A2 Est : il punto dopo cinque giornate

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Inauguriamo un nuovo approfondimento sul secondo campionato nazionale: uno sguardo sincronico su tutti i campi di A2 Est, analizzato ogni 5 giornate. 

Ecco a voi, quindi, le sorprese, le conferme, gli approcci e tutto quello che c’è da sapere su queste prime cinque partite di campionato

Troverete le squadre in ordine di classifica, BUONA LETTURA!

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RAVENNA  ( 4V 1P) : la formazione di coach Martino non era tra le più accreditate per stare in alto, invece si sta rivelando davvero sorprendente. Abbiamo di fronte una squadra che non ha particolari ambizioni, se non quella di fare il proprio campionato: sicuramente in questo gruppo che ha confermato le qualità sotto ambo i tabelloni di Smith (14.8 punti 6.8 rimbalzi e 2.4 stoppate con il 71% dal campo) e gli esperti Raschi e Masciardi, arriva la freschezza e la letale precisione dei nuovi innesti quali sono Sabatini, il rientrato Tambone e soprattutto Marks (19.8 punti e 3 assist di media, 56% dal campo), punta di diamante nel nuovo gioco giallorosso, più veloce, dinamico e più concentrato.

TREVISO ( 4V 1P): la De Longhi si conferma come una delle squadre da battere, con un gruppo confermato quasi del tutto a livello di giocatori, ma invariato nella mentalità e nello stile di gioco: la squadra ha mantenuto l’approccio difensivo aggressivo a tutto campo e ha trovato miglioramenti offensivi soprattutto in Moretti (15.4 punti e 2.8 assist), sempre più maturo in un contesto che può lanciarlo verso la Serie A. Fantinelli rimane il leader maximum (10.2 punti, 5 rimbalzi e 5.6 assist in 31’ di gara), Perry e Ancellotti formano un backcourt di primo livello, mentre gli innesti Saccaggi e DeCosey danno nuove idee perimetrali al gioco di Pillastrini.

ROSETO ( 4V 1P) : gli Sharks confermano quanto di buono avevano lasciato dopo i playoff della scorsa stagione. Non era facile rimpiazzare la partenza eccellente di Allen, ma Smith finora non ha per niente deluso le aspettative tenendo alto il tasso offensivo della squadra con il titolo di capocannoniere con 31.2 di media e responsabilizzato di un ruolo importante per la stagione rosetana: attorno a lui, vi è una squadra con un pacchetto di esperienza invidiabile, dalla fantasia in regia di Fultz, alla bidimensionalità di Amoroso fino a Mei come fattore X. Importante anche l’apporto finora del prodotto classe ‘96 della Stella Azzurra Radonjic (7.8 punti e 4 rimbalzi a gara), unica forza fresca del gruppo.

VIRTUS BOLOGNA ( 3V  2P ):Dopo l’avvio scintillante da 3 vittorie consecutive, qualcosa si è rotto nel giochino di Ramagli. Inutile dire che tutto passa dalla difesa, perche questa squadra non può permettersi di giocare “a segnarne uno in più” causa pochezza di talento. E i quasi 200 punti incassati con Ravenna e Ferrara a fronte dei 160 segnati hanno testimoniato che a punteggio alto i bianconeri perdono spesso e volentieri. Ottimo impatto di Lawson (22+8 fin qui), mentre tutti gli altri sono ancora in fase di rodaggio, con Spizzichini e Spissu corpi estranei. Attendendo sempre il rientro dell’infortunato Ndoja.

FERRARA ( 3V 2P): sicuramente la formazione che finora ha fatto divertire di più tutti gli addetti ai lavori, che dopo un’avvio difficile si sta rivelando per il potenziale che si poteva intravedere sin dall’inizio della stagione. E’ la squadra sicuramente più offensiva del campionato, la più presente sotto le plance ma anche una di quelle che perdono più palloni. Il merito va anche ai dirigenti che hanno messo in piedi un quintetto di primo ordine con Roderick come punto focale del dinamismo offensivo della squadra, a cui girano attorno la visione di gioco di Moreno, la freddezza da fuori di Cortese, il peso sotto canestro di Pellegrino e soprattutto Bowers (21.8 punti e 9.4 rimbalzi di media) attualmente uno dei lunghi più in crescendo. La panchina fa il suo lavoro nel far rifiatare questi cinque, con il giovane Mascellari, affidabile 6° uomo in maturazione.

PIACENZA ( 3V 2P): per una squadra che può migliorare sia nell’intraprendenza che nella finalizzazione, i risultati sono in crescendo dopo le prime due gare perse. Punti fermi sono Jones e Hasbrouck, primi terminali e giocatori con l’esperienza giusta per fare un buon campionato; chi trovato più giovameno in questo gruppo è sicuramente Infante (11.6 punti e 6.2 rimbalzi a gara), riscopertosi centro bidimensionale con ottime qualità tecniche. Poca gioventù in questo gruppo molto leggero, con Rossato che guadagna minuti importanti e impara dalla freddezza al tiro di giocatori come Borsato, dal fatturato in cabina di regia di De Nicolao e dall’atletismo di Raspino.

