Ben Simmons risponde alla felpa di Mitchell, si infiamma il duello per il ROY

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La corsa al Rookie of The Year si fa più accesa che mai.

Donovan Mitchell e Ben Simmons, i due favoriti per il premio, hanno dato vita ad un curioso scontro verbale fuori dal campo. Ad aprire le danze il giocatore dei Sixers, che un paio di giorni fa aveva dichiarato di non essere rimasto impressionato da nessun’altra matricola, quindi la guardia dei Jazz aveva risposto mettendo “mi piace” a diversi tweet che riportavano le parole del rivale e postando una Gif con scritto “Okay…”, infine, come se non bastasse, nel pre-partita della gara con gli Warriors di ieri notte si è mostrato alle telecamere con una felpa sul cui fronte era stampata la definizione della parola “rookie”. Mitchell rimprovera infatti Simmons di non essere effettivamente una matricola, perché nel corso della passata stagione ha potuto assistere a tutte le partite di Philadelphia dalla panchina e si è allenato con la squadra. Ma come dicono le regole NBA, un giocatore può essere definito rookie solo nel momento in cui tocca il parquet per la prima volta, cosa fatta da Simmons solo all’inizio di questa stagione.

Poco dopo è arrivata la risposta del giocatore di Philadelphia: Simmons non ha preso troppo bene la battuta di Mitchell ed ha risposto:

Se lui dice che non sono un rookie, bhè, allora sono in ottima forma. Sicuramente domani io non mi metterò una felpa.

Mitchell ha comunque provato subito a stemperare gli animi e ai microfoni di ESPN ha dichiarato:

Volevo solo divertirmi un po’, non c’è molto altro da dire. Davvero non mi interessa: la cosa più importante per me è che siamo quarti e ci giochiamo il terzo posto, perciò sono felice. Se mi interessassi dei premi individuali, farei un danno ai miei compagni e a quello che stiamo cercando di costruire qui. Chiaramente non ci sto perdendo il sonno su questa storia, davvero non mi interessa. Con quella felpa in realtà sta dicendo che sono un rookie, perché è la prima stagione in cui gioco. Ma va tutto bene, è divertente. Lui è un grande giocatore, se non fossi stato rookie avrebbe sicuramente avrebbe vinto lui. Ma sono un rookie, perciò…

Per poi twittare, dopo aver battuto il record di Damian Lillard per triple segnate nella prima stagione NBA (186 contro 185):

Matteo Gualandris

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