Anche John Wall e Kyle Korver pensano che sarebbe meglio non riprendere la NBA

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Il “partito” contrario alla ripresa della NBA, capitanato da Kyrie Irving, continua a raccogliere adesioni. Nonostante le parole siano meno radicali rispetto a quelle del giocatore dei Nets, anche altri colleghi stanno dimostrando di essere d’accordo con chi non vorrebbe riprendere in segno di solidarietà al movimento Black Lives Matter.

John Wall si è esposto in prima persona in tal senso, anche se è ancora infortunato e perciò in ogni caso non avrebbe potuto aiutare i suoi Washington Wizards: “Io non giocherei – ha dichiarato – semplicemente perché non mi sentirei al sicuro. Capisco le motivazioni di chi vuole giocare ma io non andrei a Orlando e tanti altri la pensano come me. Credo che Irving abbia fatto quella call per capire quanti fossero d’accordo con lui, con tutte le proteste che ci sono non credo sia sicuro”. Una contrarietà alla ripresa, da parte di Wall, legata maggiormente a una questione di sicurezza.

Kyle Korver, invece, si è schierato a fianco delle persone di colore che lottano contro il razzismo: “Se i miei compagni, amici e fratelli di colore pensano che questo sia il miglior modo per cambiare le cose, allora io mi schiero dalla loro parte. Se credono che il cambiamento passi da un blocco della NBA, mi interessa più questa lotta di quella per il titolo. Certo, sono in una contender e mi piacerebbe provare a vincere. Come conciliare queste due cose? Credo sia necessaria continuare a parlarne”, ha concluso il veterano dei Bucks lasciando in sospeso la questione

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