JESI (3V 2P): sorpresa numero uno del girone Est, che ha impressionato per i livelli di miglioramento, ma soprattutto per gli acquisti degli americani; Bowers è quel giocatore a tutto campo di cui gli orange avevano bisogno, un playmaker capace di avere sempre in mano il pallino di gioco su tutti i fronti (17.2 punti, 5.2 rimbalzi e 5 assist in 35’ di impiego), ma che doveva trovare il giusto complemento a cui affidare il pallone, cioè Davis, nuovo focus delle difese di A2 Est per pericolosità (24.2 punti e 4.6 rimbalzi a gara). Oltre alla solidità permanente di Benevelli a livello di intelligenza cestistica e tecnica sotto i tabelloni, spicca la crescita di responsabilità di Maganza sotto canestro, finora ben ripagata (11.8 punti e 5.8 rmbalzi di media).

FORTITUDO BOLOGNA (3V 2P): con la grana Roberts sin dalla SuperCoppa e Ruzzier ancora non al top della condizione, anche la formazione di Boniciolli ha mostrato alti e bassi finora, non convincendo propriamente sul gioco finora espresso: aggressivo su entrambi i lati del campo, ma a volte controproducente in difesa e in attacco poco tecnico come dimostrato dalle pessime percentuali da tre nel corso di queste gare. Ottime risposte sono però arrivate da Knox (14.8 punti e 6.2 rimbalzi di gara) e dal rientrato Mancinelli, titolare sotto i tabelloni; continua la progressiva e costante crescita di Candi, mentre Montano ha dimostrato di non essere certo un comprimario (12.8 punti di media). La profondità del roster si è allargata ancora con la scoperta di Campogrande, che quest’estate ha scalato parecchio nelle gerarchie biancoblu.

Adam Smith (Roseto Sharks), miglior marcatore A2 Est (31.2 pt in 5 gare giocate) Foto di Mimmo Cusano
Adam Smith (Roseto Sharks), miglior marcatore A2 Est (31.2 pt in 5 gare giocate)
Foto di Mimmo Cusano

FORLì (3V 2P): l’alto piazzamento è dovuto ai due colpi di genio della dirigenza ovvero sia, Blackshear e Crockett, autentici trascinatori di questo favoloso inizio di stagione. Se il primo era già ben noto per le sue qualità offensive per l’attacco al ferro e il suo imprinting difensivo (21.2 punti e 6.6 rimbalzi a gara), il secondo è stato una vera riscoperta, dopo la sua stagione a Tortona in cui aveva già dimostrato di essere un fattore sotto i tabelloni per atletismo ed esplosività (16.2 punti e 9 rimbalzi di media). Attorno a queste due figure, gira bene il gruppo biancorosso con molti giocatori confermati dalla scorsa stagione che conoscono bene la piazza e hanno le giuste motivazioni, a partire dall’asse play-pivot italiano Vico-Rotondo.

UDINE (2V 3P) : Come era prevedibile, l’avvio di campionato per i bianconeri è stato decisamente altalenante. Considerando che per le prime due partite Udine ha giocato senza uno dei due americani, e che sia Okoye che Traini erano arrivati pochi giorni prima dell’esordio in A2, possiamo definire comunque positivo il percorso degli uomini di coach Lardo, visto che Udine è comunque una neopromossa e per quest’anno l’obiettivo è la salvezza. Fino ad oggi uno dei punti cardine è stata la difesa, statistiche alla mano la seconda di tutto il campionato (dietro solo a Treviso che però ha subito 1 punto in meno rispetto la GSA). Il gruppo è piuttosto affiatato e anche Allan Ray, dopo essersi inserito, è diventato il leader offensivo della squadra (31 punti vs Roseto). Per il momento non hanno ancora affrontato le “big” di questo campionato e questo potrebbe destare preoccupazione, però partita dopo partita stanno migliorando sensibilmente anche nella metà campo offensiva.

VERONA (2V 3P) : questo inizio di stagione purtroppo non ha ancora definito sul campo quali siano i reali obiettivi di questa Tezenis che tuttavia ha già dimostrato di avere un produttivo gioco interno e tanta sapienza nella gestione del pallone a livello di squadra; la stella finora è senza dubbio Frazier (22.6 punti di media) e valore aggiunto in ogni zona del campo. Portannese, Brkic e Boscagin danno il giusto contributo alla causa, con Diliegro a dominare sotto i tabelloni e Robinson a far ruotare la squadra. Dalla panchina, purtroppo non arriva il contributo che ci si aspetterebbe: i nomi sono buoni, ma l’aiuto in campo è troppo poco produttivo (più dell’80% dei punti di squadra arriva dai titolari). Ampi margini di miglioramento nell’impiego di Totè.

