L’assistant coach della Pasta Reggia Caserta, Giacomo Baioni, e il Gm della Scandone Avellino Nicola Alberani sono intervenuti nel corso di Cestisticamente Parlando ai microfoni di Radio PrimaRete.
Giacomo Baioni: Peccato davvero per Metreveli, è un infortunio brutto, ci dispiace soprattutto per il ragazzo che è eccellente, ci stava dando una grossa mano. E’ l’unica macchia di un periodo positivo di una squadra che sta giocando una pallacanestro di una qualità superiore alla nostra posizione attuale in classifica. Ora useremo molto spesso Bobby Jones da 5, Gaddefors ci darà una mano nelle rotazioni nel ruolo di 4 tattico. Diventiamo ancora più piccoli e speriamo di sfruttare questo difetto di centimetri a nostro vantaggio. Purtroppo le difficoltà non riguardano solo noi, ma tante altre squadre. Il problema è che qui si pensa più al mero risultato sportivo e non a come lo si raggiunge. Abbiamo sviluppato un senso di emergenza importante perché la squadra si lascia allenare, è molto duttile visto che giocatori come Jones, Gaddefors e Giuri riescono a ricoprire più ruoli all’interno del nostro sistema. Tra la Caserta di quest’anno e quella dell’anno scorso, c’è un’interpretazione del gioco diversa. Questa è una squadra che ha più centimetri, più fisico e più forza sul perimetro, quella dell’anno scorso era più tecnica e aveva una gestione migliore del possesso. Quest’anno abbiamo un pivot verticale come Hunt rispetto all’Ivanov dell’anno scorso, ma entrambe le squadre avevano giocatori con un forte senso di responsabilità che hanno dato e stanno dando l’anima per la causa della JuveCaserta. L’ultimo quarto contro Bologna è stata una presa di consapevolezza di una squadra che ha giocato un terzo quarto orribile che faccio fatica a spiegarmi. I ragazzi sapevano dell’importanza della partita e – conclude Baioni – nell’ultimo quarto hanno fatto le scelte giuste, mentre nel terzo quarto abbiamo sbagliato la gestione dei singoli possessi offensivi.”
Nicola Alberani: “E’ un buon momento, la sconfitta contro Caserta ci ha dato una scossa e ci ha dato la possibilità di guardarci dentro; poi grande merito va a Sacripanti che è stato bravo a fare quadrato intorno alla squadra. Marquees Green era il giocatore che ci mancava dal punto di vista della leadership, della durezza mentale con lui siamo riusciti a chiudere il cerchio e vincere 8 delle ultime 10 partite. Per noi è come il cacio sui maccheroni! Abbiamo presentato la maglia per la Final Eight,; cercheremo di onorare comunque l’impegno perché se Reggio Emilia è prima in classifica in questo momento, un motivo ci sarà! E’ comunque una parte di tabellone complessa, perché anche noi abbiamo avuto dei problemi, con Green che è uscito sabato per un leggero risentimento muscolare e con Ragland che è volato molte volte in America. Anche Cremona e Pistoia non se la passano bene con gli infortuni, mentre Trento, con l’innesto di Berggren, potrà essere molto insidiosa. In teoria avere 10 giocatori senza impegni europei può essere un vantaggio,dipenderà dal momento di forma dei nostri giocatori. Crediamo di aver già pagato dazio tra gli infortuni di Taurean Green e Blums e il viavai di Veikalas dalla Lettonia causa lutto familiare. Quindi speriamo in un po’ di buona sorte! Se non arrivassimo ai playoff sarebbe una delusione enorme, ma questo è un campionato talmente equilibrato che 2 punti in più o meno ti possono far salire o scendere di 2-3 posizioni in classifica. Onestamente credo che il quinto posto sarebbe una grossa soddisfazione.”
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