Riscatto è la parola d’ordine, i Bucks vogliono riprendersi il futuro

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Milwaukee Bucks

bucks

Roster:

PM: Michael Carter-Williams, Matthew Dellavedova

G: Kris Middleton, Jason Terry, Malcom Brogdon, Orlando Johnson, Rashad Vaughn

AP: Giannis Antetokounmpo, Michael Beasley, Steve Novak

AG: Jabari Parker, Mirza Teletovic, John Henson

C: Miles Plumlee, Greg Monroe, Thon Maker

La Stella

giannis antetokounmpo grecia
Il leader dei Bucks, qui con la maglia della nazionale greca

La squadra è cambiata poco, pochissimo, il quintetto è praticamente invariato, e le sue chiavi sono nelle mani del greco più amato del Wisconsin: sempre lui, “The Greek Freak”, Giannis Antetokounmpo. Il classe ’94 rimane il leader dei Bucks, una squadra che, dopo un’annata più che buona, ha fatto qualche passo indietro nella passata stagione: il giovane greco invece, a differenza di alcuni dei suoi compagni, non ha permesso che questo gli accadesse. Antetokounmpo è riuscito a migliorarsi in quasi tutte le caselle delle statistiche, arrivando a totalizzare 16.9 punti, 7.7 rimbalzi e 4.3 assist di media a partita (nel 2014-15 toccava gli 11.5 punti, 7 rimbalzi e 2.7 assist a partita), numeri strabilianti se pensiamo che chi li sta producendo è un’ala piccola di 2.11 m..ah sì, di soli 22 anni. L’esplosione del talento di questo ragazzo ha avuto inizio con l’arrivo di Kidd sulla panchina dei Bucks, e la sua onda d’urto si sta ancora espandendo: Giannis ha dalla sua parte l’età, la voglia di lavorare e, cosa non da poco, un maestro come il sopra citato. Il ragazzo deve ancora migliorare in diversi aspetti del suo gioco, il tiro da tre punti è una delle sue più grandi debolezze, ad esempio, ma siamo sicuri che prima o poi il definitivo salto di qualità arriverà, nonostante il fardello che gli è stato messo sulle spalle: un contratto da 100 milioni in 4 anni, la fiducia della società, di un allenatore e di una città intera. Ora parola al campo.

Un quintetto giovane con la voglia di riscattarsi

Milwaukee Bucks v Brooklyn Nets
Carter-Williams è con il greco il perno del gioco dei Bucks

Come detto, dopo una stagione più che positiva con il primo turno di Playoff raggiunto, i Bucks hanno incassato un brutto scivolone, registrando 33 W e 49 L, ritrovandosi così ultimi nella Central Divison e 12esimi nella Eastern Conference. Ora, il quintetto (privato di Middleton, fermo per un infortunio grave che probabilmente gli farà saltare la stagione) rimane uno dei più giovani e atipici della lega, giocatori come Carter-Williams, Monroe, Plumlee, Parker sono chiamati al riscatto, per cercare di riportare i Bucks nelle zone alte della Eastern Conference. Gli aspetti del gioco da migliorare sono tanti, a partire dalla casella dei rimbalzi, dove i Bucks si ritrovano 27esimi in tutta la lega, il che risulta a dir poco strano vista l’altezza media del quintetto di cui Milwaukee può vantare. Carter-Williams, Antetokounmpo, Parker e Plumlee sono tutti giocatori che possono cambiare sistematicamente sui blocchi (forse Plumlee un po’ meno), difendere su uomini più o meno piccoli, correre il campo e attaccare il ferro. Probabilmente sarà questa la ricetta che Coach Kidd vorrà comporre, con un occhio di riguardo anche alla panchina ovviamente, che quest’anno offre più esperienza e carattere, visti gli arrivi di Dellavedoda e Teletovic. Riscatto è dunque la parola d’ordine che questi ragazzi devono condividere, il riscatto necessario per ripagare la fiducia di Kidd, della dirigenza e dei tifosi, con il solo fine di rendere proprio il futuro (vi ricordate il motto “OwnTheFuture”?).

Le mosse estive

I Bucks hanno cambiato poco rispetto alla scorsa stagione, il quintetto rimane lo stesso e la panchina si ritrova arricchita da giocatori che sicuramente potranno dire la loro ma che non portano quel talento necessario ad acchiappare il salto di qualità definitivo. Dellavedova, fresco vincitore NBA con i Cavaliers, dovrebbe essere il backup di Carter-Williams: tutti conosco i pregi e i difetti dell’australiano, un giocatore forse non così talentuoso come i suoi pari ruolo, che non fa del primo passo, del ball-handling il suo punto più forte, ma che non ha eguali in quanto a voglia di sbattersi e a forza di volontà, ingredienti che forse mancano nel giovane roster bianco-verde. Teletovic, altro arrivo di questa estate, viene da una buona stagione ai Suns, chiusa con 12.2 punti e 3.8 rimbalzi di media, tirando con il 39% dalla lunga distanza: la vena realizzativa dalla distanza sarà probabilmente l’arma in più del bosniaco, che dovrà fare a gara con Parker e Henson per il ruolo di ala grande titolare. Ma forse l’aggiunta più rilevante per i nuovi Bucks arriva dal Draft: si tratta del giovanissimo Thon Maker, scelto alla 10^ casella: 216 cm per 101 Kg, il classe 1997 ha un’apertura di braccia infinita, proprio come alcuni dei suoi compagni, è un’ala grande-centro che sa trattare la palla più che bene e anche un ottimo rim-protector. Il suo fisico snello e lungo sarà forse l’aspetto che lo farà faticare maggiormente contro i centri più grossi, soprattutto quando ci sarà da difendere in post-basso. Un’altra aggiunta in vista del futuro allora per questi Bucks, che ancora una volta si dimostrano i più disponibili al lavoro con i giovani all’interno della lega, cosa assolutamente non da poco. Ed infine, la trade dell’ultimo minuto: dopo il grave infortunio di Middleton infatti, Milwaukee è dovuta correre ai riparti, e nelle ultime ore ha tappato i buchi prendendo via trade Beasley, da Houston, a cui va la point-guard Ennis.

Thon Maker
Thon Maker

 

Cosa aspettarsi?

I playoff potrebbero essere alla mano, visto che due anni fa gli stessi giocatori li hanno raggiunti. Ma tra il dire e il fare c’è un abisso, e oggi più che mai nel mondo Nba questo si sa. La competizione ad Est si fa sempre più agguerrita, diverse squadre si sono rinforzate con l’intento di agguantare la miglior posizione possibile in classifica, e questo complica non di poco il compito dei Bucks, che per prima cosa devono pensare a se stessi, per poi guardare alla concorrenza. Inoltre la perdita di un giocatore importantissimo nel sistema di Milwaukee come Khris Middleton rende tutto ulteriormente più difficile (qui la notizia del recente infortunio). Nonostante questo ci aspettiamo un cambio di rotta rispetto alla stagione passata, chiusa davvero molto molto male rispetto alle previsioni: Kidd ha un buon mix tra le mani, di talento ce n’è in abbondanza, disciplina e voglia di lavorare forse sono un po’ meno presenti.. sta di fatto che con un buon bagno di umiltà questi Bucks possono migliorare e dimostrare di che pasta sono fatti.

Previsione: 38 W (+5 rispetto al 2016)

Matteo Gualandris

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