CHIETI (2V 3P) : buon avvio per questa compagine che ha come obiettivo primario la salvezza; Golden (18.4 punti e 3.8 assist) e Davis (19 punti e 5.8 rimbalzi) formano una eccellente coppia di esterni che ha modificato totalmente il modo di giocare a livello tecnico e soprattutto tattico per coach Galli. Il punto fermo sono le soluzioni interne e in questo Mortellaro (14.2 punti e 9 rimbalzi a gara) sta rispondendo molto bene, in un gruppo che ha visto importanti riconferme e innesti nuovi per migliorare il gioco e il movimento del pallone tra i compagni, soprattutto con Venucci (4.2 palloni smazzati a partita). Da migliorare assolutamente il tiro dall’arco (27.3%, il peggiore del girone).

TRIESTE ( 1V 4P) : un brutto inizio di stagione quello del’Alma, che in queste prime cinque giornate è riuscita a vincere solo contro Chieti. Sicuramente un calendario poco clemente fin qui, ma era  comunque lecito aspettarsi qualcosa in più dalla compagine di coach Dalmasson. Il nuovo americano Green ha fatto molto bene andando sempre in doppia cifra e dimostrando le sue grandi dote atletiche; invece, l’altro USA Parks è sembrato spaesato e non è stato in grado, fino ad ora, di confermarsi come nello scorso campionato. Discontinuità in Bossi e Da Ros. Quello che però è mancato più di tutto è stata la grinta e la determinazione, tanto che la squadra si è dimostrata troppo morbida nella fase difensiva. Inoltre, data la giovane età di Pipitone e Simioni e il loro magro contributo, sotto canestro si è sentita tanto la mancanza di un pivot di esperienza. Nota di merito per Baldasso, che nonostante l’infortunio ha continuato a lavorare sodo ed ha dimostrato tutto il suo valore.

IMOLA ( 1V 4P): da squadra da playoff quale era lo scorso anno a penultima: l’involuzione dell’Andrea Costa parte innanzitutto da un rendimento inadeguato di certi giocatori in proporzione ai minuti impiegati, uno su tutti Norfleet; la squadra inoltre è poco fisica con il solo esperto Maggioli a sfruttare il fisico sotto le plance e un buonissimo Cohn (14.2 punti, 5.2 rimbalzi e 2.8 assist) a coadiuvarlo. L’esperienza di alcuni giocatori sicuramente aiuta, ma serve anche la freschezza giusta soprattutto in quel punto appena sopra citato. Buon’inizio per il giovane Tassinari.

MANTOVA (1V 4P)Quando la panchina di Coach Martellassi stava scricchiolando sempre di più, è arrivata la boccata d’ossigeno dei primi due punti in classifica durante la scorsa giornata. Nomi che contano nel roster degli Stings, ma momento davvero inaspettato e complicato quello che ha caratterizzato l’inizio del campionato di Mantova con le quattro sconfitte infilate all’avvio. Un gruppo nuovo che può e deve crescere. Finora la squadra si è retta sull’esperienza del nuovo innesto Giachetti e sui canestri della guardia USA Corbett, nell’ultima partita vinta a Chieti sono arrivati segnali importanti dai neo acquisti Casella e Bryan. Amici deve trovare maggiore continuità ed evitare inutili nervosismi mentre capitan Gergati deve ancora confermare quello che di buono ha fatto l’anno scorso. Il giovane Candussi per ora ha deluso anche se la grana più grossa in casa Stings è rappresentata dalla situazione di De Andre Daniels, l’ala USA infatti sembra avere problemi alla vista ma oltre a questa situazione fisica che può essere risolta con l’utilizzo di lenti speciali il giocatore statunitense dopo le buone prestazioni delle prime tre partite sembra essersi estraniato dal resto del gruppo mostrando preoccupanti segnali di insofferenza che mettono a serio rischio il suo futuro in maglia biancorossa.

RECANATI (1V 4P) : la compagine di Calvani ha già fatto intravedere che sarà un’altra stagione in cui dovrà sudare per conquistare la tanto agoniata salvezza. Il neo arrivato Bader deve ancora inserirsi bene all’interno di un gruppo che a livello offensivo produce poco e soprattutto un gruppo molto leggero, il che rende la squadra sormontabile sotto le plance o vicino al ferro contro squadre fisicamente più attrezzate per il solo Reynolds (17.8 punti, 9 rimbalzi e 2.4 stoppate in 28’), unico e vero giocatore di peso. Loschi (16 punti e 3.8 assist a gara) sta vivendo una stagione da protagonista dopo tante da comprimario con Sorrentino a fargli da eco, mentre ci si aspetta ulteriore maturazione da giocatori come Maspero e soprattutto Bolpin.

Redazione BasketUniverso

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