Virtus Segafredo Bologna – Betaland Capo d’Orlando 88-52
(27-15, 21-15, 18-4, 22-18)
Troppa Virtus Bologna per Capo d’Orlando. I padroni di casa prendono il largo fin dai primi minuti guidati da A. Gentile, il migliore dei suoi con 28 di valutazione, e conquistano l’incontro. A pesare maggiormente per l’Orlandina sono le basse percentuali al tiro, 37% appena, e le palle perse, 25.
I primi minuti del match portano la firma di Alessandro Gentile. Il giocatore della Virtus mette a segno, in solitaria, un parziale di 7-0 che da entusiasmo ai suoi, mentre l’Orlandina fatica a trovare il fondo della retina nonostante le sei conclusioni tentate e si sblocca solo dopo quasi 3 minuti grazie ad un libero di Edwards. Atsur e Inglis provano a tenere in partita gli ospiti, ma il talento e la determinazione di Bologna sono troppi e grazie alle triple di Lawson, ai liberi di Aradori e alla fisicità di Slaughter il primo quarto si chiude 27-15.
All’inizio della seconda frazione Capo d’Orlando prova a riavvicinarsi e, grazie alle triple di Atsur e Wojciechowski, raggiunge il -7. Le percentuali della Virtus però, a differenza di quelle orlandine, continuano ad essere molto alte: in pochi minuti, Aradori e Gentile producono il parziale che permette ai padroni di casa di ristabilire la doppia cifra di vantaggio. Sul finale del quarto, Slaughter e Alibegovic danno il via ad una mini-sfida personale segnando 4 punti consecutivi ciascuno e fissando il punteggio sul 48-30, con la Virtus che riprende saldamente il comando del match.
Il rientro in campo dagli spogliatoi è da incubo per l’Orlandina. La Virtus non accenna a mollare e i siciliani faticano sempre di più. Bologna sfrutta il gioco di squadra e realizza con diversi giocatori: prima schiaccia Gentile, poi Slaughter fa 2/2 dalla lunetta e per ultimo anche Pajola trova il canestro. Solo Alibegovic e Ihring si fanno vedere tra gli ospiti, che ormai sprofondano sempre di più nel punteggio: a 10’ dalla fine è +32 Virtus, 66-34, dopo un parziale di 18-4.
Nell’ultima frazione, gli ospiti tornano ad essere presenti sul parquet ma ormai è troppo tardi. Kulboka e Ihring rispondono a Lawson e Pajola, ma il tabellone continua a condannare i siciliani. Inglis è l’ultimo ad arrendersi, ma negli ultimi minuti Aradori e Umeh non hanno pietà per gli avversari e sanciscono l’88-52 finale.
Virtus Bologna: Umeh 12, Lawson 13, Aradori 18, A. Gentile 17, Rosselli 6, Pajola 5, Slaughter 8, Berti NE, S. Gentile NE, Ndoja6, Lafayette 3.
Capo d’Orlando: Edwards 5, Alibegovic 9, Ihring 5, Delas, Inglis 9, Atsur 12, Ikovlev 2, Wojciechowski 7, Kulboka 3, Laganà NE, Zanatta Ne, Stella NE.
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