3…2…1… Damian Lillard with the buzzer beater!

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damienlillard_300x300@2xSe siete dei veri tifosi NBA vi sarete più volte chiesti chi sia il miglior giocatore nei minuti o secondi decisivi di una partita, quel giocatore che con la palla in mano non trema, anzi, si esalta riuscendo a condurre la squadra verso la vittoria. Molti di voi avranno pensato a Jordan o a Bryant, per ovvi motivi, altri preferirebbero ‘Melo, Curry o James (rimanendo tra i giocatori attivi). Il re di questa stagione non è nessuno di questi, con ciò non vogliamo dire che sia migliore dei sopracitati (anche se le statistiche parlano chiaro), ma che relativamente presto la nostra mente potrebbe inserire Damian Lillard nelle principali opzioni per rispondere alla domanda iniziale.

Un paio di notti fa i Portland Trail Blazers hanno rischiato di vincere una partita stra-persa contro i Sacramento Kings. Rudy Gay e DeMarcus Cousins, autori di 32 e 35 punti, hanno contribuito a dividere le squadre di circa 15/20 punti all’inizio dell’ultimo quarto. Il distacco è rimasto tale fino a 3/4 minuti dalla fine quando i Trail Blazers hanno iniziato a guadagnare qualche punto grazie al loro attacco. Purtroppo per loro, ogni volta che i Kings tiravano facevano centro e, chiaramente, in queste condizioni recuperare risulta quasi impossibile. Mancava un minuto e 15 secondi alla fine della partita e Portland era sotto di 12 punti. Da quel momento in poi Damian Lillard si scatena: tiro da tre punti e sull’azione successiva penetrazione con canestro finale, poi un altra tripla a 26.6 secondi dal termine per portare i suoi Blazers sul -5 e, come se ciò non bastasse, altra tripla a 23 secondi al termine (cronometro bloccato grazie ad un fallo sistematico). Nuovo fallo, 2/2 di Thomas ma il miglior rookie dello scorso anno non ha la minima intenzione di fermarsi, subisce fallo sul tiro da 3 e segna tutti e 3 i liberi concessi. Purtroppo per lui i suoi sforzi si riveleranno vani, sbaglierà la tripla del -1 a 5 secondi dalla fine e i Trail Blazers perderanno la partita.

Rimane comunque una prestazione spaventosa con 4/6 dal campo, 3 triple, 3/3 ai liberi per un totale di 14 punti negli ultimi 70 secondi di gara che, sommati ai 12 già messi a segno nello stesso quarto, siglano un nuovo record di franchigia per Portland.

lillardbuzzer

Partiamo da questo singolo episodio per dire che, dati alla mano, Lillard è il giocatore ideale per prendere il tiro della vittoria, almeno per quanto riguarda ciò che abbiamo visto in questa stagione. Non è la prima volta che Damian domina il finale, è accaduto già numerose volte da fine ottobre ad oggi che prenda la squadra in mano negli ultimi secondi e spesso lo ha fatto con successo. 3 volte ha segnato il tiro della vittoria, altre 2 quello che ha forzato la gara all’overtime, ma i dati che fanno più paura sono altri. “In The Clutch” ossia negli ultimi 5 minuti di partite in cui le due squadre son divise da 5 o meno punti (inclusi overtime) le statistiche di Lillard sono spaventose: su 49 minuti giocati ha segnato 55 punti con 8/16 da tre, 7/14 da due e 17/19 ai tiri liberi. Di gran lunga il migliore a livello stagionale in questa particolare statistica e in quelle simili, per esempio stravince anche nelle statistiche che contano solo gli ultimi 3 minuti (6/12 e 20 punti totali in 9 minuti).

A questi numeri strabilianti dobbiamo aggiungere che è un giocatore solo al secondo anno NBA ed incredibilmente maturo. Sicuramente ciò è dovuto al fatto che abbia giocato per ben 4 anni al college, ma non solo. La sua maturità, il suo coraggio e la sua freddezza sembrano essere dei doni genetici, proprio come nei casi delle grandi legende tipo Michael Jordan e Kobe Bryant (no, non è assolutamente nostra intenzione paragonare Lillard a loro). Il giovane Damian sembra destinato a dominare la NBA e le partite decisive, nonostante sia alto “solo” 190cm, perciò la prossima volta che vi chiederete “A chi affiderei l’ultimo tiro?“, pensateci bene prima di rispondere e considerate Damian Lillard fra le possibili opzioni.

Ecco una raccolta di alcune perle decisive messe a segno dal prodotto di Weber State.


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Luca Diamante

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