Venezia dilaga e travolge Cremona: la semifinale è ora a un passo

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UMANA REYER VENEZIA – VANOLI CREMONA 108-76
(24-12/26-30/26-20/)

La Umana Venezia fa en plein e trionfa anche nella seconda gara casalinga contro Vanoli Cremona. In una gara a favore già dai primi minuti però i lombardi hanno cercato di dare filo da torcere ai campioni uscenti, prima dell’allungo decisivo nella seconda metà di gara. La Reyer ha ora la possibilità di chiudere la serie già giovedì al PalaRadi.

I padroni di casa cercano subito di mettere le mani sulla disputa e, affidandosi a Haynes e Tonut, è presto detto il +7 orogranata. Cremona attacca con Sims e Martin, ma solo con difficoltà trova canestri, rimanendo solo nell’ombra dei veneti; verso la fine del quarto proprio la Reyer ingrana la quarta e, con un 10-2, doppia gli avversari, concludendo col piazzato di Peric prima della sirena (24-12). I lombardi provano le prime incursioni pericolose, prendendo man mano confidenza con i ferri del Taliercio: Milbourne, Diener e Johnson-Odom provano a “sfondare” il tetto della doppia cifra di svantaggio, ma Sosa, Watt e compagni sono ottimi a non perdere un centimetro, tenendo gli avversari sempre lontani nonostante la corrente alternata al tiro. Johnson-Odom si mette allora in proprio, nel tentativo di rimettere in gara i suoi prima della pausa lunga; Millbourne e Ruzzier lo seguono, per il -5 dei bianco-azzurri. Nel momento migliore della Vanoli però emerge Jenkins, solido nel rispondere alle incursioni avversarie e grande mattatore dell’attacco veneziano. Il largo vantaggio è presto ripreso e il buzzer finale di Martin vale solo il -8 ospite (50-42).

Al ritorno nel parquet la gara sembra sorridere solo ai padroni di casa che, dopo un ping pong iniziale, volano approfittando del black out dei ragazzi di Sacchetti: Watt accende Haynes e Peric e, alla metà, l’8-0 di break riporta sopra di ben 17 lunghezze Venezia. Drake Diener interrompe il momentaccio della Vanoli, e suona la carica: DJO, Gazzotti e il cugino Travis ascoltano l’esperto numero 16 e riaccorciano al -10, ma nell’immediato finale si mette ancora benissimo per i locali, di nuovo sopra di 13 dopo i canestri del solito Peric e di un ritrovato Bramos (76-62). Il copione appare lo stesso anche nell’ultima frazione, con Cremona all’inseguimento dei campioni d’Italia, molto più cinici e lunghi su ogni fronte. De Nicolao si iscrive a referto nel momento perfetto, quando c’è da chiudere la disputa: le sue due triple riportano i suoi sul +15 e aprono alla pioggia di triple orogranata, seguita anche da Haynes e Daye. DJO è l’ultimo a mollare, nel tentativo di preoccupare ancora la difesa avversaria, ma sul +18 a 5 minuti dalla fine non c’è più forza mentale. Gli ultimi minuti sono puro garbage time eppure i locali non rallentano e, approfittando di una sorta di trance agonistica, volano sul +32 e sopra i 100 punti con Jenkins, Sosa e Biligha. Alla sirena è tripudio del PalaTaliercio: la quarta semifinale consecutiva è ormai a un passo (108-76)

UMANA REYER VENEZIA: Sosa 7, Bolpin 2, Peric 19, Biligha 9, Tonut 10, Watt 13, Haynes 12, Daye 11, De Nicolao 8, Bramos 6, Jenkins 11, Ress NE

 VANOLI CREMONA: Ruzzier 4, Ricci 2, Portannese 0, Gazzotti 1, Fontecchio 3, Diener T. 11, Diener D. 4, Johnson-Odom 22, Milbourne 13, Martin 6, Sims 10

Mario Puggioni
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