Virtus-Capo d’Orlando: la sala stampa di coach Ramagli e Di Carlo

Serie A Recap

SEGAFREDO VIRTUS BOLOGNA: ALESSANDRO RAMAGLI

E’ stata una partita che si è messa subito bene e che nel terzo quarto abbiamo avuto la forza di chiudere definitivamente concretizzando il vantaggio, a differenza di quanto ci era spesso successo in precampionato e a Trento. Per Capo D’Orlando contano sicuramente i tanti impegni, finché non ti trovi in quelle situazioni non sai com’è gestire le energie.

Non c’è molto altro da dire. C’erano delle cose da fare in campo, le abbiamo fatte e poi è subentrata la stanchezza dell’avversario. Tanti aspetti molto positivi, abbiamo avuto il merito di non sottovalutare l’avversario, ma soprattutto la costanza di rendimento che non ha consentito mai agli avversari di pensare che potessero riprendere le redini della gara.

Avevo detto che questa settimana per noi era stata molto importante: Pajola era tornato dagli impegni istituzionali con un problema alla caviglia e poi di tendinite rotulea. Prima di Trento la squadra non sapeva neppure chi fosse perché non aveva potuto lavorare con gli altri. Ora che ha fatto una settimana di allenamenti ha già fatto una partita nelle sue corde, la società e tutti noi contiamo su di lui. Per Stefano Gentile faremo i controlli di rito in settimana, ma siamo in grado anche di controllare le assenze quando non sono improvvise.

BETALAND CAPO D’ORLANDO: GENNARO DI CARLO

Abbiamo subito la fisicità della Virtus. Siamo fieri di essere dove siamo, con il doppio impegno internazionale che ci farà crescere col tempo, ma siamo anche fragili ancora, dobbiamo crescere più rapidamente per affrontare la doppia sfida e fare bene in campionato. Vedremo se questa squadra saprà gestire il doppio impegno, ma l’abbiamo costruita in estate per questo. Eravamo consapevoli delle difficoltà che avremmo incontrato e la soluzione puo essere solo una: il lavoro in palestra. Non penso tanto al calo fisico, ma piuttosto mentale. La squadra fa fatica a tenere botta e reagire in modo positivo alle difficoltà. Di quattro partite ufficiali due sono andate bene e due molto male. Quando si lavora coi giovani l’up e down è qualcosa di preventivabile ma bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare per accelerare i tempi della nostra crescita e non perdere troppi punti per strada. 

L’unico modo per affrontarle è il lavoro e siamo convinti che la squadra crescerà nel corso dell’anno. La stagione va avanti e bisogna cominciare a fare punti. Dobbiamo rimboccarci le maniche e continuare a lavorare

 

Luca Marchesini

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