L’uscita di Reggio Emilia in Eurocup: le parole dei personaggi legati all’ambiente biancorosso

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Si chiude tra gli applausi l’uscita di scena da questa Eurocup per Reggio Emilia, che si è confermata una squadra dura da battere arrivando tra le prime quattro di una delle competizioni più ardue sul panorama continentale. Con il Lokomotiv Kuban che ha avuto la meglio in gara2, centrando così di fatto la finale, “Il Resto del Carlino” ha raccolto dichiarazioni di dirigenti, giocatori e personaggi legati all’ambiente biancorosso per captare le sensazioni positive e negative che ha lasciato questo percorso.

A cominciare dal patron Stefano Landi che ammette che “la superiorità dell’avversario era troppo alta“, mentre più positive sono le parole della presidente Maria Licia Ferrarini:”È stata una grande soddisfazione per la società, che lavora tantissimo, arrivare fino a questa grande serata di sport con una cornice di pubblico straordinaria. […] Se guardo Leonardo Candi vedo il nostro futuro, e sono orgogliosa di avere portato il nostro basket in tutta Europa”.

Dai dirigenti, la parola passa anche dai giocatori, tra cui Amedeo Della Valle, stoico nel mettersi in piedi per questa gara2 nonostante i problemi fisici nelle ultime settimane:”Volevo giocare e ho stretto i denti, diciamo che non sto né bene né male. Purtroppo ho accusato il fatto di non essermi mai allenato in questi giorni e non avevo le gambe. […] Nel primo tempo abbiamo faticato, soprattutto c’è stato un gioco confusionario in attacco, ma dirlo adesso è facile, rimane la consapevolezza che abbiamo fatto una cavalcata meravigliosa e questo è quello che conta. Poi per i ragazzi giovani è stata una bella esperienza, se la porteranno dietro per i prossimi anni.” Gli fa eco Manuchar Markoishvili, che inoltre carica la squadra in vista delle sfide future :”Così a caldo è diffìcile commentare se è più la soddisfazione per il percorso fatto o la delusione per non aver vinto nemmeno una partita in questa serie. Ora dobbiamo digerire questa partita, però è un peccato perché volevamo vincere la gara in casa ma abbiamo mollato troppo a rimbalzo. Forse domani (oggi, ndr) a mente fredda, diremo che abbiamo fatto una grande stagione europea e questa esperienza la useremo sicuramente in campionato. […] All’inizio della stagione non eravamo pronti, ora siamo una squadra che sa lavorare e giocare insieme. Dobbiamo continuare a lavorare bene, ma con una mentalità più cattiva.” Per chiudere il cerchio non poteva mancare il leader di questo gruppo, Max Menetti, che guarda in positivo al percorso compiuto:”Dobbiamo essere fieri del nostro percorso. Abbiamo onorato al massimo un torneo che aspettavamo da due anni. Ora i sentimenti sono contrastanti, perché sognavamo di portarli a Gara 3: c’è frustrazione per non aver centrato il nostro obiettivo, ma poi arriva la consapevolezza che Kuban ha dimostrato di essere più forte di noi, mettendoci in difficoltà su entrambi i lati del campo e contrastando letteralmente ogni nostro tiro. Ma ci abbiamo provato fino alla fine… Quando arriveremo a casa, smaltita la frustrazione, realizzeremo che Kuban è stata l’unica squadra che non abbiano sconfitto quest’anno in EuroCup. Siamo arrivati nel punto più alto della nostra storia, ed è stata comunque una notte magica insieme al nostro pubblico.”

Fuori dal campo però erano anche presenti altre personalità legate all’ambiente biancorosso, tra cui spicca lo storico giocatore lituano Rimantas Kaukenas:”E’ sempre un evento speciale per me venire qua, c’è un’atmosfera meravigliosa, anche per questa gara. I ragazzi ci hanno provato; Kuban però ha sempre avuto il match in controllo, ha giocato il suo basket con tiri ottimamente eseguiti.

E soprattutto il presidente della FIP Gianni Petrucci:”Nonostante la sconfitta è comunque una grande soddisfazione per Reggio e per tutto il basket italiano essere arrivati fin qua. Ancora una volta nel solco di grandi responsabilità date ai giocatori italiani. Sta emergendo Leonardo Candi, una bella realtà del nostro basket, che possiede anche grandi valori

 

Federico Gaibotti

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