L’ombra del razzismo si allunga nuovamente sulle serie minori del basket italiano. Qualche settimana fa lo spiacevole episodio con protagonista, suo malgrado, Bruno Ondo Mengue nella C Gold della Toscana. Adesso un nuovo avvenimento nella C Silver del Lazio, anche se la ricostruzione dei fatti è ancora da accertare.
L’episodio è avvenuto durante la partita di C Silver a Riano, a nord di Roma, fra la locale squadra della Lazio e i capitolini del Borgo Don Bosco. Marco Pallone, giocatore della squadra ospite, avrebbe rivolto un insulto razzista nei confronti di Tiago Ramos Monteiro. Quest’ultimo ha reagito spintonando l’avversario, cosa che ha comportato l’immediata espulsione. Allora Pallone si sarebbe immediatamente scusato, venendo espulso a sua volta. Subito sarebbero arrivate le scuse da parte della società ospite ma quella di casa era furibonda per l’accaduto.
Dopo la cronaca dell’episodio, riportata da BasketIncontro, sono arrivate le precisazioni dei protagonisti, riportate sempre dal portale specializzato nel basket laziale.
Innanzitutto la precisazione di Pallone, il quale rigetta le accuse di razzismo, parlando di una “frase infelice” pronunciata in seguito a provocazioni. Ripotiamo integralmente le sue parole, raccolte da BasketIncontro.
Nel corso della gara di ieri, in seguito ad atteggiamenti provocatori (cose che purtroppo accadono in campo e che non dovrebbero avere strascichi) ho pronunciato una frase infelice. L’avversario mi ha quindi spintonato ed è stato immediatamente espulso dall’arbitro. A quel punto, resomi immediatamente conto di aver fatto qualcosa di sbagliato, ho deciso di non sfruttare il vantaggio derivante dall’espulsione del giocatore avversario e mi sono precipitato a chiedergli scusa, davanti allo stesso arbitro, il quale a quel punto mi ha giustamente espulso. Accetterò le decisioni del giudice sportivo, ma non accetto di essere accusato di essere razzista, perché questo non fa minimamente parte del mio modo di essere. Ho sbagliato ma l’ho capito immediatamente andando subito a scusarmi.
Qualche ora dopo, però, anche Ramos Monteiro ha detto la sua, nuovamente su BI, dichiarando di non aver mai ricevuto le scuse di Pallone e che il suo avversario si è giustificato dicendo che l’insulto è stato pronunciato in modo scherzoso. Ecco le dichiarazioni del giocatore della Lazio Riano.
Parto dal presupposto nel dire che non ho intenzione di strumentalizzare le infelici espressioni verbali ricevute da parte del mio avversario in nessuna maniera. Volevo solamente evidenziare che sono state dette delle menzogne. Io personalmente ho ricevuto le scuse esclusivamente dall’ allenatore della squadra ospite e non da terze persone, specialmente dal giocatore avversario; per quanto riguarda gli atteggiamenti provocatori vorrei proprio capire a cosa si riferisce il giocatore della squadra ospite perché non mi sembra di aver avuto un atteggiamento tale da meritarmi quell’insulto. Ribadisco inoltre che il giocatore stesso non si è affatto precipitato da me per porgermi delle scuse ma si è giustificato dicendo che il suo insulto è stato detto in modo scherzoso, ma sinceramente non siamo amici e tanto meno conoscenti, quindi la sua giustificazione in senso amichevole non ha nessun senso da nessun punto di vista. E quindi mi ritrovo a ribadire che questi scherzi (come li chiama lui) non sono affatto simpatici. Ci tengo espressamente a precisare che non vengano divulgate false notizie per giustificare l’accaduto.
Vicenda, dunque, tutt’altro che chiara. A dirimerla, probabilmente, arriveranno le decisioni del Giudice Sportivo sulla base del referto arbitrale. Bisognerà probabilmente attendere il 4 Novembre per leggerle, visto che di solito i provvedimenti disciplinari nel Lazio vengono diramati di venerdì.