Allen Ezail Iverson, 180 cm e non sentirli

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Allen Iverson

Era il 22 settembre del 1974, per Ann Iverson era un giorno speciale. La ragazza, ultima figlia di una famiglia di schiavi della Georgia compiva 15 anni. Ann non sapeva che la giornata che stava per affrontare le avrebbe cambiato la vita. La giovane era infatti innamorata di un certo Allen Broughton, non proprio un normale 17enne, il ragazzo conosciuto nel quartiere come “The fucking boss” dirigeva un po tutto ciò che si potesse dirigere in modo illegale in un quartiere della Georgia negli anni ’70. Ann prese una decisione, lasciare a terra la 37esima per passare una notte con Allen.

Questa decisione (complessa) cambio’ la sua vita. Mi spiego, per “lasciare a terra la 37esima” si intende aver messo K.O. la sua 37esima vittima, si avete capito bene. Una ragazza appena 15enne era gia’ stata in grado di sconfiggere 37 persone (uomini e donne) in combattimenti a mani nude.  La notte con Allen non durò molto, la nonna non tardà a svegliarsi  e Allen fu costretto a scappare, lasciando un ricordo all’innamorata Ann. Quel 22 settembre 1974, Ann oltre che “mettere K.O. la 37esima” rimase incinta, Ann ricordò quel giorno inizialmente per quel combattimento, ma dopo qualche settimana, appresa la notizia, dovette ricredersi su quale fu l’avvenimento clou della giornata. Si avete capito bene, Ann era incinta di Allen. Ann ripeté per gli anni successivi che quella sera non aveva avuto un rapporto tale da poter rimanere incinta, ma chiaramente non fu’ creduta da nessuno. In pochi anni, Ann Iverson fu conosciuta in tutta America, motivo? Era la madre di uno dei più grandi talenti del basket americano.

Monumentale la prestazione in gara 1 del nativo di Hampton: 44 punti, conditi da 5 rimbalzi, 6 assist e 5 rubate
Monumentale la prestazione in gara 1 del nativo di Hampton: 48 punti, conditi da 5 rimbalzi, 6 assist e 5 rubate

 

Nome: Allen, per ricordare il “padre”, cognome della madre. Statura? Non piu’ di 180 centimetri. 26 anni dopo quel 22 settembre del 1974, Ann si trovava in uno dei templi del basket americano: lo Staples Center. La signora era ancora inconsapevole del capitolo che suo figlio stava per scrivere nella storia di questo magnifico sport: scalare il “Mount Shaq”. Affiancato da Larry Brown e da compagni certamente di non altissimo livello, Allen Iverson riuscì a strappare gara 1 ai Lakers di Shaq e Kobe grazie a 48 punti, 6 assist, 5 rimbalzi e 5 palle rubate: prima ed unica sconfitta per i Lakers durante quei Playoff. Alla fine avrebbero comunque vinto 4-1, troppo forti per essere battuti da quel pazzo di Iverson e altri ragazzi volenterosi, ma decisamente inferiori. Allen Iverson lasciò un marchio indelebile alla NBA, su di lui si potrebbero raccontare migliaia di storie, una più pazza dell’altra, si potrebbero vedere migliaia di highlights, uno più incredibile dell’altro, ma infondo che pretendete? E’ pur figlio di una 15enne lottatrice e di un 17enne gang leader. A proposito, Ann continuò a sostenere anche dopo quelle finali del 2001 che il 22 settembre del 1974 non ci fu un rapporto tale da farla rimanere incinta. Scientificamente parlando mi verrebbe da ridere, ma la scienza non poteva neanche prevedere che questo nanetto avrebbe sconfitto Shaq & Co, infondo, in questa storia non ci trovo nulla di normale.

Sul nostro canale YouTube (CLICCA QUI), scorrendo tra i video, potete trovare per intero la famosa gara 1 delle Finals 2001. La visione è altamente consigliata.

 

Redazione BasketUniverso

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