La Fortitudo cala il “Settebello”: anche Piacenza cade al PalaDozza

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La Fortitudo Flats Service suda le proverbiali sette camicie ma alla fine cala il “Settebello” e conquista la settima vittoria in altrettante gare piegando 94-92 un’assai coriacea Assigeco Piacenza. Nella giornata in cui la difesa non ha saputo mordere come in altre occasioni e la panchina si è dimostrata ancora carente di punti nelle mani, a fare pentole e coperchi ci ha pensato il terzetto composto da un Pietro Aradori chirurgico dall’arco (26 punti con 8/11 nel tiro da tre) punti e dai lunghi Marc Ogden (19 punti e 14 rimbalzi nonostante i 4 falli da gestire da metà terzo quarto in poi) e Deshawn Freeman (21 punti e 11 rimbalzi), capaci di stravincere la sfida a distanza con i pari ruolo piacentini. Doppia doppia solo sfiorata, invece, per un Matteo Fantinelli come sempre illuminante in regia (8 punti e 11 assist). Sul fronte dell’Asdsigeco, che ha avuto il merito di non demordere nemmeno sul -11 a una manciata di minuti dalla fine, non sono bastati in 30 punti di un tarantolato Giovanni Veronesi e i 21 di Malcolm Miller.

 

Sin dal primo quarto Piacenza si è dimostrata squadra decisamente ostica: grazie a un Veronesi da subito in palla e ai guizzi di Miller e Skeens, la formazione ospite ha saputo rispondere colpo su colpo all’Aquila e mettere addirittura la testa avanti grazie al canestro di Bonacini a fil di sirena (23-24). Molto simile il canovaccio della seconda frazione, nella quale Bologna ha provato a scappare prima con le triple di Aradori e poi con quelle di Panni ma è sempre stata braccata da una Piacenza sorretta da un Veronesi già a quota 17 punti all’intervallo lungo (52-50). Dopo la pausa di metà gara, al culmine di un break tra i due quarti centrali di 20-5, la formazione piacentina si è addirittura portata sul +5 (55-60), ma pronta è arrivata la replica della Flats Service: a dare la scossa alla Fortitudo ci hanno pensato Aradori e Bolpin che hanno innescato un testa a testa che l’Aquila sembrava aver risolto a proprio favore portandosi sul +11 con le giocate di Ogden, Aradori e Freeman nel corso del quarto quarto (83-72). Un gap che non ha però spaventato Piacenza, capace nuovamente di risalire la corrente con le stilettate dall’arco di Querci e Veronesi. L’ultima tripla, tentata da Sabatini forse un po’ frettolosamente, si è però spenta sul ferro permettendo all’Aquila di volare verso il settimo sigillo.

 

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