Verona rientra e lotta fino alla fine, ma Lawson firma la quarta vittoria consecutiva per la Virtus

Serie A2 Recap

Segafredo Bologna – Tezenis Verona: 70-63

(18-16; 37-23; 53-48; 70-63)

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Quintetti

VBO: Spissu, Umeh, Rosselli, Petrovic, Lawson

 VR: Robinson, Portannese, Frazier, Diliegro, Totè

Stato di forma

Momento di euforia in casa Virtus: dopo la domenica di riposo forzato, sono arrivate 3 vittorie in 8 giorni che hanno spedito la truppa di Ramagli in cima alla classifica. Questo calendario compresso però ha lasciato scorie, con tanti piccoli acciacchi e una stanchezza diffusa, oltre alla solita situazione di Ndoja. In settimana la società ha provato a chiarire il tutto con un comunicato, dove si indica che “clinicamente il giocatore albanese è guarito, ora c’è un’ infiammazione che causa dolore e che andrà curata”. Dall’altra parte per Verona il momento è opposto: nelle ultime 4 giornate la Tezenis ha vinto solo una volta, di un punto in casa contro Recanati. Di tutto ciò ne ha fatto le spese il coach Frates, esonerato e sostituto da Dalmonte. All’allenatore imolese la responsabilità di ridare fiducia nei propri mezzi ad una squadra sulla carta molto competitiva, ma che non ha messo finora i propri valori sul parquet.

Scelta tattica

La prima opzione di Ramagli è sempre andare sotto per Lawson (o Michelori quando lo sostituisce nel ruolo di 5) e poi giocare sui ribaltamenti. Dalmonte, forte di una rotazione di lunghi più folta, difende aggressivo sul centro avversario, raddoppiando spesso col piccolo più vicino. In questo modo però si concretizza il cambio di lato di Lawson, che grazie alle sue doti di passatore fa tornare il pallone fuori, o per una nuova rotazione a difesa in ritardo per la tripla, o in alternativa mandando in post Rosselli o l’ala di turno sfruttando il mismatch fisico con Portannese. Dalmonte dal canto suo impiega il primo tempo per capire come adattarsi alla Virtus, sperimentando più varianti alla sua prima sulla panchina gialloblu. Poi dopo l’intervallo decide di abbandonare quasi totalmente il tiro pesante, attaccando con continuità l’area, spesso nei primi secondi dell’azione.

La gara

frazier veronaDopo 3 minuti di glaciale 0-0 è Petrovic dall’arco ad aprire le danze. Una volta subito il primo canestro la Tezenis si sveglia, e prende il comando della partita grazie ad un ispirato Frazier. La Virtus va in difficoltà, ma ci pensa Rosselli a caricarsi i suoi sulle spalle (10 punti nel quarto) e a fissare il 18-16 del 10′. Anche il secondo quarto si apre con le polveri bagnate da entrambi i lati, e dopo altri 3 minuti di soli ferri è la Virtus a sbloccarsi: ancora Rosselli e i primi punti di Lawson firmano l’allungo dei padroni di casa sul 26-16 del 15′. Quando entra in partita anche Umeh (7 in striscia per lui), il vantaggio diventa ancora più largo e il secondo quarto di Verona diventa da incubo con 0 punti segnati nei primi 8 minuti. Solo Robinson nell’ultimo minuto reagisce, portando tutti negli spogliatoi sul 37-23. Dopo la pausa lunga la Tezenis riesce a trovare continuità offensiva e si rimette in scia della Virtus. I bolognesi però, dopo un periodo di sofferenza con Spissu, ritrovano la via del canestro, mantenendo la doppia cifra di margine. Ma ora gli ospiti hanno trovato il modo di scardinare l’attentissima difesa bianconera del primo tempo, andando sempre vicino a canestro per 2 punti facili ad ogni giro. Nel momento più complicato per Bologna è Lawson a togliere la squadra dalle secche, con una mostruosa schiacciata e una tripla senza ritmo. Verona è ormai rientrata nel match però, e Robinson segna il 53-48 del 30′. Ad inizio ultimo quarto Verona impiega meno di un minuto per tornare in parità, poi da lì in avanti i due team vanno avanti a braccetto. Serve la solita fiammata di Lawson (7 punti in 2 minuti a cavallo del 35′) a rompere il nuovo equilibrio, unito all’ eclissamento di Robinson e ad una difesa del pitturato bianconero maggiormente rigida con Michelori e Lawson contemporaneamente in campo. Al 37′ è quindi 66-58, con Dalmonte costretto al timeout per giocarsi il tutto per tutto. In uscita Verona prova a pressare a tutto campo e costringe Bologna a due perse consecutive importanti, ma in attacco i gialloblu si affidano a frettolosi tiri da 3 che non portano risultato. Così con la freddezza ai liberi della Virtus negli ultimi 40 secondi, Bologna conduce in porto la vittoria senza correre ulteriori rischi, con il tabellone che recita 70-63 alla sirena finale.

