Verso Cantù – Bologna, le parole di Sodini e Ramagli prima della sfida

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RED OCTOBER CANTU’: MARCO SODINI

«Per me la Virtus è un avversario particolare perché è proprio grazie alle “Vu Nere” che ho calcato un parquet di Serie A per la prima volta. La Virtus Bologna è una squadra che incute timore per la sua immensa storia, inoltre, in estate dopo la promozione hanno fatto proclami ambiziosi e per tutto questo merita il nostro rispetto. Tanto per cambiare la squadra è allenata da un mio amico toscano, Alessandro Ramagli, l’ennesimo del campionato. Nel gruppo hanno grandi personalità, che necessitano comunque di tempo per diventare una macchina ben oliata, questo è innegabile. Contro Bologna non dovremo dare fiducia ai loro migliori giocatori, perché di talento ne hanno in abbondanza. Bologna dispone di giocatori fisicamente molto grandi che si accoppiano meglio con i nostri lunghi, a differenza di quelli della Leonessa. A proposito della sconfitta con Brescia, siamo ancora arrabbiatissimi per la prestazione di lunedì scorso, nei primi due quarti non siamo stati capaci di giocare. Abbiamo perso la partita negli ultimi 33 secondi e non riusciamo a perdonarci il fatto che abbiamo concesso 50 punti nel solo primo tempo. Con Bologna, invece, siamo determinati a partire bene, con il giusto approccio. Speriamo di non dover ricorrere all’ennesima reazione, come accaduto nelle partite contro Venezia e Brescia, ma di partire subito bene. È tutta la settimana che chiedo ai miei ragazzi di giocare per quattro quarti, perché tra un mese e mezzo tutti si saranno dimenticati della nostra bella reazione contro Brescia. Dovremo fare attenzione ai nostri avversari perché la Virtus verrà in casa nostra con la speranza di rimanere ancora in corsa per la Coppa Italia. Il nostro obiettivo, invece, è quello di tenerci il più lontano possibile dalla zona retrocessione. Non dobbiamo essere presuntuosi soltanto perché siamo bravi contro le grandi squadre, anche perché prima siamo costretti ad ottenere delle vittorie contro delle formazioni del nostro livello. Vogliamo migliorare noi stessi al fine di vincere queste partite, prima però dobbiamo vincere la battaglia contro noi stessi. Spero davvero che la nostra rabbia per la sconfitta con Brescia venga tramutata sul campo fin dal primo minuto di gioco, dal primo all’ultimo. Dobbiamo e vogliamo essere aggressivi per tutti i 40’, altrimenti rischiamo di diventare una squadra incompiuta e noi non vogliamo diventarlo. Questo contro la Virtus deve essere il nostro primo vero banco di prova, per noi stessi».

IL ROSTER BIANCONERO

«Bologna può contare su molti giocatori di alto livello come Alessandro Gentile e Pietro Aradori, due ai vertici della classifica marcatori. Poi ci sono giocatori esperti come Marcus Slaughter ed Oliver Lafayette, senza dimenticare Stefano Gentile, che a mio parere è un po’ sottovalutato, e Michale Umeh, che lo scorso anno diede una svolta importante alla Virtus. A questi bisogna aggiungere Filippo Baldi Rossi, acquisto da non sottovalutare, e Kenny Lawson. Nonostante sia una squadra composta da lunghi molto grossi, Bologna gioca tanto spalle a canestro con i piccoli».

IL PIANO PARTITA

«Vogliamo attaccare la Virtus costringendola a difendersi, questa sarà la nostra ricetta per provare a batterli. Dobbiamo cercare di metterli in difficoltà, obbligandoli a piegare le gambe in difesa. Una delle chiavi del nostro gioco sarà ovviamente quella del contropiede, dobbiamo puntare sulla dinamicità dei nostri piccoli».

IL GRUPPO CHE DIVENTA SQUADRA

«Faccio l’allenatore da 24 anni ed un gruppo come questo non è affatto comune, nella mia squadra tutti hanno voglia di migliorarsi, allenamento dopo allenamento. Questo però è anche un gruppo che ho dovuto proteggere, per questo ci alleniamo a porte chiuse. Ma ho fatto una promessa, torneremo ad allenarci a porte aperte il prima possibile. Anzi, vi anticipo che programmeremo un allenamento dove inviterò i tifosi a venire a vederci. Un gruppo diventa squadra quando c’è conoscenza reciproca all’interno del gruppo stesso, a quel punto si possono alzare i propri obiettivi oppure ci si può accontentare. Questo gruppo adesso è una squadra e squadra non lo so diventa subito».

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: ALESSANDRO RAMAGLI

Ramagli

Parte da via dell’Arcoveggio oggi pomeriggio, alle 16.30, la Virtus Segafredo che domani (Palabancodesio, ore 18.15) sfida in trasferta la Red October Cantù. Un faccia a faccia tra due squadre con gli stessi punti in classifica, ma anche una sfida che richiama storia e gloria della pallacanestro. Per Alessandro Ramagli, soprattutto un passo importante nella rincorsa alla Final Eight di Coppa Italia, primo obiettivo dichiarato dalla società, i cui conti tra chi è ammesso e chi resta fuori si faranno al giro di boa di fine andata. Coach e squadra sono “sul pezzo”, ben consci di dover affrontare un avversario ostico.

“Cantù è davvero un pericolo, una squadra ricca di talento che gioca il suo basket a ritmi alti, e ama gli isolamenti sia con i lunghi che con gli esterni. Alto numero di possessi, solidità difensiva: sono caratteristiche che conosciamo bene, la qualità è notevole”.

“Dovremo essere equilibrati, cercare di limitare le palle perse, lavorare bene a rimbalzo. Sarà necessario abbassare il numero generale dei possessi, anche se questo non significa camminare in campo. Dovremo capire in fretta cosa fare nei primi secondi dell’azione, così come quando la stessa azione termina”.

“Baldi Rossi? Non cambierà il nostro tipo di gioco, ma sarà un valore importante, perché va ad impattare in un ruolo nel quale avevamo un buco. Domenica scorsa contro Cremona era pronto a dare una mano, ma qualcuno ha dato… un gomito a lui. Cose che succedono in partita, ma ha comunque fatto un’intera settimana di allenamento senza conseguenze e senza acciacchi. Gli chiederemo le stesse cose che abbiamo chiesto a Ndoja. E’ anche un eccellente passatore, sarà necessario”.

“La settimana non è stata esattamente tranquilla. Pajola si è scavigliato, Umeh ha avuto un problema al piede, Ale Gentile delle noie a livello muscolare. Ma dal punto di vista qualitativo è stata comunque un’ottima settimana, solo non siamo ancora riusciti ad allenarci tutti insieme…”

“Che sia una tappa fondamentale in vista della Final Eight di Coppa Italia è fuori dubbio. Giochiamo con una diretta concorrente, e mancano sei turni al momento in cui si deciderà chi accede. Direi che questa sarà importantissima, come tutte quelle che seguiranno di qui alla fine del girone d’andata”.

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