (64-84), con Trento che si innervosisce e l’Olimpia che gioca saggiamente con il cronometro. Nei minuti finali Trento non riesce mai a riavvicinarsi e, nonostante una stagione ancora clamorosa è costretta a soccombere sotto i colpi dell’attacco milanese che oggi è stato aiutato da un’ottima difesa, consentendo alla squadra di coach Pianigiani, che dilaga nel finale anche più dei veri valori visti in queste 6 partite, di vincere il 28° Scudetto della sua storia.

Trento: Franke 2, Sutton 15, Silins 2, Musumeci NE, Forray 14, Flaccadori NE, Gutierrez 8, Lovisotto NE, Gomes 7, Hogue 9, Lechtaler, Shields 14.

Milano: Goudelock 21, Micov 10, Vecerina NE, Pascolo NE, Tarczewski 6, Kuzminskas 15, Cinciarini 2, Cusin 1, Abass, Bertans 15, Jerrells 12, Gudaitis 14.

Michele Manzini

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