REAL MADRID – FENERBAHCE ISTANBUL 80-75
(18-28, 36-45, 56-55, 80-75)
Ultima chiamata per il Real Madrid, campione in carica inaspettatamente ultimo nel raggruppamento A e obbligato alla vittoria per rimanere aggrappato al treno che porta alle top 16. Di fronte c’è però lo squadrone turco allestito da Zelimir Obradovic, primo nel girone con sei vittorie e una sola sconfitta. Squadrone che dimostra tutta la sua forza in un primo parziale da 28 punti a 18, per quello che sembra il desolante preambolo di una funesta serata per le merengues, prive del proprio uomo simbolo Rudy Fernandez. Datome affonda una super schiacciata, ma è l’asse Dixon-Vesely a far male con continuità. Gli uomini di Laso hanno una reazione paurosa, con un break di 14 a 0 in apertura di secondo periodo che gasa il popolo locale. Llull prende il controllo delle operazioni, coadiuvato dal centrone Ayon, quasi impeccabile se non fosse per la maldestra percentuale ai liberi. Il Fener non ci sta e piazza una contro risposta da 17 a 4, che spedisce i padroni di casa negli spogliatoi con 9 lunghezze di nuovo da recuperare (36-45).
Nel secondo tempo gira la ruota: Il Real si sbatte in difesa e manda in tilt i turchi, incapaci di affrontare egregiamente il canestro avversario. In attacco bastano i due sopraccitati e il mai domo Reyes a fare quel tanto che basta per chiudere avanti il terzo periodo col punteggio di 56 a 55. L’inerzia della sfida non cambia più, con il Real che si avvia al ritrovamento di una sospirata vittoria europea, che gli consente di sperare nelle Top 16, obiettivo che sarà conteso fino alla fine con Bayern, Strasburgo e Stella Rossa. Una squadra che ha tirata fuori l’orgoglio e la garra, ma che non si può dire ancora guarita. Sergio Rodriguez, Nocioni e Maciulis sono mancati, ma la loro esperienza venuta meno ha trovato nell’esuberanza del giovane Doncic un buon salvagente. Dall’altra parte il Fener non deve leccarsi alcuna ferita, ma l’occasione di estromettere dalla competizione una possibile rivale per il titolo era ghiotta. Se il Real passa, forse nei prossimi mesi non sarà quello visto finora. Obradovic intanto rifletta su come gestire al meglio le infinite risorse del roster a disposizione: vedere Datome, Bogdanovic, Sloukas, Kalinic e Antic non raggiungere la doppia cifra è uno spreco di talento lacrimevole.
REAL MADRID: Llull 17, Ayon 15, Reyes 13
FENERBAHCE ISTANBUL: Vesely 20, Dixon 15, Datome 9
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