Una Vanoli coriacea fa soffrire Milano che porta a casa due punti sudatissimi

Serie A Recap

VANOLI CREMONA 72-76 EA7 EMPORIO ARMANI MILANO

(17-24, 21-15, 15-12, 19-25)

pascolo milano

Quintetti

CR: Holloway, Turner, Harris, Thomas, Biligha.
MI: Hickman, Gentile, Abass, Pascolo, Macvan.

Assenze

Per la Vanoli Cremona, con Omar Thomas ancora fuori squadra e dopo il taglio di York, prima partita in biancoblu per Paul Harris mentre non è ancora stato tesserato Matt Carlino. In casa Olimpia invece assente in primis coach Repesa (causa malattia dopo la trasferta a Belgrado) sostituito da Massimo Cancellieri che per questa partita tiene a riposo Miroslav Raduljica e inserisce nei dodici Fontecchio, con Cerella ancora fuori.

Stato di forma

Scontro testa-coda con Cremona reduce da 6 sconfitte consecutive che l’hanno relegata a un inaspettato ultimo posto solitario, mentre Milano non ha ancora perso in campionato ma è reduce da due partite di Eurolega in settimana (una vinta e una persa).

Scelta tattica

Milano vuole sfruttare la sua maggiore pericolosità nel gioco interno andando a cercare costantemente in post i suoi lunghi. Dopo i primi momenti di difficoltà, Cremona si adegua, decide di non cambiare sul pick and roll (o di farlo solo in emergenza, a differenza dell’Olimpia che cambiava sistematicamente) e di collassare nel pitturato. Cancellieri appiccica in difesa su Turner uno dei suoi migliori difensori sulla palla, ovvero sia Awudu Abass (come già fatto recentemente in Eurolega) per limitare una delle fonti di gioco e punti principale dei cremonesi.

La Gara

Il primo quarto è molto equilibrato per quasi tutta la sua durata, con Milano che cerca spesso il gioco interno (12/16 da due e solo 0/1 da tre) innescando benissimo Macvan-Pascolo prima e Sanders-McLean poi, mentre Cremona prova anche a colpire più frequentemente dall’arco (3/6, poi 7 errori prima della successiva tripla) e cerca di mettere subito in ritmo il nuovo arrivo Harris (schiacciata e tripla condite da tanta energia). Un parziale di 0-6, sempre cavalcando i lunghi nel pitturato, chiude i primi 10 minuti sul 17-24 ma al rientro Cremona risponde presente e oltre a trovare buone soluzioni in attacco, a parte qualche palla persa di troppo, difende nettamente meglio lasciando più spazio da tre punti all’Olimpia e controllando i rimbalzi cercando di difendere meglio il pitturato (4 stoppate per i padroni di casa, 1/6 da tre e 5/11 da due per la capolista). Due rimbalzi offensivi di Gaspardo che portano alla tripla di Holloway e un parziale di 6-0 con Biligha e Harris (11 punti al riposo con 4 rimbalzi e 5 falli subiti) protagonisti riavvicinano definitivamente Cremona a Milano che, con il terzo fallo di Gentile e 2/7 ai liberi, va al riposo solo con un punto di vantaggio (38-39).

Il terzo quarto comincia con un libero di Holloway per un tecnico dato a coach Cancellieri per proteste ma riprende sulla falsa riga del primo quarto, con l’EA7 che cerca il gioco interno con ossessione riuscendo in un primo momento a trovare il fondo della retina con continuità cavalcando sempre Pascolo e McLean ma successivamente la difesa cremonese si adegua, chiude l’area (8 stoppate di cui 5 totali per Thomas, 4 nel solo terzo quarto) e trova conclusioni più efficaci anche in contropiede andando all’ultimo intervallo sul +2 (53-51). Gli ultimi 10 minuti si aprono bene per i ragazzi di coach Pancotto che con Amato e Gaspardo allungano sul +10 ma la gioia di un Palaradi gremito per la grande sfida con la capolista si spegne per un parziale di 0-10 marchiato Rakim Sanders che riporta avanti l’Olimpia. Gli ultimi minuti sono molto spezzettati con tantissimi falli da una parte e dall’altra che portano punti alle squadre solo dalla lunetta. Sul 70-70 dell’ultimo minuto, conseguente a due falli di Hickman uno dei quali sanguinoso dopo una palla persa, Milano trova due canestri decisivi che chiudono la sfida sul 72-76 nonostante i tre tiri liberi conquistati dal positivissimo neo arrivato a Cremona Paul Harris che hanno fatto sognare fino all’ultimo una vittoria che sarebbe stata clamorosa e, forse, meritata per la voglia messa sul parquet contro il talento smisurato dei campioni d’Italia.

Svolta della partita

Dopo aver tirato 2/8 dalla lunetta nei primi tre quarti (e aver approcciato con sufficienza una partita giocata sottotono, frutto anche della stanchezza di una settimana intensissima), Milano raddrizza la mira nel momento decisivo e con 13/14 riesce a portare a casa una partita diventata inaspettatamente complicata contro un’ostica e mai doma Cremona che può guardare al futuro con più serenità di quanto non dica la classifica piuttosto magra. Le squadre tirano malissimo dall’arco e il simbolo di questa lacuna si identifica alla perfezione con la difesa milanese su Elston Turner che ha faticato a trovare il ritmo che sarebbe servito come il pane ai suoi compagni.

Migliori in campo

CR: Paul Biligha (14 punti con 5/7 dal campo, 4/6 ai liberi, 8 rimbalzi di cui 3 offensivi, 1 recuperi, 2 assist, 8 falli subiti e 2 stoppate per 25 di valutazione in 30 minuti).
MI: Davide Pascolo (10 punti con 5/6 dal campo, 7 rimbalzi di cui 3 offensivi, 1 recupero, 3 falli subiti e 1 stoppata per 16 di valutazione in 18 minuti).

Peggiori in campo

CR: Elston Turner (4 punti con 2/6 da due e 0/4 da tre, 4 rimbalzi, 2 palle perse, 2 assist e 4 falli fatti per -4 di valutazione in 29 minuti).
MI: Andrea Cinciarini (2 punti con 1/4 dal campo, 1 rimbalzo, 2 palle perse, 1 assist per 2 di valutazione e -7 di plus/minus in 16 minuti).

Tabellini

CR: Jovanovic NE, Amato 2, Mian 6, Gaspardo 6, Harris 15, Boccasavia NE, Wojciechowski, Biligha 14, Turner 4, Thomas 10, Holloway 15.

MI: McLean 11, Fontecchio NE, Gentile 6, Hickman 9, Kalnietis, Dragic 4, Macvan 14, Pascolo 10, Cinciarini 2, Sanders 12, Abass 2, Simon 6.

Michele Manzini

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