Adidas Next Generation Tournament: Final Eight, i primi delineamenti

Coppe Europee Eurolega

213106-400-629-1-100-eurolegalogoeuropapallone

REAL MADRID-INSEP PARIS 65-58

Nel primo incontro di giornata si sfidano le vincenti del primo turno, chi vince avrà un netto vantaggio verso la finale. Dopo la tripla d’avvio per i transalpini, Doncic inizia a dettare i ritmi dei compagni guidando un parziale di 12-0 che mette già avanti i blancos; Gombauld con 8 punti di fila prova a rimettere in corsa l’INSEP ma la tripla di Yusta chiude i primi 10′ sul 19-11. Il secondo periodo vede proseguire il dominio madrileno: Doncic non è in vena realizzativa, ma il suo gioco offensivo, unito a un Ndiaye pigliatutto sotto i tabelloni, mette in difficoltà la difesa avversaria e guida i suoi a +13; d’altro canto i francesi non perdono il passo degli avversari rispondendo colpo su colpo e alla pausa lunga il punteggio è 34-23. Al rientro in campo, i parigini, guidati dal loro n.13, spiazzano gli avversari con un 7-0 che rimette i conti in discussione: gli spagnoli trovano meno spazi in attacco, con l’INSEP che rientra anche a -2, ma nel momento peggiore Ndiaye si carica sulle spalle la squadra dominando sotto le plance e piazzando 6 punti consecutivi che ricacciano indietro gli avversari; i francesi però riescono a rimanere in scia e a chiudere il terzo periodo sotto di solo 8 lunghezze (51-43). Leboeuf e la maggior precisione dall’arco aprono un break importante per i francesi, che approfittano dei parecchi errori dei madrileni, per trovare il sorpasso sul 54-55 a 4′ dal termine. Il finale si fa teso con le squadre che a 2′ dalla fine sono 58 pari. Qui però viene fuori, manco a dirlo, la promessa slovena dei blancos, fino ad allora in pessima giornata (2/15 al tiro), che pesca dal mazzo due bombe pesantissime, le quali, unite agli errori dei parigini, danno la vittoria al Real Madrid per 65-58. Doncic risolutore con 11 punti, 7 rimbalzi, 9 assist e 5 falli subiti, ma Ndiaye MVP con una doppia doppia da urlo con 12 punti e 18 rimbalzi (di cui 12 offensivi) per un 23 di valutazione finale. Grandi meriti ai parigini con Loubaki (13 punti) ma soprattutto Gombauld (18 punti, 12 rimbalzi, 5 assist e 5 falli subiti per un 22 finale di valutazione).

 

STELLA AZZURRA ROMA-VEF RIGA 61-92

Con la sconfitta del primo turno, si allontana la finale per entrambe, ma il Riga deve vincere per poter sperare ancora. I capitolini stavolta partono con il piede giusto con un 7-2 targato Palsson, Sikiras e Guariglia. Ma anche Kurucs è in forma smagliante firmando 9 dei primi 11 punti dei lettoni per il sorpasso; la Stella Azzurra in attacco non trova la via del canestro e tre bombe di fila dei baltici chiudono il primo quarto sul 11-20. Palsson prova a tenere in corsa i suoi in avvio di secondo periodo, ma Kurucs è una mina vagante e attorno a lui ruotano le azioni dei biancoverdi: nonostante la formazione romana provi a rimanere in scia, un nuovo break di 9-0 scava un solco di 17 punti che fissa il primo tempo sul 30-47. Al rientro in campo, la partita non cambia volto: i baltici mostrano di avere sempre una marcia realizzativa in più rispetto alla squadra italiana e con un nuovo break di 10-1 allungano il divario a +28; la Stella Azzurra trova i punti solo dalla lunetta e prima dell’ultimo periodo il punteggio è di 42-70. Ultimo quarto di pura accademia per i lettoni, che nonostante gli stellini giochino molto meglio, vincono anche questo periodo: finisce 61-92. MVP, Rodions Kurucs con una gigantesca prova da 23 punti, 6 rimbalzi, 6 recuperi e 12 falli subiti per un 33 finale di valutazione; ottime prove anche per Raimo (15 punti e 8 rimbalzi), Silins (12 punti e 9 rimbalzi) e Gutmanis (14 punti con 4/5 dall’arco). Stella Azzurra meglio ma umiliata per la seconda volta in due incontri: onorevoli le prove di Palsson (16 punti e 6 rimbalzi), La Torre (12 punti, 5 rimbalzi e 8 falli subiti) e Savoldelli (11 punti, 5 rimbalzi e 5 assist).

