Recap NBA 12/02/2017: Caldwell-Pope condanna i Raptors, cadono gli Spurs contro i Knicks e la coppia Towns-Wiggins doma i Bulls

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Grande spettacolo nella nottata NBA.

MVP: Carmelo Anthony. La sua prestazione da 25 punti, 7 rimbalzi e 2 assist guida i Knicks ad una vittoria sorprendente in casa contro gli Spurs.

LVP: Kyle Lowry. La sua produzione offensiva continua ad essere limitata e la squadra ne risente. 15 punti per uno come lui sono veramente troppo pochi.

Detroit Pistons @ Toronto Raptors 102-101

http://www.mlive.com/
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Un game winner di Kentavious Caldwell-Pope a 13 secondi dal termine del match, manda in paradiso Detroit e allunga ulteriormente il momento negativo dei Toronto Raptors. La guardia dei Pistons con la tripla della vittoria aggiorna il suo score a 21 punti, al termine di una gara dalle bassissime percentuali (8/22 dal campo di cui 2/12 da 3 punti) per lui. In sponda Detroit da segnalare anche la solita doppia doppia di Andre Drummond da 10+18r. Per i canadesi invece altra ottima prestazione per DeMar DeRozan che scrive a referto 27+7r. Sottotono invece in fase realizzativa Kyle Lowry che termina il match con 15+6r+5a. Le due squadre arrivano appaiate all’ultimo quarto dopo un match pressochè sempre controllato dai Raptors, che durante il secondo tempo hanno condotto anche per 16 lunghezze. Nell’ultimo quarto però la reazione dei Pistons ribalta in toto il match che si riapre quasi inaspettatamente. A 13 secondi dalla fine poi KCP spara la tripla del sorpasso. La risposta è affidata a DeRozan che ha tra le mani la palla della vittoria, ma il tiro della stella dei Raptors finisce fuori, consegnando la partita a Detroit.

San Antonio Spurs @ New York Knicks 90-94

Carmelo-Anthony-scores-poin-860x450_cL’imprecisione costa cara agli Spurs che cadono al Madison Square Garden contro i New York Knicks. Non basta ai texani l’ennesima prova monstre di Kawhi Leonard da 36 punti, 9 rimbalzi, 4 assist e 4 rubate, perchè l’attacco di San Antonio, al di fuori del n° 2 nero-argento, è molto impreciso (33/91 dal campo di squadra per il 36% con 6/29 da 3 punti). Nonostante le 12 lunghezze di vantaggio toccate nel secondo quarto, gli Spurs non riescono a dare lo strappo decisivo alla gara e New York ne approfitta, rimanendo attaccata al match. Nonostante i Knicks prendano 23 tiri in meno dal campo, riescono a rientrare pian piano grazie a Carmelo Anthony (25+7r+2a) che nella notte sorpassa Charles Barkley posizionandosi alla 25esima posizione nella classifica dei migliori realizzatori all time, e al contributo di Derrick Rose (18+4r) e Kristap Porzingis (16+7r). New York riesce così a prendere in mano il match, ma gli Spurs non si arrendono e grazie proprio a Leonard riescono a rimanere in scia. Il jumper di Melo a 33 secondi dalla fine che porta i Knicks sul +6 per 86-92, manda i titoli di coda dell’incontro che si concluderà poi per 90-94 in favore dei padroni di casa.

Chicago Bulls @ Minnesota Timberwolves 89-117

Towns e WigginsOrfani dei loro due migliori giocatori, i Chicago Bulls soccombono sotto i colpi dei T-Wolves. Jimmy Butler e Dwyane Wade assistono alla partita da spettatori e vedono i propri compagni affossati dalla prova del duo Karl-Anthony Towns/Andrew Wiggins, che confezionano per i padroni di casa una prova da 27+6r+4a per il primo e 22+7r+4a per il secondo. In casa Bulls, l’unico a provare a cambiare le sorti del match è Michael Carter-Williams che mette insieme 12 punti, 7 rimbalzi, 6 assist e 2 palle rubate. Le sorti della gara sono però scritte sin dall’inizio con un i Bulls che già nel primo quarto vengono doppiati dagli avversari (il primo quarto si conclude 17-34). Il resto della gara è poi soltanto una formalità per Minnesota che nell’ultimo quarto tocca addirittura il +30 prima di chiudere la gara sul +28 per il 89-117 finale

L’altra partita della notte:

New Orleans Pelicans @ Sacramento Kings 99-105

New Orleans Pelicans: Anthony Davis (32+10r), Jrue Holiday (16+11a+6r+5pr) e Dante Cunningham (14+6r);

Sacramento Kings: DeMarcus Cousins (28+14r+7a), Darren Collison (20+8a+6r) e Matt Barnes (12+5r+3a);

Gabriele Galbiati

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