Svolta della partita

Detto della difesa bianconera che tiene Verona a 0 punti dal 10′ al 18′ e a 23 complessivi nel primo tempo, è la fiammata di Lawson nell’ultimo quarto e la nuova difesa del pitturato col doppio lungo a ricreare il divario definitivo: con il lavoro ai fianchi di Robinson e Frazier gli scaligeri avevano trovato la nuova parità a 4 minuti dalla fine, ma il lungo americano della Virtus aveva altri progetti per l’esito dell’incontro e con una spallata ha buttato giù dal balcone di Giuletta la squadra di Dalmonte.

Migliori in campo

VBO: Kenny Lawson – 18 punti, 13 rimbalzi, 3 assist, 4/8 da 2, 3/6 da 3

Presenza fissa nella casella MVP, anche stasera cresce di un gradino nella sua prestazione. Nel primo tempo si mette al servizio della squadra, sfruttando a vantaggio dei compagni i sistematici raddoppi su di lui. Nel secondo appena si trova un metro libero punisce senza pietà, e i punti decisivi portano tutti la sua firma.

VR: Michael Frazier II – 25 punti, 6 rimbalzi, 1 assist, 10/13 da 2, 0/4 da 3

Segna 19 punti negli ultimi 20 minuti di gioco, subentra a Robinson firmando la rimonta e le giocate importanti dell’ultimo quarto. Avrebbe meritato più fiducia nell’ultimo minuto, ma la frenesia generale veneta non lo ha aiutato.

Peggiori in campo

VBO: Marco Spissu – 2 punti, 2 rimbalzi, 3 assist, 1/2 da 2, 0/1 da 3

Per una sera non si intestardisce nel tiro quando non gli entra e di questo gliene va dato atto. Ma continua a faticare tremendamente l’adattamento al sistema di Ramagli, risultando sempre fuori contesto se non dannoso.

VR: Marco Portannese – 3 punti, 5 rimbalzi, 4 assist, 0/1 da 2, 1/6 da 3

Patisce l’emozione di tornare nel palazzo dove aveva avuto solo sofferenze nella sua breve parentesi bianconera e tradisce i suoi. Male in attacco, dove manca il suo solito contributo, e pessimo dietro, dato che viene costantemente bersagliato come vittima preferita dai giocatori bolognesi, subendo contro tutti.

Tabellini

Virtus Bologna: Spissu 2, Umeh 15 Pajola 0, Spizzichini 2, Petrovic 3, Ndoja n.e., Rosselli 17, Michelori 2, Oxilia 0, Penna 6, Lawson 18

Tezenis Verona: DiLiegro 6, Basile 0, Robinson 23, Portannese 3, Boscagin 3, Pini 0, Frazier 25, Rovatti 0, Brkic 3, Totè 0.

Luca Marchesini

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