Nelle scorse settimane si è discusso molto delle parole di Noah Lyles, campione di atletica leggera che ha criticato la NBA per il titolo di “World Champions” assegnato a chi vince il campionato. Nell’idea di Lyles, un simile titolo è fuori luogo visto che in NBA competono solo una trentina di squadre, tutte americane o canadesi. Per queste sue parole l’atleta è stato attaccato da diversi giocatori NBA come Kevin Durant e Devin Booker, oltre che dal rapper Drake. Lyles aveva risposto proprio a quest’ultimo dopo il flop mondiale di Team USA, che ha chiuso solo al quarto posto nei “veri” Mondiali. Ora però è stato Andrea Bargnani, tramite i suoi social, a inserirsi nella discussione dicendo la sua sulle parole di Noah Lyles.
Secondo il Mago, che negli ultimi mesi è tornato a farsi “vedere” sia dal vivo che, soprattutto, sui social, è chiaro che nessuno al mondo potrebbe battere la squadra campione NBA in una serie al meglio delle 7 partite. Ma c’è un ma.
Ho seguito la conferenza stampa di Noah Lyles e ho visto come ha sollevato una grossa discussione. Dal mio punto di vista, è abbastanza evidente che nessun club al mondo potrebbe battere la squadra campione NBA in una serie al meglio delle 7 partite. Nonostante questo, è importante ricordare che auto-proclamarsi campioni del mondo senza partecipare ad una competizione mondiale rappresenta una mancanza di eleganza. In questo momento storico caratterizzato da una grande attenzione al politicamente corretto e alla sensibilità su diversi temi, è spesso più appropriato che simili titoli siano dati dagli altri.
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