Ecco come sono andate le finali nell’ultima giornata dell’IJT a Roma.
FINALE 7°/8° POSTO:
VIRTUS BOLOGNA-MACCABI TEL AVIV 76-101
La partita inizia sui binari dell’equilibrio con le squadre che lottano su entrambi lati del campo senza che nessuna riesca a prevalere: la tripla di Ebo chiude la prima frazione sul punteggio di 18-19 per il Maccabi. Nella seconda frazione, inizia il Bender-time: la stella della compagine israeliana guida un parziale di 9-0. La Virtus prova a reagire con Carella e Vercellino, ma il croato oggi sembra davvero in giornata di grazia: segna, cattura rimbalzi in attacco e in difesa, distribuisce assist per i compagni, ruba…oggi è lui il perno del gioco. 21 sono i suoi punti solo nella seconda frazione, che costruiscono i 12 punti di vantaggio con cui il Maccabi chiude la prima metà di gara sul 38-50. All’ uscita dagli spogliatoi, è ancora Bender a dominare la partita con l’aiuto di un preziosissimo Ebo, ma un ispirato Petrovic prova a tenere in partita la compagine italiana che si riavvicina sul 51-62: qui però un parziale di 8-2 Maccabi riallunga il vantaggio che Bender (a quota 38 dopo 30′) mantiene fino alla fine della frazione. Prima dell’ultimo quarto il tabellone recita 61-77. Gli ultimi 10′ sono di totale controllo per il Maccabi: la Virtus, nonostante anche l’ottimo apporto di Betti, non riesce a rimontare lo svantaggio, anzi il Maccabi allunga e porta a casa la partita per 101-76. MVP, Bender con una prova che definire “da capogiro” è davvero riduttivo: 43 punti, 21 rimbalzi, 6 assist, 5 rubate e 5 falli subiti per un 66 di valutazione che rispecchia l’immagine dell’astro nascente che il ragazzo si porta dietro. Un buon apporto arriva anche da Ebo (15 punti) e Salkind (12 punti e 4 rimbalzi). Alla Virtus non basta un buon Petrovic da 20 punti e 6 rimbalzi e le solide prove di Betti (17 punti) e Vercellino (11 punti e 7 rimbalzi).
FINALE 5°/6° POSTO:
ARMANI MILANO-CEDEVITA ZAGABRIA 48-70
Pronti e via, il Cedevita sigla subito un parziale di 13-2 con 9 punti di un ispiratissimo Mazalin: dopo il canestro di Colombo, è Solomun stavolta a guidare un parziale di 10-0 con cui la compagine croata ammazza subito la partita. Rossi e Vigano diminuiscono il distacco, ma i primi 10′ sono ancora una volta per Milano maledetti e il punteggio di 9-23 ne è la prova. I biancorossi provano a risollevarsi nella seconda frazione, ma ancora una volta Mazalin mette in chiaro le cose: la stella croata guida un parziale di 11-4 con cui, il Cedevita tocca anche i 20 punti di vantaggio. La compagine italiana non riesce a contrastare la giornata di grazia del giocatore del Cedevita (a quota 22 punti solo nella prima metà) e all’intervallo il punteggio recita 20-40 con la partita saldamente nelle mani dei croati. Nel terzo periodo, Milano sulle ali di Rossi, Pecchia e Serpilli accenna ad una timida reazione nel finale, dopo che i croati han toccato anche il +25: la tripla del classe ’99 marchegiano, sigla il terzo quarto sul 38-53. Nell’ultima frazione però il Cedevita controlla e allunga, con Milano incapace di trovare la chiave giusta per riportarsi in partita. Vince il Cedevita 48-70. MVP, Mazalin con una prova stellare da 32 punti e 6 rimbalzi, ben coadiuvato da Solomun (13 punti e 4 rimbalzi), Turudic (8 punti e 9 rimbalzi) e Miksic (6 punti, 5 assist e un plus/minus di +27). All’Armani non bastano le buone prove di Pecchia (13 punti, 6 rimbalzi e 9 falli subiti), Serpilli (14 punti e 8 rimbalzi) e Rossi (11 punti).
