L’EuroLega continua a studiare le formule per poter riprendere la propria stagione, una volta che sarà rientrata l’emergenza Coronavirus. Fra le ipotesi al vaglio anche quella già considerata dalla NBA di giocare tutte le gare in un’unica sede.
Ne ha parlato Ed Scott, director of basketball operations di EuroLeague, che in un’intervista a El Paìs ha messo in campo quattro ipotesi. Le riassumiamo.
- La più ottimistica ma meno probabile: rispettare calendario e formula originari, con ogni squadra che gioca nel proprio impianto. Difficilmente ci sarà il tempo necessario per metterla in atto.
- Aumentare il numero di doppi turni, giocando tutte le gare previsto sui rispettivi campi ma a un ritmo molto più elevato.
- L’ipotesi in stile Mondiale o Europeo, giocando tutte le gare previste in un’unica città: regular season, playoff (probabilmente con gare secche, visto il campo neutro) e Final Four. Ovviamente aumenterebbero i costi per le varie società ma si limiterebbero rischi e spostamenti, riuscendo a rispettare gli accordi con sponsor e broadcaster. Servirebbero città con due impianti adatti a gare di EuroLega e in base alla diffusione del virus dei vari Paese le ipotesi al vaglio sono Mosca, Istanbul e Atene.
- Cambiare la formula della competizione per concluderla più in fretta.
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