F8 2018, le pagelle di Venezia – Torino: l’esordiente Galbiati sorprende una pessima Reyer

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UMANA REYER VENEZIA

Haynes 5+: nel grigiore generale è l’unico a piazzare qualche fiammata che quasi basta a riaprire una partita veramente mediocre.

Bramos 4+: spara a salve da dietro l’arco, tirando quasi sempre corto, segno del fatto che non era la sua serata.

Daye 5: un paio di canestri dei suoi ma il giocatore ammirato a Pesaro è ancora un ricordo.

Tonut

Tonut 4: non becca mai (letteralmente mai) il canestro e anche gran parte delle scelte offensive sono sbagliate.

Ress s.v.

Johnson 5: poco impiegato, non riesce mai ad incidere, nemmeno quando De Raffaele se lo gioca come carta delle disperazione nel finale.

Bolpin n.e.

Watt 6,5: prestazione tutt’altro che pulita ma, in mezzo a tanta confusione, riesce anche a fare un sacco di legna, utile a dare speranza ai suoi.

Cerella s.v.

Biligha s.v.

De Nicolao 6: fa il suo meglio di tanti altri, mette un po’ di ordine e tira benissimo dall’arco, avrebbe meritato più spazio.

Peric 5,5: neanche per lui è la serata migliore ma un contributo, seppur minimo, riesce a darlo, anche se sarebbe servito molto di più

Coach De Raffaele 5: la sua Reyer sbaglia tutto ciò che può all’inizio e non riesce mai ad entrare veramente nella partita. Tolto l’inizio, sicuri che Cerella e Biligha non avrebbero meritato qualche chance in più? La Coppa Italia resta stregata per Venezia, l’8/19 ai liberi descrive la serata meglio di ogni parola.

AUXILIUM FIAT TORINO

Mittica n.e.

Garrett 7-: percentuali non eccezionali ma è lui il fato dell’attacco torinese, l’uomo decretato a creare dal pelleggio, soprattutto nel primo tempo.

Boungou Colo 6,5: giocatore molto interessante, mette in mostra un bagaglio tecnico più completo di quanto ci si potesse aspettare, capace di fare diverse cose utili alla causa.

Mbakwe 6: condizionato da qualche problema fisico nel corso della gara, tiene a bada gli avversari diretti sotto i tabelloni e capitalizza gli assist che gli arrivano.

Washington

Washington 6,5: nemmeno lui fa faville nella metà campo offensiva e cala con il passare dei minuti ma nel grigiore generale riesce ad emergere.

Jones 6,5: in controtendenza rispetto alle ultime settimane, entra in punta di piedi ma si fa trovare pronto e mette il suo mattoncino.

Tourè n.e.

Vujacic 5: 12′ nei quali è pressoché inesistente, quasi non ci si accorge della sua presenza. E per uno come lui la cosa è ancora più grave.

Poeta 6,5: preziosissimo lavoro di gestione nel finale, quando la Fiat stava veramente perdendo la bussola. Mette ordine come un playmaker vecchio stampo, tanto basta per eliminare Venezia.

Blue 6: nemmeno lui è un fenomeno però dimostra di poter essere un elemento di sistema, utile a questa Auxilium in cerca di una nuova identità-

Mazzola 6,5: efficace ogni volta che gli capita il pallone fra le mani, un ottimo punto di riferimento sotto canestro, anche di fronte ad avversari tutt’altro che semplici.

Akoua n.e.

Coach Galbiati 7-: il primo quarto dei suoi è da incorniciare, come se a motivarli ci fosse stato un vecchio volpone. Obiettivamente ci sono tanti demeriti di Venezia nel successo di Torino e il giovane coach non trova la chiave per sbloccare i suoi, la squadra però tira fuori il carattere e in questo i suoi meriti ci sono, eccome. Passa il turno da sfavorito, a 34 anni, alla prima esperienza a certi livelli: tanto di cappello.

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