Marco Belinelli protagonista con i suoi Philadelphia Sixers in questi play-off ha rilasciato un’intervista ad Andrea Grazioli de La Gazzetta dello Sport.
Il “Beli” ha parlato del percorso della sua franchigia fino ad ora (16 vittorie per i 76ers nell’ultima parte di regular season e la conquista della serie contro Miami per 4-1) e di gara 2, che si giocherà questa notte, alle ore 2.30 italiane, contro i Celtics. Phila vuole vendicare a tutti i costi la sconfitta in gara 1 e lo stesso Belinelli si è detto fiducioso che la sua squadra possa ripetersi sui livelli del primo turno play-off. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni più importanti.
Sulla reazione dello spogliatoio dopo gara 1:
“(…) Non è stata la vera Philadelphia in campo e non si è vista la nostra identità, per tanti motivi: abbiamo giocato male, sia in attacco che, soprattutto, in difesa dove è venuto meno il nostro carattere. Dobbiamo assolutamente recuperare (…)”.
Poi sui tanti infortuni dei Celtics e sul loro peso specifico sulla serie:
“Sicuramente hanno pesanti assenze, Irving su tutte. Però giocano da più di 1 mese con questa squadra. (…) giocano una bella pallacanestro. Muovono palla in attacco e hanno una difesa molto fisica e aggressiva (…)”.
Invece sulle differenze rispetto al primo turno contro Miami:
“(…) è diverso il concetto di difesa. Boston cerca di limitare molto i tiratori e di far andare la palla in post a Embiid, Saric. A me, Redick e Covington vogliono rendere la vita difficile (…) Però la serie contro gli Heat, (…) ci ha aiutato a prepararci per i Celtics”.
Riguardo alle contromosse per gara 2:
“(…) cercheremo di trovare più soluzioni per noi esterni per metterci in ritmo e battere la loro marcatura: essere più aggressivi, uscire dai blocchi e giocare coi raddoppi sui lunghi per poi farci trovare pronti sugli scarichi. Dobbiamo giocare una pallacanestro migliore sotto tutti i punti di vista (…)”.
Infine sull’obbiettivo finale dei Sixers in questi play-off e sulla rivalità tra Phila e Boston:
“Sappiamo di essere forti. Ma la strada è ancora lunga. Per esperienza so di dover pensare a una partita alla volta. (…) Abbiamo coscienza del nostro potenziale e dobbiamo farlo vedere in campo (…).È bellissimo essere presenti in una rivalità così forte. (…) È un piacere riportare questa rivalità nella Nba e nei playoff di oggi…”.
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