 

STELLA ROSSA BELGRADO-SPARS SARAJEVO 95-47

Subito si sfidano le vincenti del primo turno: i serbi cercano la riconferma, i bosniaci vogliono sorprendere ancora. I primi minuti sono in perfetto equilibrio con Ahmedic e Stojanovic subito protagonisti: ma il registra serbo carica i suoi e guida un 11-2 di parziale per il primo vantaggio concreto per i suoi. Atic e le triple provano a tenere in corsa lo Spars, ma la Stella Rossa tiene bene il campo e va avanti 23-18 dopo 10′. Nel secondo quarto però cambiano le marce per i serbi: Aranitovic e Kenic (fresco di contratto professionistico) guidano un parziale di 15-1 costruito su una forte difesa che limita Atic e Gegic e scava un solco di quasi 20 punti sugli avversari. Lo Spars accenna a una timida reazione ma il n.9 dei serbi è in gran serata (16 punti nella prima metà di gara) e all’intervallo il punteggio è 48-27. Al rientro in campo, lo Spars non cambia marcia anzi: la Stella Rossa dilaga ancora con la difesa e un giro palla favoloso tra i suoi giocatori che spiazza totalmente i bosniaci per tutto l’arco del periodo che termina sul 73-37. Il quarto periodo non incontra grandi variazioni con i serbi che volano a +40 e la tripla di Radovic sigilla l’umiliazione del doppiaggio: finisce 95-47. MVP, Vojislav Stojanovic autore di 18 punti, 6 rimbalzi, 8 assist, 6 recuperi e 7 falli subiti per un magistrale 33 di valutazione; ottime prove anche di Aranitovic (16 punti, 4 assist e 8 recuperi), Kenic (8 punti, 6 rimbalzi, 3 assist e 4 falli subiti), Miladinovic (14 punti con 7/10 da 2) e Simanic (11 punti con 4 rimbalzi e 4 falli subiti). Spars annientato su tutti i fronti: si salvano Atic (17 punti, 7 rimbalzi e 9 falli subiti), Magnjgafic (11 punti e 6 rimbalzi). Pessima prova per la stella Gegic.

 

UNICAJA MALAGA-ZALGIRIS KAUNAS 78-73

Entrambe le squadre cercano il riscatto, ma solo una eviterà il fondo degli 0 punti. Beliauskas avvia subito un 7-2 indirizzando la gara sui binari giusti per i suoi: lo Zalgiris sembra in ottima condizione, specialmente con Echodas; gli spagnoli però fanno girare ottimamente il pallone tra loro senza mai dare punti di riferimento alla difesa baltica e riesce a rimanere in corsa nonostante i primi 10′ si chiudano sul 16-23. Un 9-0 in avvio di secondo quarto firma il primo vantaggio per l’Unicaja; superato il momento di difficoltà, i biancoverdi trovano un parziale importante di 7-0 con cui ritornano a prendere il controllo del match: Beliauskas e Echodas riescono a tenere a bada la coppia Uta-Corts e alla pausa lunga il punteggio è 32-40. Nel terzo periodo, dopo un rientro spagnolo a 4 lunghezze di distacco, i lituani riescono a rimettersi in carreggiata e a controllare bene andando anche a +12; nei 40” finali però succede di tutto: un parziale di 7-0 degli spagnoli riapre i conti sul 51-56 prima dell’ultima frazione. In avvio di quarto periodo, i lunghi spagnoli iniziano a dettar legge all’interno dell’area baltica con Belemene e Okuo: i due prima riportano le distanze a -1, poi, dopo il sorpasso, firmano il primo allungo andaluso a +7 per un rocambolesco 14-2 di parziale. Lo Zalgiris non regge il cambio di passo avversario ma riesce a rimanere in scia con la sua coppia migliore, Beliauskas e Echodas, e a rimanere a contatto sul 72-71 a 20” dal termine. Belemene e Corts però decidono di chiuderla: 5 punti e due preziose giocate difensive mettono al sicuro gli spagnoli che vincono 78-73. MVP, Romaric Belemene autore di 18 punti, 8 rimbalzi e 3 stoppate con Corts (11 punti e 3 recuperi) e Okuo (12 punti, 6 rimbalzi e 4 recuperi) che danno un grande apporto alla causa spagnola. Seconda sconfitta a sorpresa per i lituani nonostante uno straordinario Echodas da 19 punti, 11 rimbalzi e 7 falli subiti (28 di valutazione), un buon Beliauskas (16 punti, 4 assist, 4 recuperi e 5 falli subiti ma purtroppo anche 10 palle perse) e un solido Varnas (13 punti e 8 rimbalzi).

Federico Gaibotti

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.