EA7 Milano messina

Alta tensione fra Ettore Messina e i giornalisti di Trento

Home Serie A News

Alta tensione in sala stampa a Trento al termine di gara 2 dei quarti di finale Scudetto. Il coach dell’Olimpia Milano, Ettore Messina, ha avuto un duro confronto con alcuni giornalisti locali.

L’Aquila ha conquistato il punto dell’1-1 con la prodezza di Myles Cale allo scadere. Nella conferenza stampa post gara l’allenatore biancorosso ha risposto a muso duro a una domanda posta da un giornalista de L’Adige.

Ah, voi siete quelli che hanno scritto che in gara 1 ci hanno fatto vincere gli arbitri, se non sbaglio. Sarebbe stato carino dirmi: “Abbiamo scritto così perché questa è la nostra opinione”, prima di farmi domande. Non sei tu l’autore dell’articolo? Ma è uscito sul tuo giornale, dovresti darmi una spiegazione, non bisogna essere de L’Adige solo quando fa comodo, si fa parte di una squadra quando le cose vanno bene ma anche quando si fanno le cagate. Non fa piacere leggere che hai vinto rubando o che gli arbitri ti hanno regalato la partita. Soprattutto se certe cose escono sul giornale di una città importante, con un pubblico educato, che segue una squadra simpatica e vincitrice dell’ultima Coppa Italia. Non serve instillare dubbi, specialmente dopo che un fotografo locale ha fatto prendere mille euro di multa alla società di casa perché insultava gli arbitri.

Successivamente è arrivata la domanda di un altro cronista del quotidiano trentino e una risposta altrettanto piccata.

Anche tu fai parte della compagnia? Un bel gruppo di simpaticoni, complimenti. Ma quello che ha scritto non c’è? La faccia non ce la si mette mai. Forse questo qua fa il politico di mestiere, visto che scrive e nasconde la mano.

L’articolo che non è piaciuto a Messina portava la firma di Paolo Silvestri. Il collega ha citato la “psicologia ettoriana” e uno sguardo storto del tecnico siciliano per indurre gli arbitri ad avere un “un atteggiamento di rispetto reverenziale” ma anche il richiamo ricevuto dal coach dopo 30 secondi, senza però mai incappare nel fallo tecnico, nonostante le (presunte) reiterate proteste. Il pezzo si chiudeva con la frase “nel dubbio fischio pro Milano o non fischio”.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.