FINALE 3°/4° POSTO:
BROSE BAMBERG-SPARS SARAJEVO 48-78
La gara parte sui binari dell’equilibrio per 7′ con Taras a guidare i tedeschi, mentre i bosniaci cercano sempre la soluzione con l’uomo libero: poi su 16-15, Atic trascina la squadra ad un parziale di 9-1 con cui lo Spars prende il controllo del match e va in vantaggio 17-24 dopo i primi 10′. Durak, in avvio di secondo periodo, sigla la tripla che vale la doppia cifra di vantaggio; poi Atic e Gegic guidano la compagine bosniaca fino al +15 sul 22-37. Qui però Taras, rientrato in campo da pochi minuti, guida, assieme a Kratzer e Sanders, un parziale di 11-2 con cui i tedeschi rimettono in carreggiata la partita e alla pausa lunga il punteggio è sul 33-39. All’uscita dagli spogliatoi, lo Spars decide di alzare il ritmo: dopo 4′ di equilibrio, i bosniaci alzano le maglie in difesa e Gegic, Atic e Manjgafic guidano la squadra ancora oltre la doppia cifra di vantaggio. Taras è il solo a trovare la via del canestro ma non basta: sul 41-48, lo Spars piazza un 9-0 di parziale con cui conclude il quarto al massimo vantaggio finora (41-57). Il Bamberg, in avvio di ultima frazione non ha più energie: il 9-0 iniziale dei bosniaci chiude definitivamente i conti sul +25. I tedeschi non reagiscono più e lo Spars vince 48-78. MVP, Atic con una doppia doppia da 21 punti e 14 rimbalzi; ottime prove anche per Gegic (15 punti, 5 rubate e 5 assist) e Manjgafic (doppia doppia anche per lui con 14 punti e 10 rimbalzi). Non bastano al Bamberg un Taras da 19 punti e un Kratzer dominante sotto i tabelloni con 12 punti e 16 rimbalzi.
FINALE 1°/2° POSTO:
STELLA AZZURRA-UNICAJA MALAGA 65-50
Il momento tanto atteso: chi vince va alla fase finale a Madrid! Ed è la Stella Azzurra a volere di più il traguardo già dai primi minuti: una difesa molto aggressiva e un attacco ben organizzato mettono avanti i padroni di casa che dopo 6′ sono sul 14-0 guidati da un Palsson ispirato. Da lì in poi la compagine romana mette il piede sull’acceleratore: mai il Malaga si era trovato così in difficoltà dall’inizio del torneo, trovando a fatica la via del canestro. Dopo i primi 10′ infatti il punteggio è un autentico shock considerato il valore delle squadre: 25-7. Nel secondo periodo, il dominio della Stella continua, seppur non così irresistibile come nel primo quarto: infatti dopo il parziale di 10-2 con cui la Stella umilia gli spagnoli con un +26, gli andalusiani provano a rialzarsi con un parziale di 6-0, ma a metà gara il risultato è davvero inaspettato: 35-15, gara davvero perfetta finora per la compagine romana. Finora! Perchè all’uscita dagli spogliatoi, prima Belemene prova a riportare in partita i suoi contrastando gli ispiratissimi Radonjic, Bucarelli e La Torre, poi viene fuori Uta: il giocatore rumeno sigla 8 punti consecutivi che riducono il distacco fino al -14 con cui si chiude la terza frazione. Ma è solo un’illusione: nel quarto periodo gli stellini non si fanno più sorprendere e controllano il match con autorità fino alla fine nonostante gli sforzi di Belemene di riavvicinare il Malaga. Vince la Stella Azzurra 65-50, diventando la prima squadra italiana a qualificarsi sul campo per le Final Eight di Eurolega di categoria (l’anno scorso Milano arrivo alle finale con l’ausilio della wild card). MVP, La Torre con una prestazione tuttofare da 9 punti, 5 rimbalzi e 4 assist a dimostrazione della sua notevole duttilità di giocare in più ruoli; degni di nota anche Bucarelli (12 punti e 3 assist), Palsson (8 punti e 6 rimbalzi), Radonjic (10 punti, 5 rubate e 4 assist) e Thiam (13 punti e 4 rimbalzi). Non basta a Malaga la sua stella Belemene, autore di 21 punti e 7 rimbalzi, e la buona prova di Uta (13 punti e 4 rimbalzi).
MVP DEL TORNEO, ANDREA LA TORRE: il giocatore romano disputa un eccellente torneo facendo valere tutte le sue qualità sul campo da leader e giocatore di squadra. Trofeo meritato.
QUINTETTO IDEALE:
ANDREA LA TORRE (STELLA AZZURRA)
CARLOS CORTS (UNICAJA MALAGA)
EDIN ATIC (SPARS SARAJEVO)
LEON KRATZER (BROSE BAMBERG)
DRAGAN BENDER (MACCABI TEL AVIV)
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