Livio Proli, presidente dell’Olimpia Milano, ha parlato di alcuni aspetti economici della società e delle finestre per le Nazionali in un’intervista a Tuttosport.
Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni.
Il nostro budget per l’Eurolega è limitato da una tassazione molto diversa da quella degli altri Paesi. Per l’azienda Armani il basket è bello ma anche redditizio, per avere un ritorno di visibilità del genere servirebbe un investimento di 49 milioni mentre il nostro budget si aggira sui 20-24.
Per quanto riguarda la Nazionale valuteremo di volta in volta, se sarà possibile concederemo volentieri i nostri giocatori ma serve una soluzione istituzionale altrimenti ci rimette soltanto chi investe e vuole programmare. Le eventuali squalifiche? Non vedo perché dovrebbero riguardare solo chi gioca in Italia.
Dell’argomento nazionali Proli ha parlato anche al Corriere dello Sport.
Se sarà possibile far giocare i nostri atleti in completa sicurezza saremo felici di vederli con la Nazionale ma se la squadra dovesse avere problemi di infortuni daremo la priorità a noi stessi. Non sono le società a dover risolvere questo problema, ci troviamo in mezzo a una lotta fra poteri forti perché noi siamo iscritti al campionato di Serie A ma allo stesso tempo soci dell’Eurolega. Non siamo noi a dover trovare una soluzione, si tratta di una faida legata solamente a questioni economiche senza alcuna volontà di trovare una compromesso: questa strada non poterà a nessuna parte.
Delle eventuali squalifiche, invece, Proli ha risposto alla Gazzetta dello Sport in maniera ancora più inequivocabile.
Perché dovrebbero essere squalificati i nostri giocatori e non quelli che militano in NBA o in altre formazioni europee? Si è creato uno scontro fra istituzioni che va a discapito di chi investe, gli interessi dell’Olimpia non possono essere subordinati a quelli della Nazionale.
