Verso Venezia-Cremona, le parole di De Raffaele e Sacchetti

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Walter De Raffaele (coach Reyer Venezia)

fonte Ufficio Stampa Reyer Venezia

Romeo Sacchetti (coach Vanoli Cremona)

Le nostre aspettative sono innanzi tutto quelle di avere un giusto approccio a tutte le partite, perché noi non possiamo fare distinzioni tra squadre di diverso livello. Per noi tutte le partite sono molto difficili. Ѐ logico che andiamo a giocare fuori casa contro i Campioni d’Italia e che si tratta di una squadra che ha diverse soluzioni, perciò non è che fermando un loro giocatore, hai automaticamente fermato la loro squadra. Bisogna giocare con molta intensità per cercare di limitarli. Poi la pallacanestro insegna che non sempre la più forte vince e noi ci proveremo in tutti i modi.

La Reyer Venezia non è una squadra basata solamente sui singoli giocatori, è una squadra che tira molto bene da tre punti; ha anche giocatori che sanno giocare bene spalle al canestro, perciò non ci sono solo uno o due terminali che possiamo cercare di limitare…è un discorso di insieme di squadra.

Sicuramente nella partita con Pistoia gli italiani ci hanno dato molto ed hanno avuto un impatto importante al terzo quarto. C’è stato qualcosa in più rispetto alla partita che avevamo fatto prima, a Desio, però non è abbastanza perché ci manca ancora qualcosa; non dico di riuscire ad esprimere costanza su 40 minuti, perché non ci credo che uno possa avere aggressività mentale per 40 minuti, con tutti. Gli italiani hanno fatto bene in quel periodo, però abbiamo bisogno che anche altri giocatori, che magari hanno potenziali migliori, possano fare meglio.

Con Ricci ho avuto un ottimo impatto. Mi aspettavo un buon giocatore e ne ho trovato uno addirittura migliore di ciò che immaginavo: è un giocatore che dà molto, se non tutto, per la squadra e per se stesso e questo meritava sicuramente una risposta positiva da parte mia. Le porte della Nazionale sono aperte per tutti; ci sono giocatori che sono già stati convocati, altri potranno essere chiamati a febbraio. L’importante è che questi ragazzi abbiano fame di successo, di ambizione, che abbiano molta voglia e queste caratteristiche non si comprano, o si hanno dentro e si tirano fuori oppure è difficile trovarle. Ci vogliono fame ed ambizione per arrivare a giocare in Nazionale.

fonte Ufficio Stampa Vanoli Cremona

Michele Manzini

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