Andre Iguodala odia confrontare la cultura degli Heat con quella degli Warriors

Andre Iguodala è ora sulla strada per la sua sesta apparizione consecutiva alle NBA Finals dopo che i suoi Miami Heat hanno sconfitto i Boston Celtics in gara-6. Prima di questa stagione, il veterano ha disputato 5 Finals di fila con i Golden State Warriors e, naturalmente, a Iguodala è stato chiesto le differenze e le somiglianze tra gli Heat e gli Warriors.

L’ex MVP delle Finals si è rifiutato di partecipare al discorso e ha avuto una lunga spiegazione sul perché di questa sua decisione:

“Odio paragonare questi due mondi. Non penso che sia davvero giusto per nessuno dei due, quindi cerco di non confrontarli. Credo che sia tutto completamente diverso. Pat Riley è la testa del serpente, la fondazione o comunque tu voglia metterla. Ed è davvero quello che guida tutta la baracca dalla metà degli anni ’80 e ha le sue filosofie che sopravvivono da oltre 30 anni. E nel corso del tempo si è evoluto, sia che si tratti di tecnologia o di qualunque sfumatura venga inserita nel gioco o di come vengono cambiate le regole. Ma i suoi principi sono ancora lì. Sono diversi nei loro principi, ma c’è grande valore in entrambe le società”.

Andre Iguodala stava chiaramente cantando le lodi del presidente della squadra, Pat Riley, che merita moltissimo credito per tutto ciò che ha fatto per questa franchigia. Anche gli Warriors hanno un front office di prim’ordine che gestisce la società, guidato dal direttore generale e presidente del team Bob Myers.

In poche parole, Iguodala porta grandissimo rispetto per entrambe le franchigie e ovviamente non ne sceglierà una rispetto a un’altra.

“Ci sono molte strade per vincere. Alla fine della giornata, i principi sono sempre gli stessi. Sono solo modi diversi per portare quel talento al livello successivo ed entrambi i team hanno avuto successo nel modo in cui l’hanno fatto. C’è un profondo apprezzamento per entrambi”.

Il periodo di Iguodala con gli Warriors sembra ormai una vita lontana. Ora farà tutto ciò che è in suo potere per aiutare la sua squadra a sconfiggere i più quotati Los Angeles Lakers nelle NBA Finals.