Preview NBA 2014-15, Brooklyn Nets: Hollins la novità, ma D-Will deve ritrovarsi

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Brooklyn Nets

Sesti a Est nel 2013-14 (44-38)

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Roster:

PM: Deron Williams, Jarrett Jack, Marquis Teague, Jorge Gutierrez
G: Joe Johnson, Alan Anderson, Sergey Karasev
AP: Bojan Bogdanovic, Andrei Kirilenko, Mirza Teletovic
AG: Kevin Garnett, Willie Reed, Cory Jefferson
C: Brook Lopez, Mason Plumlee, Jerome Jordan

 

La stella: Deron Williams

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Deron Williams deve ritrovare se stesso

Potrebbe essere l’acquisto migliore dei Nets, il playmaker infatti a Brooklyn nell’ultima stagione, e a dire il vero dal momento del suo arrivo sulle rive dell’Hudson, nel 2011, non si è mai visto veramente. Per Williams l’ultimo anno è stato un vero e proprio disastro: 14.3 punti e 6.1 assist di media in una squadra che doveva essere l’antagonista degli Heat ad Est e che si è invece rivelata un flop. Senza più Paul Pierce, il numero 8 dovrà ergersi a vero leader di questa squadra, mettendo al servizio dei compagni anche le proprie doti offensive. Al proprio fianco, esclusi Joe Johnson e Brook Lopez, non avrà infatti altre bocche di fuoco da servire, attendendo di vedere Bogdanovic all’opera. E’ certo comunque che prima di ogni altra cosa D-Will dovrà ritrovare se stesso e la leadership persa ormai da un paio d’anni, se ci riuscirà, tornando quello di Salt Lake City, i Nets potranno puntare a qualcosa di più che la semplice qualificazione ai Playoffs.

 

L’arma in più: Bojan Bogdanovic

E’ un’incognita, ma probabilmente Bojan (non Bogdan, attenzione) Bogdanovic sarà titolare nei Nets di Lionel Hollins. Il croato è al primo anno in NBA dopo diverse stagioni in Europa come stella di alcune formazioni di Eurolega come Cibona e Fenerbahçe. In particolare, nell’ultimo anno in Turchia, Bogdanovic ha mantenuto 14.8 punti a partita in EL, meritandosi la chiamata dei Nets, che lo avevano ottenuto la notte del Draft 2011 dai Miami Heat. Ovviamente non ci sono certezze sul rendimento del giocatore negli States e ancora non si può essere sicuri del fatto che riuscirà ad ambientarsi in uno sport molto più fisico rispetto a quello giocato nel Vecchio Continente. Le premesse fanno però ben sperare: rispettivamente 8, 6 e 11 punti nelle prime tre partite di preseason, nonostante fino ad ora abbia avuto poche occasioni di dimostrare il proprio talento offensivo (solo 23 conclusioni nelle prime tre uscite).

 

Il mercato: la trade con i Cavs e l’arrivo di Hollins

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Coach Hollins è la principale novità

La novità più importante nei Nets di quest’anno sarà senza dubbio Lionel Hollins in panchina. Il sessantenne allenatore ex Grizzlies è reduce da un anno sabbatico, ma è stato uno dei principali artefici della scalata di Memphis negli ultimi anni, sostituisce un Jason Kidd che di punto in bianco non si è più trovato sulla stessa linea della dirigenza e ha preferito andare ai Bucks che continuare l’esperienza con Brooklyn dopo un anno partito malissimo e chiuso discretamente. Per quanto riguarda il roster, invece, sono da segnalare gli arrivi di Jarrett Jack e Sergey Karasev da Cleveland (nello stesso scambio Marcus Thornton è stato ceduto a Boston), mentre ha lasciato New York il playmaker Shaun Livingston, partito alla volta dei Golden State Warriors, sostituito proprio da Jack. La partenza più dolorosa è però quella di Paul Pierce, che si è separato dall’amico Garnett per andare a giocare a Washington. Infine le aggiunte del sopracitato Bogdanovic e del messicano Jorge Gutierrez, alla prima stagione nella Lega americana, completano la squadra.

 

Aspettative: si puntano i Playoffs, con poche speranze di andare avanti

I Nets fanno parte di quel gruppo di squadre che è alla distanza di un infortunio grave dal mancare i Playoffs ad Est. La squadra di coach Hollins non è attrezzata per proseguire in una eventuale post-season, vista anche la Conference orientale più equilibrata rispetto allo scorso anno. La partenza di Pierce mette ancora più pressione ai Nets, che comunque difficilmente partiranno peggio dell’anno scorso. Con giocatori dal fisico precario come Brook Lopez (che si è già rifermato per due settimane dopo aver perso gran parte della scorsa stagione) e Deron Williams, sembra dura per Brooklyn puntare a qualcosa di più che un settimo o ottavo posto in classifica.

Francesco Manzi

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