Adriano Galliani svela il retroscena: “Proponemmo a Dan Peterson la panchina del Milan”

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Nel 1987 l’AC Milan era lontano dai successi di un decennio prima, era stato in Serie B ed era tornato nel massimo campionato, nel 1986 Silvio Berlusconi era divenuto Presidente, nello stesso anno un giovane Adriano Galliani era passato invece da vicepresidente del Monza ad Amministratore Delegato dei rossoneri.

L’allenatore? La stagione precedente si era iniziato con lo svedese Nils Liedholm, sostituito ad Aprile dal suo vice, Fabio Capello. A fine anno, concluso con un misero quinto posto in campionato, urgeva però trovare un nuovo tecnico. L’idea della dirigenza del Milan fu inaspettata, almeno per noi che guardiamo alla faccenda con quasi 30 anni di ritardo: Dan Peterson. Il piccolo coach americano aveva fino a quel tempo guidato l’Olimpia Milano ad una serie straordinaria di successi, che sarebbero stati ricordati fino ad ora come l’epoca aurea della società meneghina. Proprio nel 1987 però Peterson aveva lasciato i biancorossi, ritirandosi definitivamente o quasi, dal momento che nel 2012 sarebbe tornato per la seconda parte di stagione, sempre all’Olimpia, subentrando a Bucchi.

Quello di Peterson non fu dunque un ritiro senza colpi di scena, arrivò infatti la telefonata di Galliani e del Milan, che gli offrì la panchina di allenatore. Lui, che era sempre stato legato al mondo della pallacanestro, coach da 25 anni, ebbe la chance di sedersi su quella che sarebbe poi diventata la panchina di Arrigo Sacchi. A rivelarlo è stato proprio lo stesso Galliani, tra l’altro grandissimo tifoso dell’Olimpia, le sue parole sono state riportate dal giornalista di Sky Gianluca Di Marzio:

Nella 1987 l’Olimpia vinse Coppa dei Campioni, Scudetto e Coppa Italia con Peterson in panchina. Berlusconi mi propose seriamente di offrigli la panchina del Milan. Il motivo? L’allenatore deve essere un motivatore e stimolare il gruppo, lui era perfetto, infatti è un coach per eccellenza. Serissimamente glielo proponemmo, ma lui con la sua onestà non se la sentì, peccato. Sono sicuro che sarebbe potuto essere un ottimo allenatore anche nel calcio, è simile e paragonabile ad Arrigo Sacchi. Peterson il lunedì mattina mi manda le disamine tecnico-tattiche-psicologiche incredibili, lo fa per amicizia e sono fantastiche. Ci dice di tenere duro con Mihajlovic, i consigli di Dan sono preziosissimi e vanno assolutamente, se possibile, rispettati.

Francesco Manzi

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